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Moto2, Acosta e Foggia: strade diverse ma con lo stesso vizio di vincere

Pedro è passato in Moto2, Dennis è rimasto in Moto3 ed entrambi hanno fatto segnare il record nei test invernali di Portimao

Moto2: Acosta e Foggia: strade diverse ma con lo stesso vizio di vincere

L’anno scorso si erano giocati il titolo Moto3 in un finale si stagione entusiasmante, un testa a testa che si era risolto solamente alla penultima gara, complice un Darryn Binder in versione kamikaze. In questa stagione le strade di Pedro Acosta e Dennis Foggia si sono divise, lo spagnolo è passato in Moto2, sempre con i colori del team Ajo, mentre l’italiano è rimasto nella classe cadetta, con Leopard.

Quello che non è cambiato, è il loro vizio di stare davanti a tutti. Per ribadirlo, lo hanno fatto nella tre giorni di test ufficiali a Portimano: 1’41”552 il nuovo record ufficiale di Pedro sulla pista portoghese, 1’46”990 quello di Dennis. Due tempi per chiarire che tutti dovranno fare (nuovamente) i conti con loro.

In verità, Acosta dovrebbe iniziare l’anno senza pressione, essendo un debuttante, ma lo squalo è ormai ritratto con il nuovo Marquez e tutti si aspettano il massimo da lui, giusto o sbagliato che sia. La sua velocità fa dimenticare di trovarsi davanti un ragazzo che non ha ancora 18 anni e che aveva debuttato nel Mondiale solo un anno fa. Bruciò le tappe, andando sul podio alla prima gara e vincendo le successive 3, dimostrando una maturità agonistica invidiabile.

Per il titolo ebbe anche un pizzico di fortuna (che ai campioni non manca mai) e il passaggio alla Moto2 fu praticamente d’obbligo, in un modo in cui la scalata alla MotoGP deve essere la più rapida possibile. Un turbinio di eventi che potrebbe fare tremare un ragazzo così giovane, ma per il momento Pedro ha fatto capire di sapere usare il cervello bene quanto il polso destro, di reggere la pressione e schivare le lusinghe.

Dopo questo inverno avrà, volente o nolente, i riflettori nuovamente puntati su di lui, fra miraggi di MotoGP e un altro campionato da potere vincere al debutto. Quello che però non manca assolutamente ad Acosta è il tempo, l’età è dalla sua parte e la fretta non gli serve. Può tranquillamente giocare secondo il suo ritmo, tanto il talento c’è e i risultatati arriveranno, anche se il pubblico si innamora dei fenomeni e delle imprese al limite dell’impossibile.

Così, una carriera come quella di Dennis Foggia, può sembrare quasi troppo lenta, solo perché gli sono serviti un paio d’anni per prendere le misure al motomondiale. Dimenticandosi che aveva vinto il CEV quando aveva 16 anni e ora ne ha appena 21, il che gli fa meritare il titolo di veterano nella classe di ingresso del Mondiale.

Dennis è rimasto in Moto3, anche a causa di qualche bega contrattuale, e non vuole sprecare l’annata. Ne 2021 ha avuto il rammarico di un inizio di stagione sottotono, ma poi si è definitivamente sbloccato, con 5 vittorie e un titolo mancato di un soffio. In teoria era pronto al passaggio di categoria, ma la pratica ha deciso diversamente e ha deciso di fare di necessità virtù.

Parte come favorito e lo sa, i compiti invernali li ha fatti nel modo giusto (nonostante un problema a un piede che gli ha fatto perdere la due giorni di Jerez) e si presenterà preparato al primo esame in Qatar. Dove sarà solo contro tutti, perché il riferimento è lui e ogni altro pilota lo vuole battere.

Sarà un buon allenamento prima di passare alla Moto2 e rincontrare Acosta, magari per rinnovare quella rivalità iniziata lo scorso anno e che sarebbe bello vedere accendersi nuovamente in futuro.

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