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MotoGP, Espargarò: “La nuova Aprilia 22? Quando l'ho vista sembrava una Moto2”

“È maneggevole e gira bene, il motore è un po’ più potente, ma non si tratta di una rivoluzione”. Vinales: “In ogni uscita imparo qualcosa di nuovo. Mi sento più forte del 2021"

MotoGP: Espargarò: “La nuova Aprilia 22? Quando l'ho vista sembrava una Moto2”

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Al termine della prima giornata di test collettivi al Sepang International Circuit ci sono entrambe le Aprilia in cima al monitor dei tempi. Dopo essersi fatto sopravanzare da Maverick Vinales nel day 3 dello Shakedown, quest’oggi Aleix Espargarò si è preso la rivincita personale, ma non solo, guardando tutti dall’alto verso il basso grazie al crono di 1’58”371 (ad un solo decimo dal record della pista!).

“Nelle passate prove di Jerez la moto era pressoché la stessa del 2021, avevamo lavorato su varie tipologie di telaio, ma senza successo. Oggi invece mi ritengo molto soddisfatto del lavoro svolto dai tecnici di Noale nel corso dell’inverno. Trovo la RS-GP assai maneggevole e gira bene in curva, in questo momento è il nostro punto di forza. Il motore inoltre è un po’ più potente. Nello Shakedown abbiamo fatto più che altro comparative tra moto vecchia e nuova, mentre quest’oggi abbiamo svezzato ufficialmente la 2022, ovviamente perdendo un po’ di tempo al box. Ma i test servono a questo. Abbiamo ancora del margine, si è trattato soltanto del mio secondo giorno in sella”, ha puntualizzato.

Ti aspettavi cambiamenti significativi in confronto alla RS-GP della passata stagione?
“La moto del 2021 si è dimostrata un grande passo in avanti rispetto al passato, ci ha permesso di concludere in ottava posizione un campionato veramente solido, ma quella attuale non è affatto una rivoluzione. Dobbiamo continuare ad avvicinarci alle posizioni di vertice e ragionare step by step. Abbiamo bisogno di tempo, sia Vinales che Savadori hanno girato molto di più di me fino ad ora. Nel pomeriggio non sono riuscito ad utilizzare la gomma soft a causa di alcuni problemi sulla seconda moto, sacrificando quindi il time attack per concentrare l’attenzione su altre aree in vista di domani”, ha proseguito.

Che cosa ti ha colpito principalmente? Dove c’è ancora da lavorare?
“Quando l’ho vista per la prima volta, a Noale qualche settimana fa, mi sembrava una Moto2 per quanto è stretta e piccola. Di conseguenza ciò comporta dei vantaggi in ingresso e percorrenza di curva, me ne sono accorto fin da subito. Al contempo, nonostante i miglioramenti nella parte alta dei giri motore, i nostri avversari dispongono di propulsori veramente competitivi e dovremo lavorare sodo sotto questo punto di vista”.

Vinales: “Dobbiamo migliorare in ingresso curva"

Più veloce del compagno di squadra nello Shakedown, quest’oggi Maverick Vinales si è dovuto accontentare del ruolo di comprimario (si fa per dire…) all’interno del box Aprilia. Ciononostante, il bilancio è indiscutibilmente positivo considerato che lo spagnolo si è classificato al secondo posto in 1’58”384, appena 13 millesimi dietro ad Aleix Espargarò.

“Lo Shakedown ci è servito per cominciare a lavorare su determinate aree della moto. Sto continuando ad adattarmi alle sue prerogative. Mi sento più a mio agio e forte rispetto alla seconda parte del 2021, ma devo lavorare soprattutto per capire fino a dove posso raggiungere il mio limite lungo il giro. In ogni uscita imparo qualcosa di nuovo. Nel complesso sono felice del modo con cui abbiamo approcciato questi test, del feeling che sto avendo con gli pneumatici e anche nel vedere Aleix là davanti”, ha esordito.

Quali sono le tue sensazioni in sella alla RS-GP 2022?

“Sono contento del ritmo che ho tenuto nell’arco della giornata, sia sul passo che giro secco. Mi piace la guidabilità della nuova moto perché si adatta parecchio al mio stile, ancor più della versione precedente. Dobbiamo compiere al contempo dei passi in avanti in ingresso curva perché sono abituato ad inserirla diversamente, ha concluso.

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