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MotoGP, Bagnaia: "Quest'anno punto su me stesso, vincere mi ha cambiato"

"Credere in se stessi è molto importante, il mio principale rivale sarà Quartararo. Il rinnovo con Ducati? Se ne avrà la possibilità, vorrei fare tutta la mia carriera in rosso"

MotoGP: Bagnaia:

Il gioco è scontato, segnare i vincitori delle tre categorie prima dell’inizio del campionato. Pecco Bagnaia prende in mano la penna e scrive in fretta i nomi, senza grandi dubbi. Poi gira il cartello: in Moto2 punta su Acosta, in Moto3 su Foggia, mentre in MotoGP su se stesso.

La falsa modestia non è una qualità nelle corse e la scaramanzia non fa paura.

“In verità sono scaramantico, ma nei confronti degli altri piloti dell’Academy - sorride Pecco - Per questo motivo non ho voluto metterli come favoriti, ma credo che Migno e Vietti abbiano una bella possibilità. Per quanto riguarda la MotoGP, in passato avevo sempre messo altri nomi ma quest’anno ho deciso di puntare su me stesso. Credo di avere un bel potenziale, che la moto funzioni bene e che insieme alla squadra abbiamo fatto un bel lavoro. Secondo me è stata la scelta giusta”.

Quanto è importante credere in se stessi?
È fondamentale, bisogna essere fiduciosi in quello che si può fare. Credere in se stessi è la cosa più importante che ci sia e ho imparato negli anni a farlo”.

Come ti hanno cambiato le vittorie dello scorso anno?
Sicuramente credo più in me stesso e so che il mio potenziale è alto, questo ti spinge ad andare meglio”.

Le prime gare della stagione sono state il tuo punto debole nel 2021, quanto è importante partire bene?
Lo scorso anno arrivavo da due stagioni in cui ero andato piano, non ero pronto come lo sono adesso. Vediamo come andrà, sicuramente qui in Qatar ci saranno tanti piloti in lotta e, mano a mano che si andrà avanti, si delineeranno i favoriti. Sarà importante essere fin da subito in lotta per la vittoria, non solo a Losail, dove la Ducati va bene, ma anche nelle prossime piste”.

C’è un errore che hai commesso nel 2021 e che non vuoi ripetere?
Dopo il Mugello ci avevo messo diverse gare a riprendermi, avevo vissuto una situazione non piacevole (Pecco si riferisce alla morte di Dupasquier ndr). Avevo impiegato 3 o 4 GP per tornare a essere veloce come prima, non sono stato contento di quello che è successo. Vorrei cercare di essere sempre concentrato per migliorarmi”.

Fai solo un nome: chi è l’avversario principale?
Quartararo, perché è il campione del mondo in carica e perché credo sia un pilota molto forte”.

E il tuo compagno di squadra Miller?
È dai test che dico che Jack è uno dei pretendenti al titolo, insieme a Mornidelli, a Rins, a Martin… a tanti piloti. Nell’inverno sia lui che io abbiamo lavorato molto, quindi era normale che non fossimo costantemente davanti”.

La GP22 è pronta per la prima gara?
Nei test è sempre difficile capire il livello generale perché ognuno lavora in modo diverso, ma abbiamo lavorato bene e scelto il pacchetto migliore possibile. Sono fiducioso che la moto sarà competitiva come nell’ultima parte della scorsa stagione”.

Tutti dicono che la Desmosedici sia la migliore moto sullo schieramento.
Dicono sempre che la Ducati sia la migliore, ma l’ultima volta che ha vinto è stato nel 2007. Posso dire che è la migliore moto che abbia guidato, non che lo sia in assoluto, non avendo provato le altre”.

Partire con il rinnovo del contratto già in tasca fa la differenza?
Se ne avrò la possibilità, vorrei restare in Ducati per tutta la mia carriera. Iniziare con il contatto già firmato ti permette di essere più rilassato e di pensare solo a fare il meglio, io lo preferisco”.

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