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MotoGP, Bagnaia: "Sassi come proiettili, a centro gruppo sarebbe pericoloso"

"Ho il segno di una pietra che mi ha colpito ieri, potrebbe spaccare un radiatore. La GP22 sta migliorando, può essere più veloce di 2 o 3 decimi"

MotoGP: Bagnaia:

La vita del pilota è piena di rischi, questo si sa, ma sul circuito di Mandalika sono maggiori del solito. Basta vedere il ricordo che un sasso ha lasciato sul braccio di Bagnaia: un bel (si fa per dire) livido viola dopo essere stato colpito ieri da una pietra meno guidava la sua Ducati.

Sono come proiettili, non è proprio il massimo quando ti colpiscono - ha raccontato - Ieri abbiamo parlato in Safety Commission delle condizioni della pista, con più moto si pulirà, ma il vero problema sono i sassi. Se in gara parti davanti a tutti sei sicuro che nessuno ti si avvicinerà con quanti ne sollevi - ha ironizzato - Ma non oso immaginare la situazione di chi trovi in mezzo al gruppo, con tutte quelle pietre e una sola traiettoria pulita, sarebbe pericoloso. Inoltre se una di quelle pietre colpisce il radiatore lo spacca. Ci hanno rassicurato che risolveranno la situazione per il GP”.

Bagnaia mostra le conseguenze dai sassi in pista (Foto di Michel Turco)

Non resta che fidarsi e concentrarsi sul lavoro svolto in questi 5 giorni di test invernali. Ieri Pecco Bagnaia aveva detto di essere solo all’80% del potenziale della nuova Ducati GP22, “oggi abbiamo aggiunto un bel 5% in più” ha sorriso.

Quindi il percorso non è ancora finito, servirebbero altri giorni di test, ma non ci sono.

Ne abbiamo avuti solamente 5 e praticamente ne abbiamo buttato via uno qui per le condizioni della pista - il rammarico - Quindi siamo ancora indietro, ma nel senso buono del termine perché non prendiamo 2 secondi al giro. Sento che il potenziale della moto è più alto, direi che può andare 2 o 3 decimi più forti e questi test ci hanno aiutato a capire come fare a ottenerli”.

La nuova Desmosedici è molto diversa dalla precedente e quindi deve essere messa a punto.

“I punti di forza non sono cambiati: entrata di curva, frenata e accelerazione - ha spiegato Pecco - L’area su cui dobbiamo concentrarci maggiormente è l’uscita di curva, stiamo cercando di trovare una soluzione per avere un’erogazione più pulita e in questi giorni siamo sempre migliorati. So quanto sia forte il team che si occupa dello sviluppo dell’elettronica in Ducati, quindi non sono preoccupato”.

Anche il pilota ha bisogno di adattarsi alla GP22.

Bisogna cambiare qualcosa nello stile di guida e mi sono concentrato per capire come, ho fatto 210 giri in tre giorni per questo - ha continuato - La nuova moto è stata da subito costante sul passo, ma mi mancava qualcosa nel giro secco e oggi è andata meglio”.

Pecco si è impegnato anche in una simulazione di gara.

Con la media al posteriore, la soluzione peggiore - ha sottolineato - però è quella che avremo per la gara. Gli altri piloti hanno usato la morbida, che andava meglio, e se guardo il mio passo con quella sono vicino ai migliori. Comunque è stata dura, a un certo punto c’erano 62° sull’asfalto”.

La speranza è che tutto questo lavoro dia i suoi frutti fin dalla prima gara in Qatar. In molti pensano che Bagnaia si presenterà lì come favorito.

Mi sento alla grande, ma non sono io ad avere vinto lo scorso anno, quindi il favorito è Quartararo - ha affermato - Comunque sia, non sento troppa pressione, sono contento dell’ultima parte del 2021 e del lavoro che stiamo facendo insieme alla mia squadra. Non so chi sarà il rivale più pericoloso in Qatar, ma Honda, Suzuki e Aprilia hanno fatto un bel lavoro”.

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