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Trasforma la sua Mountain Bike in una moto: la multa è salatissima

Esperimento costosissimo per un diciottenne in provincia di Torino che ha installato motore e serbatoio sulla sua MTB. Fermato dalla Polizia Locale si è visto "staccare" una multa da 6.000 euro

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Una volta, per sentirsi provetti motociclisti anche in sella ad una bici, bastava incastrare una scheda telefonica tra il telaio e i raggi della ruota posteriore e godere del "rombo" sognando cordoli o fettucciati. Oggi, evidentemente, i ragazzi non si accontentano più, come dimostra la singolare vicenda che vi raccontiamo. La storia arriva da Collegno, in provincia di Torino ed è stata riportata dai colleghi de La Repubblica. Un ragazzo ha infatti acquistato online un serbatoio ed un motore per poter trasformare la sua bicicletta (in questo specifico caso una mountain bike) in una moto. Questo tipo di kit, dotati per l'appunto di serbatoio, motore, manopole e tutti gli ingranaggi necessari, è acquistabile online a circa un centinaio di euro. L' esperimento home made però ha avuto un solo risultato: una salatissima multa di 6.000 euro.

Infatti, dopo aver effettuato la modifica grazie a dei tutorial trovati su internet, il diciottenne è stato fermato dagli agenti in servizio alla Polizia Municipale di Collegno che hanno subito constatato l'irregolarità del mezzo facendo partire la contravvenzione. Per guidare un qualsiasi mezzo con sella a motore, infatti, è obbligatoria la patente e l'assicurazione della quale il ragazzo era sprovvisto. Un esperimento forse ben riuscito ma sicuramente molto costoso.

Dopo monopattini ed eBike anche le bici "classiche"

Solo qualche settimana fa vi avevamo raccontato dei 100 mila euro di multe fatte dai vari funzionari delle Forze dell'Ordine per i monopattini e le ebike truccate. Il responso dei controlli nella sola città di Napoli, infatti, era stato a dir poco preoccupante: 50 veicoli modificati e oltre 93mila euro di multe notificate ai furbi proprietari. Sembra che su questi mezzi sia facile intervenire a più livelli: c’è chi chiede motori maggiorati, come si faceva per i cinquantini di una volta, che però potrebbero essere usati solo a livello agonistico. Altri chiedono di intervenire sul firmware, aggirando elettronicamente il limite di velocità imposto per la categoria. Altri non chiedono di modificare direttamente le prestazioni, ma semplicemente di sostituire l’acceleratore con un pulsante, infrangendo in ogni caso la legge.

Assicurazione e targa per i monopattini: quando?

Se non bastano le vittime di incidenti su monopattini e i controlli che smascherano un fenomeno tanto diffuso quanto pericoloso come la manomissione dei mezzi cosa potrà mai servire per convincere chi di dovere a una riforma della nuova mobilità che finalmente preveda l’uso del casco, ma anche obbligo di targa e assicurazione? Continuiamo a chiedercelo, in attesa di una risposta

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