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MotoGP, Pol Espargarò: "Obbligato a battere Marquez e lottare per il titolo"

Lo spagnolo "Puig mi ha messo sotto contratto per fare podi e provare a vincere mondiali. Ora la Honda è una moto più veloce e sicura, abbiamo più grip al posteriore"

MotoGP: Pol Espargarò:

La Honda ha finalmente tolto i veli alla nuova RC213V, la moto con la quale Marc Marquez (QUI LA SUA INTERVISTA) proverà l’assalto al campionato del mondo dopo due stagioni complicatissime. Il campionissimo di Cervera, però, non è l’unico alfiere della Casa giapponese in MotoGP, visto che dall’altra parte del box c’è Pol Espargarò, che per il 2022 ha un obiettivo ben preciso. 

“L’uomo da battere è il mio compagno di squadra – ha detto Pol collegato dall'Indonesia - Questa è una cosa che tutti i piloti diranno ma è reale ed io sono nella situazione difficile perché il mio compagno di squadra è uno dei più grandi piloti della storia della MotoGP. Significa che il mio lavoro sarà più complicato di quello degli altri piloti, ma questo mi darà anche più motivazione. Proverò a farlo”. 

Ma è possibile battere una bestia come Marc?

"Dovrò essere in grado di farlo, è un obbligo. Sappiamo tutti che non è facile combattere con Marc su qualsiasi moto, ma con le stesse armi abbiamo visto negli ultimi anni che è molto più veloce dei suoi compagni di squadra e questa è una grande sfida. Ecco perché volevo venire alla Honda, perché volevo affrontare questa sfida ed è per questo che combatterò quest'anno”.

Quanta pressione mette avere Marc dall’altra parte del box? O, al contrario, aiuta?

“È ovvio che la prima persona a soffrire dell'assenza di Marc l'anno scorso sono stato io. Mancava quell'esperienza che poteva portare alla squadra, sono stato il più veloce degli Honda a volte, ed essendo un debuttante sulla moto questo non mi ha aiutato affatto. Quindi avere Marc qui, con la sua esperienza decennale sulla Honda è veramente importante, lui conosce i limiti di questa moto e per me è importante sapere che si può sempre andare un po' oltre il proprio limite”.

"Puig è stato chiaro: podi e titolo mondiale"

La squadra e la dirigenza ti hanno posto degli obiettivi per la stagione? Ti senti pronto?

“Alberto Puig è stato molto chiaro. Honda mi ha preso per lottare per il podio e per il campionato del mondo. Lo scorso anno non ero pronto, le circostanze non erano perfette ma ora è molto diverso, mi avvicino a questa stagione con più esperienza che alla fine è una delle cose più importanti in MotoGP. Quest’anno abbiamo solo cinque giorni di test e sapere già come è la squadra, come è la moto, è già qualcosa di molto importante. Cercherò di essere pronto in Qatar”. 

Due di questi cinque giorni si sono già consumati a Sepang. Ti sei già reso conto dei valori in pista?

“La Ducati è davvero molto forte, tutte le Ducati lo sono. Abbiamo visto Pecco soffrire un po’ in Malesia ma ha comunque fatto dei buoni tempi e devono ancora lavorare con la nuova moto, che richiede tempo. È ancora un po’ presto per tirare le somme ha ho visto piloti in buona forma, anche Aprilia e Suzuki mi sono sembrate molto veloci”. 

"La nuova Honda è veloce e più sicura"

La nuova moto ha le caratteristiche che servono ad un pilota come te?

“Sicuramente può aiutarmi. Io cercavo più certezze sul posteriore e sicuramente Honda ha portato più aderenza. Con poco grip ho sofferto molto lo scorso anno e lo hanno fatto anche gli altri piloti. Siamo caduti molte volte a causa delle temperature troppo basse della gomma posteriore, il che significa un bassissimo livello di aderenza ma quest’anno sembra andare meglio. Dobbiamo essere veloci ma anche la sicurezza è importante e le modifiche possono aiutarmi”.

Ti sei allenato molto durante l'inverno, girando in MX, Flat Track e in molti circuiti. Come ti senti fisicamente?

"Beh, cerco ogni inverno di fare qualcosa di diverso, di affrontare la stagione in modo diverso. Oltre al duro allenamento fisico e ho aggiunto un po' di allenamento in motocross, un po' di Flat Track e sicuramente un po' di giri sulla CBRI a Jerez e Portimao”. 

"Non voglio lottare per la top5, voglio vincere"

Nel 2021 sei riuscito a fare grandi passi in avanti al termine della stagione. Cosa ti ha aiutato a riprenderti?

"È stato un peccato che tutto sia arrivato così tardi. Alla fine dell'anno ho iniziato a sentirmi molto meglio, molto più veloce, è stato un peccato finire come abbiamo fatto a Valencia dove ero stato tra i primi in tutte le sessioni. Quella gara avrebbe potuto essere la migliore della stagione, stavo veramente volando. Credo che sia stato importantissimo il test di Misano per la mia crescita, lì ho trovato qualcosa che mi ha aiutato veramente molto”.

Cosa puoi dare alla Honda quest'anno?

"Speriamo un sacco di vittorie, un sacco di podi, un sacco di pole position, grandi battaglie - si spera con il mio compagno di squadra che sono abbastanza sicuro che sarà al top. È il mio obiettivo da quando sono entrato in Honda,non voglio essere nei primi cinque,voglio vincere le gare e cercare di vincere il campionato del mondo. Ecco perché mi sveglio ogni mattina e mi alleno come faccio, è l'unica cosa a cui penso ogni giorno. Sono pronto a farlo".

 

 

 

 

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