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SBK, Niente kit racing: J-Angel abbandona il progetto Triumph per il CIV SSP

Non essendo disponibile un kit di adeguamento alle corse, J-Angel Racing Team ed Emanuele Pusceddu non prenderanno più parte al CIV SuperSport 2022 con una Triumph 765, bensì con una Yamaha R6

SBK: Niente kit racing: J-Angel abbandona il progetto Triumph per il CIV SSP

A meno di un mese dal primo round stagionale del Campionato Italiano Velocità 2022 al Misano World Circuit Marco Simoncelli, J-Angel Racing Team si vede costretto ad intervenire pesantemente sui personali programmi sportivi. Intenzionata a partecipare al CIV SuperSport con Emanuele Pusceddu e la Triumph Street Triple RS 765 dopo l’ottimo lavoro di sperimentazione nel contesto del National Trophy 600 sul finire del 2021 (come annunciato lo scorso mese di gennaio, leggi QUI), la struttura capitanata da Marco Giovannangelo dovrà abbandonare gioco-forza l’ambizioso progetto legato al marchio di Hinckley complice la mancanza del kit racing necessario.

Niente kit racing

Come previsto da regolamento, la base della Triumph 765 è nient’altro che la versione Street Triple RS (naked), su cui, una volta spogliata dei dispositivi funzionali alla strada, viene applicata la carenatura da pista del modello Daytona 675. Non essendo però disponibile alcun kit di adeguamento alle corse, J-Angel Racing Team è stato pertanto obbligato a virare su soluzioni alternative, in virtù soprattutto del disinteresse mostrato dall’azienda nell’appoggiare progetti sportivi in terra nostrana (cosa che invece non accadrà nel Mondiale di categoria grazie al supporto diretto della casa madre nei confronti del team Dynavolt di Simon Buckmaster).

Ritorno a Yamaha

Nonostante il coinvolgimento della stessa FMI per ovviare a questo problema, alla fine il riconfermato Emanuele Pusceddu prenderà parte al CIV SuperSport 2022 “solo” alla guida di una Yamaha YZF-R6, moto collaudata con cui nel 2020 aveva ottenuto il riconoscimento di vicecampione nel National Trophy 600 sotto le insegne della medesima struttura: “Mi spiace dover abbandonare il progetto sul quale avevo lavorato insieme ai ragazzi, ma non dipende né da noi, tantomeno dalla Federazione Motociclistica Italiana, perciò ci rimbocchiamo le maniche e andiamo avanti. La Yamaha R6 è pur sempre un’ottima moto con cui correre, anche grazie alle Pirelli e nuove sospensioni Öhlins che ci mettono al pari con tutti, non dobbiamo provare troppe soluzioni nuove”, ha dichiarato il pilota romano.

Photo credit: daniguazzetti.com

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