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MotoGP, Marquez: "Il mio rimpianto? Tornare troppo presto dopo l'infortunio"

VIDEO - Marc racconta i suoi 10 anni in MotoGP: "Ora ascolto i medici ma in pista continuerò a rischiare. Continuerò a correre finché potrò stare nei primi 3"

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Questa sarà la decima stagione per Marquez in MotoGP. Un decennio in cui Marc ha scritto la storia del motomondiale, vincendo 6 titoli mondiali, 59 gare, a cui si aggiungono 99 podi e 62 pole position. Un periodo di grandi gioie ma anche di sofferenza, come negli ultimi due anni.

Nel video che vedete qui sopra, Marquez ha ricordato il suo passato e immaginato il futuro.

Il tempo passa troppo in fretta - ha sorriso - correre per 10 anni in MotoGP e con Honda è qualcosa che non immaginavo nei miei sogni”.

Marc ha poi analizzato una per una tutte le sue stagione.

Il 2013: “La cosa più bella è stata il modo in cui mi sono divertito. Cerco sempre di farlo, ma era l’anno del mio debutto e non avevo pressione dall’esterno, tutto andava bene, cadere o vincere. Tutto era più facile. C’è stato un momento in cui prima Pedrosa e Lorenzo si infortunarono e io vinsi due gare di fila, dopo Laguna Seca pensai che potevo conquistare il titolo”.

Il 2014: “10 vittorie di fila, è stato incredibile

Il 2015: “Ho acquisito esperienza. Sono caduto molte volte, cercavo di vincere ogni gara e ho capito non che non è necessario”.

Il 2016: “Ho vinto grazie al 2015, ero calmo anche se avevo una moto difficile da portare al limite. La cosa migliore è stato come abbiamo lavorato nel team”.

Il 2017: “Ho meno ricordi di quell’anno. Il 2016 era stata caratterizzato da un grande battaglia contro Dovi e ho capito che tutti in MotoGP sono veloci, Andrea non era nella mia lista ma è stato quello più difficile da battere”.

Il 2018: “È stata una stagione in cui ho gestito bene la situazione, tutto ha funzionato bene”

Il 2019: “La mia migliore stagione in MotoGP. Nel 2014 avevo vinto tanto, ma c’erano solo 4 piloti che potevano farlo, nel 19 eravamo tantissimi e ho finito le gare sempre 1° o 2°”.

Il 2020: “Se devo scegliere un bel ricordo, dico le sensazioni in sella a Jerez. Sono caduto, ma è stata una delle mie migliori gare e una delle mie migliori prestazioni della carriera. Poi sono caduto, ma sono cose che succedono”.

Il 2021: “Scelgo la gara Portimao, tornare in motoGP e finire la gara è stato bellissimo, nonostante il dolore, era mio obiettivo”.

Marquez ha anche ben chiaro quali sono state le moto migliori che ha guidato e quali vorrebbe provare.

La Honda del 2013 e del 2014, quelle erano moto fantastiche - non ha dubbi - Era facile trovare il limite, l’elettronica era tutta Honda ed erano diverse, con prestazioni altissime. Ora tutti i piloti vogliono vogliono provare una 2 tempi, guidare le 500 di Doohan, Valentino, Criville sarebbe bello”.

Un  posto speciale nei suoi ricordi lo ha Pedrosa.

Ho imparato tanto da Dani, come guidare una MotoGP, è stato come partecipare a una master class”.

L’infortunio del 2020 è un capitolo terribile ma importante della sua carriera.

Ho imparato che abbiamo un solo un corpo e devi prendertene cura - ha spiegato - Ho usato questa esperienza nell’inverno, con la diplopia, 4 anni fa avrei voluto fare subito l’operazione per essere in Malesia. Nell’inverno ho solo seguito i consigli dottori, mi hanno detto di aspettare e ho risposto che andava bene. Sapevo che se avessi fatto quello che dicevano avrei potuto iniziare il campionato in estate, ma dovevo prendermi cura del mio corpo. Non significa che non prenderò rischi in pista, quello è il mio stile, ma se mi infortunerò sarò paziente. Il mio più grande rimpianto è avere provato a correre dopo 5 giorni dall’infortunio a Jerez. Mi è costato tutto il 2020 e il 2021.

Marquez ha anche ribadito l’importanza delle persone che gli stanno accanto.

La cosa più bella è il teempo che  passo con miei amici e la mia squadra dopo il campionato - ha affermato - Puoi vincere tanto, ma se non hai le persone con cui festeggiare, non significa niente”.

Come vede i prossimi 10 anni Marc?

Voglio essere parte della storia di Honda, abbiamo già raggiunto tanti traguardi insieme, ma ho firmato per 5 anni per questo. Nei prossimi 10  proverò a continuare a correre e divertirmi, non so se sarò ancora in motoGP, se non riesci a stare nei primi 3 non ha senso correre per me ha concluso.

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