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MotoGP, Marini: “Non so se avere mio fratello Valentino qui, mi aiuterebbe"

"Il GP del Qatar è stato un disastro, certo Valentino ha una grande esperienza, ma ho un ottimo team. Vedremo quando ci sarà, se solo la sua presenza porterà qualcosa di magico"

MotoGP: Marini: “Non so se avere mio fratello Valentino qui, mi aiuterebbe

di Mattia Caimi

La stagione di Luca Marini non è iniziata nel migliore dei modi e a Losail la squadra ha faticato parecchio, per potersi esprimere al meglio. In gara non è andata meglio e Luca è arrivato 13° a 27 secondi dal primo dopo essersi qualificato 17°. Decisamente un avvio sotto tono per il pilota del team VR46. Da domani però si rinizia su una pista nuova per tutti, con asfalto appena rifatto e gomme con una carcassa più dura rispetto ai test, che potrebbero rimescolare ulteriormente le carte in tavola.

“Sono felice di essere in Indonesia, la pista ha un layout che mi piace molto e mi sono divertito molto nei test - ha ricordato il fratello di Valentino Rossi, che a Mandalika era stato il più veloce nel secondo giorno di test - spero di ritrovare le stesse sensazioni anche domani e di esser veloce sin da subito. Sarà complicato perché le temperature saranno più alte, quindi tutto sarà più difficile. Anche le gomme sono cambiate rispetto ai test e quando le gomme cambiano potrebbe cambiare anche il feeling. Avrò bisogno di capirlo durante le FP1 e le FP2. Penso che potremmo fare un passo avanti rispetto al Qatar ma abbiamo bisogno di capire i cambiamenti fatti dopo la gara del Qatar, perché molte cose sono comprensibili solo nella situazione di gara e le prove sono sempre un po’ differenti”.

Hai detto che il Qatar è stato un weekend un po’ complicato. Quanto può pesare in futuro la presenza di tuo fratello in circuito, con tutta la sua esperienza, vedendoti in pista e magari dandoti suggerimenti. Potrebbe essere utile, pensi che accadrà?

“Il GP del Qatar, è stato un disastro, tutto il weekend. Abbiamo avuto molti problemi e abbiamo lavorato duro tutto il tempo per risolverli, quindi è stata dura. Riguardo la tua domanda, non saprei. Il livello delle persone che lavorano in MotoGP è molto alto. Sicuramente l'esperienza di Valentino è molto elevata e sa molte cose, ma anche il mio livello e quello del mio team è molto alto, quindi non so. Vedremo quando ci sarà, se solo la sua presenza porterà qualcosa di speciale, di magico, quella magia che lui ha sempre avuto nella sua carriera.”

Sarà un incognita il fatto che hanno fatto l’asfalto nuovo, Pecco dice che potrebbe essere una pista favorevole per voi della ducati.

“Lo spero, ci sono molto curve di percorrenza e le moto favorite per me sono altre, ma la Ducati l’anno scorso ha dimostrato di essere forte dappertutto, quindi sicuramente andremo forte anche qui. L’asfalto nuovo è una variabile in più che si aggiunge a tutto il resto. Quello che può influenzare più di tutto il feeling di un pilota sono le gomme. Cambia una carcassa, portano una carcassa più dura che avevano portato l’anno scorso in Austria, vediamo come sarà. In Austria la pista è molto strana e non ci sono delle gran curve di percorrenza come qua, quindi si accusa di meno una carcassa più dura in una pista del genere, secondo me. Comunque io penso però che la Michelin abbia fatto la scelta corretta, cioè fa caldissimo, cambiano l’asfalto con uno nuovo fatto da appena due settimane, quindi non sanno benissimo come potrebbe andare, potrebbe essere pericoloso e giustamente portano una carcassa in questo modo, che possa essere più sicuro per tutti. Bisognerà essere bravi a lavorare bene sulle gomme, magari chi ha più esperienza sarà più avvantaggiato, perchè le ha usate più volte, sicuramente saremo anche noi della partita".

Il motore che avevano scelto i due piloto ufficiali, l’avevi provato anche tu? In cosa è diverso rispetto a quello che avete omologato voi?

“Purtroppo non so risponderti, purtroppo non ho mai provato niente, non so cosa hanno provato loro. Giustamente sono loro il team ufficiale, quando loro fanno le loro prove, loro le analisi, e devono cercare di fare tutto il massimo per raggiungere l'obiettivo a fine stagione. Noi cerchiamo di concentrarci sul nostro pacchetto e io cerco di dare il massimo e dare i feedback migliori al mio team e a Ducati, in modo che possiamo portare avanti tutto il nostro progetto e non vedo l’ora che siamo pronti al 100% con tutti gli altri, perché il potenziale lo abbiamo.”

Vedendo quanto è andata forte in Qatar la Ducati 2021 con Enea, hai un po’ il rimpianto di non aver avuto quel pacchetto già funzionante e collaudato o sei comunque contento di avere la moto nuova?

“Sinceramente non è stata una scelta mia, quindi non posso aver rimpianti. Era una cosa possibile che potesse accadere, però ovviamente bisogna parlare di queste cose a fine stagione. Ha senso dire queste cose qui perchè poi magari adesso la Ducati sta lavorando moltissimo, ci portano qualcosa che può andare solo sulla 2022, che ti fa togliere due decimi al giro ed è fatta. Sono cose che la Ducati ha fatto e può fare. Si tratta solo di capire quanto tempo ci vorrà per tornare ad essere competitivi e la miglior moto, come è stata l'anno scorso. Sono sicuro, che però ce la faremo tutti insieme. Siamo molti piloti quindi abbiamo molti dati da analizzare. La Ducati sta spingendo moltissimo perché vogliono vincere, come me.”

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