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Losail: ecco come Bastianini ha vinto e costruito il primo successo in MotoGP

L’ANALISI – Enea è stato un martello in gara: un ritmo impressionante, ma soprattutto tre giri cruciali in cui ha mostrato la propria forza, rivelandosi incontenibile per la concorrenza

MotoGP: Losail: ecco come Bastianini ha vinto e costruito il primo successo in MotoGP

Chissà cosa avrà pensato da lassù Fausto Gresini nel vedere quella freccia di colore azzurro andare a prendersi quella prima vittoria in MotoGP? È quello che in molti si chiedono dopo una domenica in cui è stata scritta la storia.

Già, perché quello di Losail rimarrà un GP che passerà agli annali per il team Gresini, che in Qatar ha conquistato il suo primo storico successo nella nuova avventura intrapresa al fianco di Ducati.

Merito di Nadia, che dopo la scomparsa di Fausto ha creduto in questo progetto insieme al figlio Lorenzo, mettendoci impegno, passione, dedizione e ovviamente quel coraggio che serve. Merito di tutti i tecnici e gli ingegneri, che durante l’inverno hanno lavorato per consentire al proprio pilota di trovarsi nella condizione migliore per centrare questo risultato. E ovviamente merito del pilota, ovvero di Enea Bastianini, che a Losail ha realizzato quel sogno a lungo inseguito in carriera, ovvero vincere in MotoGP.

E allora proviamo ad andare ad analizzare quella che è stata la gara del romagnolo in sella alla GP21 secondo quando dicono i cronologici.

In gara Enea partiva dalla prima fila dopo aver centrato il secondo tempo in occasione delle qualifiche del sabato. Peccato che la partenza non sia stata proprio delle migliori, considerando che dopo la prima tornata si trovava quinto alle spalle della Suzuki di Joan Mir.

Quella di Enea è stata una gara di attesa nel corso dei primi giri, dove ha cercato di preservare le gomme, rimanendo attaccato al gruppo senza sforzare. Tra il sesto e il settimo giro ecco però dare il primo colpo, scendendo per due giri di fila sull’1’54”6 che gli consente di infilare prima Mir, in seguito Marquez, portandosi in terza posizione alle spalle di Binder.

È da qui che Bastianini inizia a martellare sul proprio passo, rimanendo costantemente tra l’1’54”5 e 1’54”7 a tal punto da infilare Binder nel corso della 12^ tornata e mettersi a caccia di Pol Espargarò.    

Nel momento in cui parte l’inseguimento alla Honda della spagnolo, Enea ha un secondo e un decimo da colmare. A nostro avviso ci sono però tre giri chiave in quella che è la rimonta che porterà poi alla vittoria del portacolori Gresini in terra qatariota. Stiamo parlando dei giri 15 e 16, ma soprattutto del giro numero 17. Enea scende infatti sotto l’1’54 e mezzo, arrivando poi a toccare l’1’54”3, rosicchiando mezzo secondo in una tornata a Pol. È il giro decisivo, quello record, che vale il sorpasso e la fuga verso il primo successo in MotoGP.

Guardando il cronologico, per ben 18 giri consecutivi, Enea Bastianini non è mai andato una sola volta sopra l’1’54”. Un ritmo impressionante a conferma di quanto fosse “tirata” la gara. Nelle ultime tornate infine, quando ha scavato il solco, ha poi tirato leggermente il fiato, salendo sopra l’1’55”. La vittoria era ormai in cassaforte e nessuno gliel’avrebbe potuta portare via.   


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