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Crisi del magnesio: dalla Cina l'ultima minaccia alla produzione moto

Dopo il chip shortage e i semi-conduttori l'ultimo fardello della crisi sembra essere il magnesio: un materiale che non viene usato solo per superbike e supercar. Ecco quali rischi corrono i produttori

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Passano i mesi ma l'onda lunga della crisi dettata dalla pandemia Covid-19 non sembra placarsi: proprio ora che l'impennata dei costi di trasporto via container sembra essersi finalmente normalizzata, pur non avvicinandosi neanche ai prezzi pre-crisi, ci sono altri nodi da risolvere, a cui si aggiunge quello della carenza di magnesio, materiale usatissimo nell'industria auto e moto.

Oltre il Chip Shortage

La carenza che ormai è sulla bocca di tutti è quella riguardante i chip: elementi indispensabili per elettrodomestici, apparati informatici di vario tipo e naturalmente anche auto e moto. I motivi per cui i chip sono ancora merce rara sono molti: naturalmente c'è la pandemia che ha obbligato lo stop alla produzione per molti mesi, ma c'è anche la guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti che rende tutto più complicato, la siccità a Taiwan, maggiore produttore di questi componenti che richiedono parecchia acqua per arrivare al termine del processo produttivo e, come se non bastasse, alcuni incendi che hanno colpito fabbriche e impianti di stoccaggio in Giappone. Sempre dall'Asia arriva un'ulteriore stangata, quella che vede appunto anche il magnesio diventare merce rara.

I motivi della crisi

Il magnesio è entrato in questo elenco per una serie di motivi concatenati: l'aumento del prezzo del carbone ha convinto indatti le oltre 40 fonderie della provincia di Shanxi, che controlla il 60% della produzione cinese di magnesio, a dimezzare la produzione. Il motivo è presto detto: la fusione del magnesio richiede il doppio dell'energia rispetto all'alluminio quindi non conviene. E per chi pensa che si possa trattare di un fenomeno locale basta farsi due conti: la Cina infatti produce l'85% del magnesio mondiale e gli effetti si sono subito fatti sentire in tutto il mondo, con il prezzo schizzato dai 2.300 dollari per tonnellata ai 9.400 di settembre, stabilizzandosi in queste settimane a 6.200 dollari, quasi il triplo del costo originale.

Il magnesio: non solo roba da superbike

L'automotive, ovvero la filiera di produzione di auto e moto, è l'utilizzatore maggiore di magnesio. A poter vantare componenti di questo materiale però non sono solo superbike estreme e costosissime come la Ducati Superleggera V4 o altre moto con componenti racing come i cerchi in questo materiale, ma molte di più: il magnesio infatti è utilizzato per ottenere le leghe che compongono telai, motori e ruote e con questi prezzi non sono solo i marchi premium ad essere toccati. L'unica buona notizia è che sembra che dalla Cina la produzione stia lentamente risalendo, e magari i prezzi verranno calmierati.

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