Michele Pirro è il vero stakanovista di questi test. Mentre tutti i suoi colleghi erano fermi per la pausa pranzo, il collaudatore della Ducati ha fatto ben due long run fra le 13 e le 15, cioè le ore più calde della giornata. Poi il tempo di una doccia, un pasto veloce ed eccolo di nuovo al box.
Del resto è suo compito preparare il campo all’arrivo dei piloti ufficiali per i test di sabato e domenica, collaudando a fondo le novità portate da Gigi Dall’Igna e i suoi uomini. Michele, nel suo box, ha due moto: una in versione 2021 e l’altra 2022.
La prima è riconoscibile dalle ali più ampie, con un attacco più alto sul cupolino.
La seconda, il nuovo modello, sfoggia invece l’aeoridanamica già vista a Jerez, con spoiler più schiacciati nella forma. Oltre a una diversa forma della bocca dell'airbox.
Le differenza non si fermano al muso. Il codone della GP21 è infatti molto rastremato.
Quello della GP22, invece, più ‘pieno’.
Entrmabe montano gli scarichi in versione allungata, già visti lo scorso anno nei test di Misano e Jerez.
Poi c'è tutto quello che nasconde la carena ma, nonostante la nostra insistenza, Gigi Dall'Igna... non ci ha permesso di smontarla.