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Petrucci: “Oggi è stato un inferno, sono caduto e la moto mi è finita sopra”

PETRUX RACCONTA: DIARIO DALLA DAKAR - “Prima la tempesta di sabbia, poi si è rotto il roadbook, in seguito sono finito a terra. Pensavo di aver rotto la clavicola, sono molto sofferente”

Dakar: Petrucci: “Oggi è stato un inferno, sono caduto e la moto mi è finita sopra”

Ancora una prova e poi calerà finalmente il sipario sulla 44^ edizione della Dakar, che domani proclamerà il suo vincitore. Nella speciale odierna non sono mancati i colpi di scena nei piani alti con la vittoria di Benavides, mentre Sunderland che si è ripreso la leadership della generale.

Per quanto riguarda i nostri alfieri, Danilo Petrucci ha concluso la speciale del giovedì con il 17° crono a 23’14” dalla vetta, complice tra l’altro una caduta nel finale. Ecco quanto ci ha raccontato il pilota umbro appena raggiunto il bivacco di Bisha.

“Quella di oggi è stata una tappa davvero difficile – ci ha detto - al chilometro 4 molti di noi si sono persi ed è stato un problema ritrovare la strada, considerando la polvere sul terreno. È stato un inferno! In seguito ho preso il mio passo, ma con le dune era davvero complicato, dato che poi abbiamo pure trovato una tempesta di sabbia al 150° km. Dopo il refueling la situazione è migliorata, il problema è che a 50km dall’arrivo si è rotto il roadbook e a 30km dal termine sono caduto in un fiume secco. Sotto a un mucchio di sabbia c’era un tronco e sono volato con la moto che mi è finita sopra. È stata una brutta botta, pensavo infatti di aver rotto la clavicola. Fortunatamente sono ripartito. Il problema è che faccio fatico a muovere la spalla, anche se non c’è nulla di rotto. Sono comunque molto sofferente”

 

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