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MotoGP, Bagnaia sceglie il motore 'ibrido': omologato il V4 2022 con parti 2021

Garantirebbe un'erogazione più dolce, Miller si adegua alla decisione. Zarco, Martin e Marini con il propulsore completamente 2022

MotoGP: Bagnaia sceglie il motore 'ibrido': omologato il V4 2022 con parti 2021

Anche la Ducati ha problemi di motori, non di potenza ma di scelta. Per il 2022 gli uomini di Borgo Panigale hanno ulteriormente lavorato sul 4 cilindri per migliorarne le (già ottime) prestazioni. Un risultato centrato, anche se l’erogazione è diventata più scorbutica. Un problema sottolineato dai piloti già nei primi test in Malesia e che si è cercato di risolvere lavorando sull’elettronica. Sopratutto al primo tocco di gas, il V4 ha un carattere un po’ brutale, una caratteristica che non piace a tutti.

In particolar modo a Pecco Bagnaia, che predilige un’erogazione più dolce, e dopo i test a Mandalika, ha preso una decisione: omologare per la stagione 2022 una versione ‘ibrida’ del propulsore. Questo significa che userà il motore 2022 ma con alcune parti del 2021, simile quello che aveva provato negli ultimi test del 2021 a Jerez.

In questo modo potrà contare su una risposta meno aggressiva che si addice maggiormente al suo stile di guida. Siccome non si possono omologare due versioni diverse del motore nella stessa squadra, anche Miller avrà la stessa specifica.

Gli altri piloti con la Desmosedici GP22 (quindi la coppia di Pramac composta da Martin e Zarco e Luca Marini) useranno invece tutti la versione 2022 del motore.

Non si tratta di una grande differenza, sostengono gli uomini in rosso, che hanno voluto però seguire le indicazioni di Bagnaia, sempre più ponto di riferimento nel box.


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