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Video Prova BMW CE 04: Segnali dal futuro!

Lo scooter elettrico di BMW segna una nuova tappa nella storia del marchio tedesco: linee distintive, componenti derivate dalla divisione auto dell'Elica e tanta tecnologia segnano il debutto del CE 04. Ecco come va

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Vederlo girare in città è come vedere un alieno in fila alla cassa di un supermercato. L'extraterrestre in questione porta il marchio di BMW, che ha deciso di accorciare il passo tra futuro e presente con il suo CE 04, uno scooter elettrico che non ha nessuna voglia di assomigliare ai suoi colleghi tradizionali, e che guida una rivoluzione non solo estetica.

Design chirurgico

Il taglio con il passato è nettissimo: se il C-Evolution era solo il fratello elettrico degli scooter dell'Elica, il CE 04 segna una nuova era. Design che definire minimal è quantomeno riduttivo, look avantgarde che non sfigurerebbe affatto in un nuovo episodio di TRON e soluzioni pensate per unire la forma alla funzione, e non solo per stupire. Spigoli, incavi, cesure e un profilo che sembra dettato più da un bisturi che da una matita servono ad accumulare l'energia nel sottoscocca e a compattare il più possibile la trasmissione. Il risultato è comunque inedito: un commuter basso e lungo che nelle proporzioni evoca paragoni con moto gran turismo e cruiser. E se il frontale, con lo scudo imponente in cui svetta il gruppo ottico Full-LED e le superfici spezzate che lo compongono è quantomeno inedito, la sella sospesa le cerniere laterali del vano di carico e la meccanica a vista della coda mozzata sono qualcosa di mai visto nel segmento. Sul ponte di comando, oltre all'E-Call di serie, svetta lo schermo da 10,25" con navigazione a mappe accessibile tramite l'app gratuita BMW Connect e c'è un posto di lusso anche per lo smartphone, con un vano a tenuta stagna e supporto universale con presa di ricarica e ventola di raffreddamento dedicata. Dettagli fantascientifici e che colpiscono al di là dei gusti personali. 

Family feeling automobilistico

Non ha praticamente niente a che fare con il suo predecessore C-Evolution, ma piuttosto porta in dote un pezzo importante delle auto alla spina dell'Elica. La batteria agli ioni di litio infatti utilizza le stesse celle del SUV elettrico BMW iX, e come su questo modello è stato posizionato il più in basso possibile. In pratica la batteria prende il posto della pedana dello scooter, e insieme al motore posizionato al posteriore, allunga di parecchio l'interasse dello scooter, che arriva a 1.675 mm, poco meno di una R18 per capirci. Se nel vecchio scooter elettrico di Monaco la batteria era elemento portante della struttura per il CE 04 è stato preferito un telaio tubolare in acciaio, che vista la disposizione degli elementi, con il resto dell'elettronica posizionata nella parte anteriore, lascia spazio a un vano profondo accessibile attraverso le cerniere laterali. Ci sta anche un integrale, a patto che la forma non sia troppo spigolosa per passare dall'imboccatura. A completare la ciclistica ci pensano una forcella telescopica da 35 mm e un monoammortizzatore posteriore senza leveraggi montato a sinistra. La coppia da ruote da 15" invece calza Pirelli Diablo Rosso nelle misure 120/70 all'anteriore e 160/60 al posteriore. Che non ci si trovi davanti all'ennesimo e-scooter dedicato agli automobilisti stanchi delle code nel traffico lo si capisce dalla dotazione, dalla dimensioni, ma soprattutto dai numeri. Il motore a magneti permanenti di derivazione automobilistica del CE 04 infatti ha una potenza di 42 CV con 20 di potenza costante e una coppia di 70 Nm, ma non manca una versione omologata 125 che arriva a 31 CV. Il pacco batterie da 8,9kWh assicura una ricarica completa in 4 ore e 20 minuti (3 ore e mezza da 0 a80%) alla presa domestica con spina Shuko, mentre con il caricabatterie potenziato si passa dai 2,3 a 6,9 kW e basta 1 ora e 40 per fare il pieno di elettroni. 

L'alieno è arrivato in città!

Il primo impatto con il CE 04 è un mix di novità e conferme: la tecnologia a disposizione infatti è a portata del classico rotore che ormai equipaggia le moto dell'Elica, e anche il display a sviluppo orizzontale con tecnologia split-screen sottolinea il family feeling con le ammiraglie RT e R 18 Bagger e Transcontinental, ma per il CE 04 mostra in tempo reale, oltre ad autonomia residua e percentuale di carica della batteria, anche la quantità di energia che si utilizza in accelerazione e quella che si recupera in rilascio. La pedana è più che abbondante e permette di trovare posto facilmente sia con le gambe in posizione avanzata sia assumendo una postura più motociclistica. La sella piatta però non aiuta: accentua il design dello scooter ma aumenta lo sforzo per rimanere in posizione quando si apre la manetta, e anche la versione opzionale con supporto lombare non mi ha risparmiato un leggero mal di schiena. E' innegabile però che il CE 04 abbia un carattere tutt'altro che abbozzato, pur essendo il capostipite di una nuova generazione di mezzi con il logo dell'Elica: è imponente sul cavalletto e sulla scheda tecnica, con i suoi 231 kg, ma l'ottimo bilanciamento dei pesi lo rende filante già a pochi chilometri orari, ha un'erogazione possente ma mai brusca ed è supportato da una ciclistica ben studiata: la forcella e il mono infatti fanno un lavoro ottimo su buche e pavé, prestando il fianco solo su disconnessioni ripetute e importanti, ambito in cui solo crossover e maxi-enduro saprebbero digerire i colpi. Certo, l'interasse di oltre 1,6 metri non lo rende un furetto nel traffico più intenso e in generale uno scooter da guida con più fisico che manubrio, supportato dalle Pirelli Diablo Rosso dalla sezione importante e dalla tenuta sontuosa. Una caratteristica che si avverte soprattutto nello stretto, dove paga la sua lunghezza da cruiser: ma la scelta di concentrare le masse più in basso possibile ripaga, perché anche nelle fasi più concitate non entra in crisi ed è veloce nei cambi di direzione, mostrando anche tantissima stabilità sul veloce. E poi c'è il propulsore, che permette di personalizzare la guida a seconda delle esigenze: in mappa ECO il freno motore è immediato e la rigenerazione massima con uno spunto castigato, in Dynamic invece si ha l'opposto e la mappa Road rappresenta il punto di incontro ottimale per la città. Nota di merito al lavoro svolto dal doppio disco anteriore da 256 mm con pinza fissa a 4 pistoncini, efficace e modulabile, mentre il posteriore paga un'eccessiva morbidezza d'intervento, soprattutto quando si strizza la leva. Altra pecca è la protezione aerodinamica praticamente inesistente. Il plexi minimal infatti ripaga il design, ma non certo il comfort in tangenziale.  Non si lasci ingannare chi crede che una proposta così radicale derivi da un peccato di ingenuità del marchio tedesco. BMW sa che l'elettrico è ancora un tabù sulle due ruote, per questo ha concentrato i suoi sforzi su una missione ben definita: creare un maxi E-scooter che ridefinisce canoni estetici, tecnologici e dinamici di un segmento che ha già i suoi alfieri a benzina, per provare che l'alimentazione in fondo è solo un dettaglio. 

Il prezzo

Chi vuole mettere un piede nel futuro e portarsi in garage il BMW CE 04 deve staccare un assegno da 12.550 euro. Cifra che può scendere di 3.000 euro con gli incentivi statali. Due le colorazioni disponibili: Light White o Avantgarde. Come da tradizione BMW tanto spazio per la personalizzazione: la versione Avantgard della nostra prova costa 240 euro in più, il City Pack con sensore di pressione pneumatici, manopole riscaldate e cavalletto centrale 800 euro e il PRO Pack che aggiunge anche la mappa Dynamic, l'ABS e il Traction Control Cornering, insieme ai DRL e le luci adattive 1.150 euro.

Abbigliamento

Casco Scorpion EXO 930
Giacca Alpinestars Warhorse
Pantaloni Alpinestars Copper 2
Guanti Alpinestars SMX-Z Drystar
Scarpe Alpinestars Primer


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