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MotoGP, Marquez: "Non ho ancora capito il limite della Honda, infatti non cado"

"Non sono il più veloce in pista, se tutto andrà bene potrò lottare per il podio. Finalmente non ho più dolore, guidare così è un'altra vita"

MotoGP: Marquez:

Non sarà il miglior Marquez di sempre, ma considerando quello che passato negli ultimi due anni non si poteva chiedere di meglio. “Prima di partire per il Qatar non mi sarei neanche io aspettato di partire dalla prima fila” ammette Marc, il cui vizio è però sempre stato quello di andare oltre alle aspettative. E sembra non averlo perso. La nuova Honda è ancora una novità tutta da indagare, ma quello che manca lo mette lui. Anche con un po’ di furbizia, come quando ha cercato il traino di Mir prima e Bagnaia poi in qualifica.

Tutti cercano una scia in Qatar, qui aiuta molto - non si nasconde - La cosa più importante di oggi, però, sono state le mie sensazioni in FP4, in cui sono stato consistente, i tempi venivano facilmente. Domani però ci saranno tante cose da gestire, le gomme, la benzina, le condizioni del circuito, è la prima gara dell’anno ma io voglio stare davanti”.

Sarà la prima gara anche per la nuova Honda.
“Non ho ancora capito il limite di questa moto, infatti sono caduto neanche una volta in questo fine settimana (sorride). Si guida in modo diverso dal passato, a volte più cerchi di spingere e più sei lento. Come in qualifica, nei primi due settori ho guidato in modo fluido, poi ho forzato e ho fatto un errore. Sicuramente, da metà curva in poi questa moto è migliore rispetto a quella dello scorso anno”.

Ti senti pronto per la gara?
Questa mattina ero ancora troppo lontano dai migliori, ma nel pomeriggio mi sono avvicinato. Non sono il pilota più veloce, penso di potere lottare per le posizioni di testa ma non per vincere. Dipenderà molto anche dalle condizioni che troveremo, basta vedere cosa è successo alle Suzuki oggi. La sfida per me sarà anche capire come reagirà il mio corpo durante i 22 giri”.

Oggi come ti sei sentito?
Mi sono svegliato senza dolori, l’anno scorso invece era stato un incubo. Non sento male e spero sia lo stesso domani, guidare come vuoi è tutta un’altra vita”.

Hai detto che non sei il più veloce, allora chi lo è?
Guardando i primi turni le Suzuki, ma nelle FP4 le Ducati hanno fatto un passo in avanti, soprattutto Zarco. Anche Quartararo è veloce, poi il mio compagno di squadra Pol. In generale, comunque, dico le Suzuki”.

Non hai citato nessuno dei piloti che partiranno dalla prima fila.
Perché i piloti con il miglior passo partiranno da dietro. Come andrà la gara dipenderà da chi si metterà al comando, questo farà la differenza fra un gruppo di testa più o meno grande. Nelle prove molti piloti avevano un ritmo simile, ma una cosa è tenerlo da soli, un’altra quando sei in gruppo”.

Hai una strategia?
Quando sei il più forte puoi gestire gomme e gare, altrimenti spingi e poi vedi come andrà a finire. Questa sarà la prima gara con la nuova moto, dobbiamo capire quanto consumerà le gomme, non so ancora cosa le serve come invece lo sapevo prima. Dobbiamo fare esperienza, cercando di ottenere il migliore risultato possibile. Per adesso sono in prima fila e sono contento, se tutto andrà bene potrò lottare per il podio.

Qualche moto ti ha impressionato particolarmente in questi giorni?
“Questa è una delle piste più particolari del calendario, è ancora presto per dire quale vada meglio e quale vada peggio. Senza contare che la moto migliore non esiste, esiste invece il migliore compromesso tra moto, team e pilota. Detto questo, la cosa che mi ha colpito di più è stato il miglioramento in velocità massima della Suzuki. Forse ora lottare con loro sarà difficile quanto con le Ducati”.

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