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MotoGP, Miller frustrato: “Non avevo potenza, ogni tanto la vita è disonesta”

“Mi sono accorto fin da subito che qualcosa non andava sulla moto a livello elettronico, nessuno se lo aspettava. Non c’è niente da imparare da tutto questo”

MotoGP: Miller frustrato: “Non avevo potenza, ogni tanto la vita è disonesta”

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Dopo essere risultato il miglior portacolori dello squadrone ufficiale Ducati Lenovo Team nel sabato di qualifiche, quest’oggi Jack Miller è incappato in una giornata alquanto storta sotto i riflettori del Lusail International Circuit. Risucchiato pronti-via nella pancia del gruppo, dalla quarta casella dello schieramento di partenza alla decima posizione al termine del primo giro, successivamente ha dovuto fare i conti con delle vistose noie elettroniche. Nulla da fare per l’australiano, il quale si è visto costretto inevitabilmente ad alzare bandiera bianca, riportando anzitempo la propria Desmosedici GP 22 ai box.

“Mi sono accorto fin da subito che qualcosa non andava sulla moto a livello elettronico, nessuno se lo aspettava - ha così esordito Miller - mi sentivo abbastanza perso in quanto inizialmente ero convinto di avere il cento per cento della potenza, ma successivamente in alcuni punti della pista ho cominciato a perdere un sacco, infatti in uscita dall’ultima curva mi hanno sorpassato tutti. Ho provato a fare tutto il possibile, purtroppo a nulla è servito inserire di volta in volta ogni mappatura dato che ho continuato a scivolare nelle retrovie. Sembrava quasi una presa in giro, ogni tanto la vita è disonesta. Non è stato decisamente un bel giorno e non c’è niente da imparare da tutto questo. Fortunatamente sappiamo bene il tipo di problema che ci ha colpito, faremo del nostro meglio affinché non si ripresenti in futuro”, ha concluso.

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