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Benzina, il prezzo scende: ecco dove conviene fare il pieno

Per il terzo giorno di fila benzina e diesel calano e venerdì arriva il decreto Taglia Prezzi che dovrebbe portare uno sconto di 20 centesimi di euro. Ma per vedere gli sconti alla pompa c’è da aspettare

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La crisi del caro benzina potrebbe arrivare ad un piccolo punto di svolta: nonostante fino ad ora i prezzi dei carburanti si siano mossi autonomamente le compagnie più importanti che operano in Italia hanno applicato dei ribassi per il terzo giorno consecutivo. A normalizzare ancora di più la situazione nei distributori venerdì dovrebbe arrivare il decreto “Taglia Prezzi” del Governo, che potrebbe ridurre di 20 centesimi il prezzo del carburante grazie all’accisa mobile proposta dal Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.

I prezzi marchio per marchio

Il movimento al ribasso delle quotazioni coinvolge naturalmente le grandi compagnie petrolifere:

  • Eni è la più attiva in tal senso, visto che ha attuato due ribassi di 5 centesimi sul prezzo della benzina negli ultimi due giorni e di 7 centesimi sul diesel. La compagnia italiana oggi ha annunciato un ulteriore ribasso di 3 centesimi su benzina e diesel;
  • Anche Tamoil ha effettuato lo stesso tipo di tagli, ma oggi ha abbassato ulteriormente i prezzi di di 5 centesimi;
  • IP, dopo aver tagliato il prezzo di 7 centesimi ieri ,oggi ha annunciato un ulteriore ribasso di 8 centesimi su gasolio e verde;
  • Q8 ieri ha tagliato i prezzi di 8 centesimi e oggi di ulteriori 5 centesimi.

Gli sconti non saranno immediati

"La catena — spiega Azzurra Pacces di Staffetta Quotidiana — ci mette un po’ di tempo ad assorbire le fluttuazioni di mercato. Le quotazioni su formano in due mercati: a Genova per quanto riguardo il Mediterraneo e a Rotterdam per l’Europa del Nord. Le quotazioni in dollaro tonnellata vengono tradotte prima con la conversione in euro per mille litri e poi le compagnie le rivendono ai cosiddetti distributori all’ingrosso che a loro volta le rivendono ai punti vendita, cioè le stazioni di rifornimento. La catena è lunga e non è direttamente collegata al barile, perché questi due mercati non seguono pedissequamente l’andamento delle quotazioni dei contratti petroliferi. Inoltre, in un mercato liberalizzato come è quello dei carburanti, le politiche di prezzo sottostanno alle normali regole di marketing e di concorrenza". Quindi il calo del prezzo al barile avrà una coda lunga prima di arrivare ai distributori, per questo anche negli ultimi giorni si possono notare degli strascichi di rialzo alla pompa.

Il decreto Taglia Prezzi

Dopo l’annuncio dell’accisa mobile del ministro Cingolani il Governo si prepara a varare il decreto Taglia Prezzi su benzina e diesel venerdì 18 marzo. Secondo le ultime informazioni lo scudo contro i rincari dovrebbe portare a un alleggerimento del costo del carburante per tre mesi di circa 20 centesimi, utilizzando come copertura l’extragettito dell’Iva. Sul tavolo c’è anche la proposta di potenziare il ruolo del Garante prezzi, che potrà richiedere alle imprese dati, notizie ed elementi specifici che hanno portato alle variazioni di prezzo. Nel caso non ci fosse riscontro entro 10 giorni è prevista una sanzione amministrativa da 500 a 5000 euro. Un’altra idea è quella dei controlli alle pompe di benzina che monitorerebbero il prezzo del carburante dalla  struttura “Monopoli e Dogane”, alla quale sono collegate 20 mila pompe di benzina.

Quanto risparmieremmo?

Facile.it ha ipotizzato che se il Governo riuscisse a ridurre effettivamente il peso delle accise di 15 centesimi di euro a litro si creerebbe un risparmio medio mensile per automobilisti e motociclisti di 11 euro circa.

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