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MotoGP, Enea Bastianini: “La vittoria? Il passo è buono, ci proverò”

“Con la GP 19 avevo difficoltà nel time attack, ma con la GP 21 tutto è più semplice. In gara saranno decisivi gli ultimi 5-6 giri. Attenzione a Suzuki, Honda e Marquez”

MotoGP: Enea Bastianini: “La vittoria? Il passo è buono, ci proverò”

Dopo l’impresa della mattinata odierna in cui è riuscito a qualificarsi al decisivo Q2 per il rotto della cuffia, malgrado le condizioni climatiche e dell’asfalto sulla carta sfavorevoli, sotto i riflettori del Lusail International Circuit, Enea Bastianini ha centrato la prima fila della carriera in MotoGP grazie ad un perentorio 1’53”158 valevole per la seconda posizione sullo schieramento di partenza della gara di domani pomeriggio. Una prestazione che avvalora le doti velocistiche del Campione Moto2 2020 anche (finalmente) sul giro secco, suo tallone d’Achille lo scorso anno, così come la bontà di una moto ormai collaudata quale la Desmosedici GP 21.

“Sono molto felice perché nel corso dell’inverno ho lavorato duramente per presentarmi pronto qui in Qatar, grazie soprattutto all’aiuto della squadra. Nel 2021, con la GP 2019, avevo numerose difficoltà nel time attack, ma adesso con la versione attuale tutto è più semplice sotto questo aspetto. La GP 21 è assai scorrevole, riesco a sfruttare a pieno la sua potenza ed a portarla al limite. Mi sento più sollevato anche dal punto di vista psicologico”, ha esordito il portacolori del Gresini Racing Team.

Con quali sensazioni ti avvicini alla gara di domani?

Il passo è buono, però lo stesso discorso vale per Suzuki, Honda, specialmente Marc, soltanto per citarne alcuni. Per me si tratterà di una gara particolare in quanto scatterò per la prima volta là davanti, solitamente ero abituato a dover recuperare fin da subito. Anche se non so se sia un pregio o un difetto (scherza). Inoltre, la scelta degli pneumatici ricoprirà un ruolo cruciale, sembra esserci poca differenza tra morbida e media, così come le condizioni dell’asfalto che troveremo. Non so se avrò la possibilità di vincere oppure salire sul podio, ma ci proverò.

Hai già in mente una strategia da adottare?

“Non ne ho idea, prossimamente ne discuterò insieme al team. Credo che la cosa migliore sia seguire il proprio istinto - ha ammesso - non mi butto indietro nel caso notassi di avere le carte in regola per allungare, altrimenti gestirò le energie per il finale di gara”.

Chi pensi che saranno i tuoi principali antagonisti?

“Solitamente su questa pista tanti piloti sono competitivi. La Suzuki ha tanta velocità in curva, mentre noi Ducatisti riusciamo a frenare più tardi. Dobbiamo ancora comprendere il reale potenziale degli avversari. Lo scorso anno il gruppo di testa è stato folto per buona parte della gara, salvo poi sgranarsi nelle battute conclusive. Domani invece con ogni probabilità sarà maggiormente ridotto, anche se gli ultimi 5-6 giri si riveleranno altrettanto decisivi, quindi reputo importante preservare quanta più gomma possibile.

Bagnaia lo reputi in difficoltà?

“Sta facendo più fatica del previsto, tuttavia, in gara mai dire mai”, ha concluso.


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