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MotoGP, Pernat: "Bastianini, uno 'staccatore' che corre per divertimento"

"Enea non lo considera un lavoro. E' maturato tantissimo grazie a Giovanni Sandi, ex capotecnico di Max Biaggi e con lui ha vinto il mondiale Moto2 nel 2020"

MotoGP: Pernat:

di Carlo Pernat*

La vittoria di Enea a Losail è un punto di partenza. Bastianini ha un talento naturale enorme, da primi posti. Andava solo messo in riga, detto fra virgolette, per quanto riguarda le prove ed alcuni aspetti del suo carattere.

Le prove le ha messe a posto questo inverno, nei test in Malesia ed Indonesia, per la gara a risolvere la situazione è stata la sua intelligenza tattica. Me ne sono reso conto anche sabato sabato: quando gli hanno levato il miglior tempo, nel passato si sarebbe scoraggiato, invece è risalito in moto ed ha migliorato il suo tempo entrando in Q2, come ci aveva detto e promesso a sé stesso.

Questo è il segnale che ormai si sente all’all’altezza degli altri, e poiché il talento come dicevo non gli manca, penso che potrà essere un protagonista di questo mondiale. Ha fatto un bel percorso: quando lo ho preso ed ho iniziato a lavorare con lui come manager, veniva dalla Honda in Moto3, con il team Estrella Galizia. Successivamente lo ho portato a correre nel team Leopard, il migliore della Moto3. Lì ha imparato moltissimo, ma la chiave di volta è stata il suo ingresso nel team Italtrans dove come capotecnico ha avuto Giovanni Sandi, che ricorderete capomeccanico di Max Biaggi ai tempi dei trionfi del romano con Aprilia.

Sandi ci ha lavorato molto, credendoci subito ed infatti assieme hanno vinto un mondiale nel 2020. Poi c'è stata la scelta di Ducati. Una scelta ponderata quella di correre nel 2021 con una moto del 2019. Nonostante ciò è salito sul podio due volte, due terzi posti a Misano.

Oggi sta continuando il percorso di maturazione con la Ducati 2021, con qualche evoluzione. E’ cresciuto, ormai il prossimo passo sarà quello di approdare in un team ufficiale.

Dal punto di vista caratteriale è molto riservato e tranquillo, vive veramente e considera il motociclismo un divertimento, non un mestiere. E’ un ragazzo lineare, non ha alti e bassi, analizza sempre la situazione nella quale si trova. Una sua caratteristica positiva è che quando si mette in testa una cosa ha un carattere tale che la raggiunge in tutti i modi.

Come pilota è uno staccatore ed ha un modo di guidare così pulito che riesce a sfruttare le gomme meno dei suoi avversari. Infatti anche qui a Losail ha fatto il record della pista proprio negli ultimi giri.

A scoprirlo è stato Fabrizio Cecchini, storico capotecnico di Gresini, che lo portò nel mondiale presentandolo a Fausto Gresini.

 

* Pernat è uno dei manager storici del motomondiale. E' stato l'uomo dei successi Gilera nel motocross e poi, assieme a Jan Witteveen, l'artefice dei moltissimi trionfi di Aprilia, per poi passare in Cagiva dove ha gestito l'arrivo di Randy Mamola. Istrionico, politicamente scorrettissimo - uno dei suoi tanti pregi - Pernat continua a fare il manager per passione: sceglie i suoi piloti grazie al fiuto e all'istinto e da anni è il Columnist di GPOne.com, la voce critica dei Gran Premi con i suoi video 'Fast by Prosecco' ed i numerosissimi Live sui canali social del sito.


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