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MotoGP, Pol Esparagaro 1° a Mandalika: "Non sono mai stato così veloce"

"Sono veloce e non sono caduto, questo significa che la moto è più sicura. Non è solo un giro secco, sono contento perchè anche con gomma usata ho un bel passo. La Honda ha lavorato bene, ma sono solo test, vedremo in Qatar"

MotoGP: Pol Esparagaro 1° a Mandalika: "Non sono mai stato così veloce"

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l più veloce dell’ultima giornata di test a Mandalika è stato Pol Espargaro che quindi ha confermato la buona progressione sulla Honda fatta vedere già a Sepang. Lo spagnolo sembra essere soddisfatto della sua nuova Honda e sottolinea come la sua felicità non sia solo frutto di un bel giro secco. 

“Non è solo una questione di giro secco – ha detto Pol - ma di passo e anche di sensazioni con gomme usate, quando c’è il degrado dello pneumatico si riesce veramente a capire se si sta lavorando bene o meno. Nel pomeriggio la pista è migliorata molto anche se oggi le condizioni erano buone anche in mattinata. È solo un giro fatto nei test ma è buono perché mostra il grande potenziale della moto sul giro che è un qualcosa che volevamo migliorare già dallo scorso anno vista la velocità delle Ducati. 

Quindi grande attenzione sul passo gara e tanto lavoro proprio in quell’area durante queste giornate.

“La cosa più importante è il passo, sono veloce e non sono caduto, questo significa che la moto è più sicura rispetto a prima. Ora sarà importante consolidare la fiducia prima della gara in Qatar che è proprio dietro l’angolo, mi sento pronto”. 

Ad ogni modo, niente esaltazione per Pol che sebbene sia stato il migliore a Mandalika tiene gli occhi ben puntati sul suo vero obiettivo.

Non sono mai stato così veloce prima. Sicuramente la Honda ha lavorato bene ma è solo un test. Tra qualche settimana in Qatar si inizierà a fare sul serio, dovremmo essere pronti e sfruttare tutto il lavoro fatto in questi test”.  

Il fatto di aver mostrato tutta questa velocità in una pista nuova ed in condizioni complicate aumenta ancora la fiducia?

“Le piste come questa, e come Buriram, sono un po’ il mio punto debole perché soffro molto con il caldo. Non riesco mai a guidare come vorrei quando la temperatura dell’asfalto va sopra i 50°. Proprio per questo motivo, essere stato veloce in Malesia e anche qui a Mandalika è molto importante per me”. 

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