Quello di Losail è stato un post gara abbastanza incandescente in casa Ducati. Oltre alla delusione per la caduta e le difficoltà incontrate, Pecco Bagnaia ha puntato il dito contro il programma di sviluppo frenetico a cui si è dovuto sottoporre: “Non faccio il tester, sono qui per vincere le gare – ha detto – a Losail ho provato un miliardo di cose fino alla FP3”.
Parole chiare e trasparenti quelle dette dal pilota piemontese, le quali non sono certo sfuggite a Ducati. Sulla questione è voluto intervenire Davide Tardozzi, gettando acqua sul fuoco: “Quanto successo in Qatar non è accettabile ed è un qualcosa su cui dobbiamo riflettere – ha detto il team manager della Rossa al nostro collega Simone Patterson di The Race – dobbiamo infatti capire e fare autocritica, dato che abbiamo commesso degli errori e questi non possono accadere una seconda volta”.
Tardozzi ha poi difeso Pecco: “È stata colpa nostra e non di Bagnaia – ha sottolineato – in lui abbiamo fiducia al 100%, perché lo consideriamo un grande uomo squadra e al tempo stesso un pilota veloce. Se gli trasmettiamo concentrazione e gli diamo una moto che gli consenta di guidare senza problemi, sono convinto che sarà in lotta con i migliori ad ogni gara”.
Tra meno di due settimane, a Mandalika, è già in programma l’esame di riparazione.