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Honda, Kawasaki &Co: le 250 cc "hyper" che stanno conquistando l'Asia

Sono sportive, con tanti cavalli per la loro cilindrata e un sacco di papabili clienti: ecco perché le Case giapponesi puntano tutto sulle piccole duemezzo

Moto - News: Honda, Kawasaki &Co: le 250 cc

C'erano una volta le piccole sportive: moto fatte e finite, pronte a far muovere i primi passi ai motociclisti del domani senza privarli del gusto di avere in mano dei veri e propri bolidi. Erano i tempi, scusate il gioco di parole, dei 2 tempi: quando una 125 cc raggiungeva tranquillamente i 30 CV, una 250 cc addirittura superava i 60. C'erano e da noi non ci sono più, ma la favola delle piccole cilindrate che sprigionano performance quasi da grandi sembra aver trovato nuovi lidi: in Asia infatti c'è chi punta sulle duemezzo che somigliano a quelle di una volta. Ecco le protagoniste.

La genesi: Kawasaki Ninja ZX-25R

Tutto sembra essere nato proprio con lei, la piccola Ninja a 4 cilindri capace di 50 CV e con una coppia di 22,9 Nm e un urlo che arriva fino a 17.000 giri. Ai numeri associa una tecnologia non certo scontata, come acceleratore elettronico con 4 riding mode, quickshifter bidirezionale in opzione e frizione antisaltellamento, insieme naturalmente al traction control.

La sfidante: Honda CBR250RR SP

Honda ha risposto già lo scorso anno al sussulto di Akashi: se la Kawasaki ZX-25R è nata inizialmente per il mercato indonesiano (poi arrivando anche in Giappone), la Casa di Tokyo ha creato la CBR250RR per quello thailandese. Diversa l'architettura, con un bicilindrico in linea da 249,7 cc che eroga 41 CV a 13.000 giri per la versione 2022 (3 in più rispetto alla 2021) e le associa a frizione assistita e quickshifter, acceleratore elettronico con 3 mappe il tutto per un peso di 168 kg.

Arrivano anche le baby-hyper-naked: Kawasaki Z250

Notizia di pochi giorni fa è quella che riguarda un secondo colpo di Kawasaki, che visto il successo riscosso dalla ZX-25R starebbe sviluppando anche una naked sulla stessa base: la Z250. Il quattro cilindri da duemezzo è capace di 45 CV e gira sempre altissimo: a cambiare sono solo le sospensioni, dalla taratura più morbida, mentre telaio, forcellone e impianto frenante rimangono quelli della sorella sportiva.

Sogno esotico

Inutile iniziare a sfregarsi le mani: queste moto non arriveranno mai in Europa, per una serie di motivi: dalle emissioni inquinanti a un mercato che non premia le cilindrate medio-piccole fino al prezzo, che non vede queste moto come le più economiche del segmento.

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