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DesertX vs Lucky Explorer 9.5: l'eredità contesa della Cagiva Elefant

Ducati e MV Agusta hanno presentato quasi in contemporanea la loro idea di enduro stradale senza compromessi, ma quale sarà la vera erede della Elefant?

Moto - News: DesertX vs Lucky Explorer 9.5: l'eredità contesa della Cagiva Elefant

Che le cosiddette “Operazioni Nostalgia” in tema motociclistico funzionino alla grande ultimamente ormai è chiaro, così come è cristallino che il fascino delle vecchie dakariane di una volta è rimasto intatto col passare degli anni, e anzi spesso ha assunto le sfumature di un culto vero e proprio. Con un'equazione simile sono nate le protagoniste del mercato “dual” di oggi: è iniziato tutto con l'Africa Twin, dopo di lei è arrivata la Ténéré 700, nell'ultima stagione è tornata la Aprilia Tuareg. All'appello però mancava una protagonista assoluta del rally più famoso e difficile al mondo: la Cagiva Elefant.

L'eredità contesa

Inutile dilungarsi troppo sulla storia della maxi-enduro dei fratelli Castiglioni visto che ne abbiamo scritto più volte, ma con 2 Dakar vinte insieme ad Edi Orioli la Cagiva Elefant ha contribuito ad imporre il dominio tutto italiano in un contesto dove il tricolore vincente era storicamente quello francese (almeno nelle moto). Oggi Cagiva non esiste più, e forse la speranza di vedere il nome Elefant sul serbatoio di un'endurona odierna rimarrà una fantasia e nulla più, ma l'eredità di quel capolavoro nato dalla lungimiranza imprenditoriale di Claudio e Giancarlo Castiglioni, che proprio in quegli anni misero sotto la loro ala sia MV Agusta che Ducati. E oggi proprio questi due marchi, che nel frattempo hanno separato la loro strada, sono i protagonisti di un revival che vede come protagonista la Cagiva Elefant.

Le protagoniste

Ducati DesertX e Lucky Explorer Project 9.5 sono le eredi designate della Elefant, ognuna con i suoi buoni motivi per reclamarne l'esclusivo “diritto” al retaggio. Sulla paternità dell'idea forse i meriti vanno dati alla Casa di Borgo Panigale, che già ad Eicma 2019 espose il concept DesertX e che infatti oggi si ritrova con un modello pronto al debutto in primavera, ma dall'altro lato a Schiranna hanno centrato il bersaglio dando seconda giovinezza alla livrea Lucky Explorer, che è sinonimo proprio dei best seller Cagiva. Difficile quindi confrontarle sullo stesso piano, proprio perché il percorso di sviluppo è agli antipodi, ma ci proveremo comunque.

I dettagli

In questa diatriba i due marchi hanno lavorato ognuno su una propria visione di maxi-enduro e infatti le due moto sono diverse tra loro. La Ducati DesertX non ha bisogno di stuzzicare troppo il palato degli appassionati promettendo di salire in sella ad una globetrotter, per quello c'è la Multistrada V4: infatti la DesertX segna l'esordio di una Ducati col 21-18, con una luce a terra da specialistica vera, un motore collaudato e performanto (come lo era il DesmoDue della Elefant 900) e su una serie di chicche come il serbatoio aggiuntivo posteriore che insieme alle sospensioni a lunga escursione e ai due riding mode dedicati al fuoristrada fanno capire che la DesertX il deserto lo brama sul serio. Dall'altro lato la Lucky Explorer 9.5 cerca di riassumere tutti i pro del segmento in una moto sola: cerchio da 21”, sospensioni semi attive, un motore tricilindrico da 123 CV (contro i 110 della Desert X) e una serie di chicche anche estetiche che la rendono un oggetto da bramare nel proprio garage. Il tutto però non prima del 2023, come ci hanno rivelato i dirigenti MV Agusta.

La strada per il successo si può percorrere fianco a fianco: la DesertX infatti sembra essere la versione muscolare e orientata alle performance delle enduro stradali più snelle e preparate per andare oltre la strada bianca, Tuareg e Ténéré su tutte, mentre la Lucky Explorer 9.5 è una maxi-enduro canonica, che sa e vuole sporcarsi di fango, ma si avvicina più alle “grandi” Africa Twin, R1250GS e Triumph Tiger 1200. Il confronto reale è rimandato di un paio di stagioni, quello ideologico è appena partito: la lotta per l'eredità è aperta.

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