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Prova Zontes 310 T2: entry level a chi?

Piccola in cilindrata e prezzo, sfoggia un'estetica ed una dotazione “ad effetto”. Tanti dettagli da grande e pochi veri difetti: ecco come va

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Distribuita in Italia da circa 3 anni da Distribike, azienda legata a Beta motor, Zontes è una marca ancora non conosciuta da tutti, ma fa parte di un colosso cinese che produce ben oltre 1 milione di veicoli all’anno. La 310 T2 è una piccola crossover monocilindrica, una moto entry level per prezzo (siamo in fascia 5 mila euro), ma con una dotazione davvero sorprendente, ma vediamo cosa è in grado di sfoggiare.

EFFETTO WOW

Il primo dettaglio con effetto wow è la chiave keyless a braccialetto, si perché sella e serbatoio hanno apertura elettrica, ma elettrico è anche il sistema di regolazione del plexy. Troviamo poi una frizione dotata di antisaltellamento, fari al LED, leve regolabili, bellissimi cerchi a raggi perimetrali con gomme tubeless ed un bel quadro strumenti TFT, che snocciola dati come se fossimo su una moto top di gamma, visto che troviamo anche, ad esempio, temperatura e pressione dei singoli pneumatici. Troviamo poi quattro grafiche per personalizzare il quadro digitale, mentre sono due le modalità di guida: Eco e Sport.

TANTA QUALITÀ, OLTRE AD UN LOOK CHE PIACE

Avendo provato una Zontes 310 T alcuni anni fa, non posso che confermare le impressioni che avevo avuto, con una qualità percepita davvero elevata, soprattutto rispetto al prezzo e al segmento di appartenenza di questo modello, che migliora ancora, visto che la strumentazione da LCD diventa TFT e non è l’unica miglioria. Sono 830 i mm da terra della sella, che offre quindi una posizione a portata quasi di tutti, non serve essere troppo alti per toccare da fermo con i piedi, mentre il peso è di 193 kg in ordine di marcia, quindi permette di gestire la moto in manovra senza sforzi eccessivi. Resta il piccolo neo dell’ottimo sistema keyless, che spento il quadro inserisce automaticamente il bloccasterzo appena si gira il manubrio. Bisogna quindi far manovra senza togliere il contatto, prima di trovarsi in una situazione alquanto scomoda da gestire. Quanto alla gommatura, troviamo una 160/60 su cerchio da 17” dietro, 110/80 con ruota da 19 davanti. I cerchi a raggi e la dimensione dell’anteriore sono proprio la principale differenza rispetto alla 310 T, che con il 17 è meno propenda all’uso in off road. Il disco singolo anteriore resta da ben 310 mm (240 dietro) e l’ABS è firmato Bosch. La 310 T2 sfoggia poi un bel forcellone in alluminio pressofuso, che ha un look molto KTM, oltre al bel doppio terminale di scarico (un po' MV?).

ALLA GUIDA NON DELUDE, MA…

Il motore è un monocilindrico 312 cc capace di circa 35 cv, mentre la coppia è di 30 Nm. Gira alto, visto che i valori massimi di coppia e potenza sono espressi a 7.500 e 9.500 giri. A parte l’apparenza però, come si guida questa piccola crossover? In quanto a prestazioni la velocità massima indicata dal tachimetro arriva oltre ai 160 km/h, con un buon spunto da fermo e un allungo quasi cattivo del monocilindrico, che sfoggia una voce grintosa agli alti. Il piccolo parabrezza è regolabile elettricamente su due posizioni. Quella bassa è perfetta per la città e gli spostamenti brevi, mentre alzandolo il busto non è colpito da turbolenze, con l’aria che colpisce direttamente solo il casco (sono altro 1,8 mt). Si guida bene, il peso c’è, ma non è eccessivo e nulla si fa notare in negativo. I difetti? Il monocilindrico vibra ad andature autostradali, ma lo fa molto meno di altri motori di questo segmento, che girano alti perché rapportati abbastanza corti per privilegiare accelerazione e ripresa. I consumi sono ottimi, si riesce a replicare senza problemi il dato dichiarato, di 3,9 litri/100 Km con percorrenze che restano sempre nell’ordine dei 25 km/l, più facilmente anche oltre i 30 km/l. Il valore sale in autostrada ad andatura da codice, ma intorno ai 110 km/h si torna in zona 30 km/l. Grazie al generoso serbatoio da 19 litri, l’autonomia è quindi di 500 km almeno. Di fatto quello che c’è funziona bene e la piccola Zontes non stupisce in positivi solo da ferma.

Il difetto principale lo troviamo nel suo essere una moto di piccola cilindrata, con freni e ciclistica che vanno giustamente in crisi se si osa troppo e che ci lascia il sospetto che, visto che l’appetito vien mangiando, un giovane motociclista che si approcci al mondo delle due ruote con un “300”, possa desiderare presto qualcosa in più. Potrebbe però essere un ragionamento non condiviso da chi invece si voglia godere il piacere di libertà di una moto, senza desiderare a tutti i costi prestazioni più elevate. La strumentazione prevede anche la connettività Bluetooth, grazie alla quale si può ad esempio rispondere alle chiamate (ovviamente se si ha a disposizione un kit per il casco). Peccato per l’app con cui si potrebbe fare molto di più, ma che al momento è solo in cinese (ed infatti abbiamo dovuto scaricarla dal sito Zontes, perché non presente negli store per Android e IOS).

PREZZO E CONCORRENTI

Con un prezzo di 5.190 euro, la Zontes 310 T2 è una proposta decisamente interessante, unica da alcuni punti di vista e con ben poche pecche. Le concorrenti? Il confronto naturale con la BMW G 310 GS la vede nettamente vincente in termini di dotazione e prezzo (inferiore alla tedesca di più di mille euro, dato il listino di 6.350 della rivale), ma nemmeno dal punto di vista estetico ha da invidiare alla teutonica qualcosa (anzi, potrebbe essere vero il contrario, ad esempio per i bellissimi cerchi a raggi tangenziali). Il discorso cambia se il confronto lo spostiamo verso la Benelli TRK 251 (che costa 3.790 euro), che però ha prestazioni (quasi 10 cv in meno) ed una dotazione che rendono le due moto non confrontabili. Chi invece guarda in alto (per cilindrata) e pensa ad un teorico confronto con la regina di mercato, la TRK 502, potrebbe da un lato trovare una differenza di prezzo non troppo importante (800 euro), facendosi attirare da cubatura e prestazioni superiori (13 cv in più – 48 totali), ma si troverà anche oltre 40 kg di peso in più da gestire.

 

ABBIGLIAMENTO UTILIZZATO

Casco: Shark EVO-GT Black Red Anthracite/KRA

Giacca: Dainese Carve Master 2 Gore-Tex

Pantaloni: Dainese Tempest 2 D-Dry

Guanti: Dainese Nembo Gore-Tex + Grip Technology

Stivali: Dainese Freeland Gore-Tex

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