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MotoGP, Bagnaia: "test finiti. Oggi inizia il mio campionato. Punto su Bastianini" "

Pecco solo 9°: "Lo sviluppo mi ha tenuto impegnato fino ad oggi, non è stato facile non pensare solo a me stesso per concludere tutti i test. Il migliore tra le Ducati? Enea ha il miglior passo gara e la sua moto è già definita"

MotoGP: Bagnaia:

Le prime qualifiche del campionato si concludono con un risultato al di sotto delle aspettative per Pecco Bagnaia, che chiude la terza fila in griglia a quattro decimi dalla pole, domani partirà in nona posizione dietro alla Suzuki di Joan Mir. Paga quindi forse l'impegno profuso nello sviluppo della moto e i tempi stretti insufficienti per permettergli di concentrarsi a fondo sul proprio feeling con la moto, ma per sua fortuna il Qatar è un tracciato storicamente congeniale alle due ruote di Borgo Panigale, quindi nulla è ancora deciso.

"Non è stata la mia miglior qualifica - ci ha raccontato Pecco - ma va bene così, ho dato il massimo e la nota positiva è che ho ritrovato quel feeling con la moto sull'anteriore. Durante le FP4 con una media avevo un buon passo non troppo distante dai tempi degli altri, ma poi in qualifica ho nuovamente perso quel la sensazione, non sono riuscito a spingere la moto al suo limite. Questa è stata anche la prima volta dall'inizio dei test in cui ho usato la stessa moto in due sessioni diverse, quindi sono felice di poter cominciare a lavorare in questa direzione. Del resto lo sviluppo è un elemento essenziale quando si fa parte di un team Factory e sono convinto di aver svolto un buon lavoro oggi anche per le altre Ducati".

Questo lavoro in sospeso di cui parli ,è ciò a cui accennavi giorni fa? Può dirsi concluso a questo punto?
"Si, quest'anno fin dai primi giorni di test ho sempre lavorato per il team senza pensare a me stesso. Anche oggi nelle FP4 e durante le qualifiche non è stato facile non pensare solo per me stesso. Domani il warmup sarà fondamentale per trovare la giusta confidenza con la mia moto per poter affrontare al meglio la gara. Possiamo dire che il mio campionato sia effettivamente iniziato oggi, perché fino a questo momento non ho potuto concentrarmi solo su me stesso. Quando sono tornato ai box la prima cosa che ho detto infatti è stata di esser felice di aver ritrovato la confidenza con la moto ed il mio stile di guida".

Questo è stato il tuo primo anno dopo lo sviluppo scongelato. La cosa ti ha creato difficoltà? E' stato un qualcosa che ti ha colto di sorpresa?
"Abbiamo fatto moltissime prove, forse persino troppe, ed i giorni di test erano troppo pochi. So che abbiamo fatto un ottimo lavoro in tal senso, ma so anche che il risultato di queste qualifiche è figlio di questo altro impegno. Da pilota avevo bisogno di ritrovare un buon feeling con la moto e penso di averlo fatto oggi, ma non mi lamento del tempo impiegato per lo sviluppo, fa parte del mio lavoro come pilota ufficiale e sono contento dei risultati raggiunti".

Marc Marquez ha approfittato della scia, cosa che non ha sorpreso molti, ma non è stato l'unico pilota oggi. Specialmente considerando le condizioni della pista (il vento ndr) forse sarebbe stata utile, cosa ne pensi?
"Si, in queste condizioni la scia può arrivare a farti guadagnare tre decimi, che è tantissimo. Io però sono il tipo di pilota che preferisce fare da solo, ho preferito rimanere sull'esterno e fare il mio tempo ed i test in solitaria. Sapevamo che sarebbe stato difficile essere in prima fila, ma penso di aver ritrovato  la giusta fiducia con la moto, ciò che mi è mancato è stato portarla al suo limite potenziale. Ora che ho ritrovato il mio stile di guida posso concentrarmi sul rifinire il setup della moto".

Quali aspettative hai per la gara di domani?
"Realisticamente, finire tra i primi cinque sarebbe un buon risultato. In questo weekend molti piloti sono stati più veloci di me e di questo bisogna tenerne conto, ma abbiamo fatto un buon lavoro con la moto e penso che i miglioramenti arriveranno".

Pensi di non poterti spingere oltre i primi cinque per scaramanzia o credi che vi sia un limite effettivo? In fondo partire nono su questo tipo di circuito non è così disastroso come potrebbe sembrare.
"E' vero che qui partire nono non è come farlo ad esempio a Jerez, c'è un lungo rettilineo e non si può spingere al limite da subito perché il degrado delle gomme qui è un fattore di rischio da non sottovalutare. E' chiaro che l'obbiettivo della stagione è vincere il campionato, e mi piacerebbe poter dire di avere delle fortissime chance di vincere domani, ma preferisco essere credibile e realistico dicendo che una top 5 è un obbiettivo valido semplicemente perché per ora non ho dimostrato di avere il passo per farlo. Ovviamente tutto può succedere, siamo bravi a fare la differenza durante una gara, però Suzuki ed Honda sono migliorate molto, e sia Marquez che Quartararo sono in splendida forma".

Questa è la prima stagione in cui non si sono tenuti dei test qui in Qatar, pensi che sia stato un fattore negativo per lo sviluppo?
"Sicuramente i cinque giorni di test in Indonesia non sono stati sufficienti, sopratutto se consideriamo che abbiamo perso quasi due giornate per via delle condizioni terribili della pista.Qualche giorno di test in più ci avrebbe fatto sicuramente comodo. Invece abbiamo finito i test praticamente a ridosso della gara, e soltanto ora potrò di nuovo concentrarmi sul mio stile di guida".

Togliendo te stesso dall'equazione, chi vedi con più chance di vittoria tra le altre Ducati nelle prime file?
"Penso che Enea sia in un'ottima posizione, la sua Ducati è quella già definita della scorsa stagione, ed anche lui è stato velocissimo ed è in ottima forma, è stato molto bravo anche ad ottenere un risultato ovviando ad alcuni problemi. Mi ha impressionato però molto anche Jorge Martin per il suo stile di guida. E' riuscito a sfruttare appieno il potenziale della moto e la pole ne è la dimostrazione. La gara ovviamente è una situazione molto diversa, ed Enea ha un ottimo passo gara per provare a vincere".

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