Ducati finalmente svela al pubblico quella che, senza troppi dubbi, è stata la novità più attesa del 2021 nella gamma di Borgo Panigale. L'assaggio di cosa avevano in mente gli ingegneri e i designer Ducati l'abbiamo visto ad Eicma 2019 sotto forma di concept. Ora invece la Ducati DesertX arriva con forme definitive e specifiche da vera endurona pronta a tutto.
Il look
Ducati ha dichiarato che ad ispirare la DesertX sono state le moto enduro degli anni '80, ma a guardarla è chiaro il riferimento alla Cagiva Elefant, che proprio con il DesmoDue bolognese trinofò alla Dakar. La moto è visivamente composta da 3 macro elementi: un volume unico che comprende il serbatoio e le protezioni laterali, la sella e il parabrezza che integra il distintivo doppio faro anteriore Full-LED che rafforza ulteriormente le origini della moto. Questa lettura stilistica è enfatizzata dai colori bianco e nero che si alternano tra le diverse zone. Le superfici a contatto con il pilota sono ampie e pensate per i movimenti durante la guida off-road. Al centro del ponte di comando c'è un TFT da 5” con possibilità di navigazione turn by turn e connettività, mentre forma e funzione si fondono nel design del cupolino e nelle aperture che consentono flussi per la dissipazione del calore.
La ciclistica
La DesertX vanta un nuovo telaio a traliccio in acciaio con un reparto sospensioni di tutto rispetto: forcella Kayaba a steli rovesciati da 46 mm di diametro e 230 mm di escursione, regolabile in compressione, estensione e precarico. Anche il monoammortizzatore, sempre Kayaba, è regolabile in compressione, estensione e precarico e, abbinato al forcellone in alluminio, consente una corsa della ruota posteriore di 220 mm. A completare le misure della DesertX ci pensano la luce a terra di 250 mm e l'altezza della sella a 875 mm dal suolo, che può essere ribassata con un kit dedicato. La DesertX è la prima a vantare ruote tubeless da 21” e 18” che montano pneumatici Pirelli Scorpion STR da 90/90 all'anteriore e da 150/70 al posteriore. La moto è comunque omologata per montare gomme più specifiche per l'offroad ma anche modelli più declinati all'uso stradale.
Da maxi vera l'impianto frenante, con ABS Cornering su 3 livelli che lavora su una coppia di pinze monoblocco Brembo M50 a 4 pistoncini che mordono dischi da 320 mm con flange in alluminio. Al posteriore la pinza flottante da 2 pistoncini dello stesso marchio lavora sul disco singolo da 265 mm.
Il motore
A muovere la Ducati DesertX c'è l'ormai collaudatissimo Testastretta 11° da 937 cc rivisto in molti aspetti proprio per questa moto. Il cambio possiede infatti rapporti dedicati differenti rispetto a quelli della Multistrada V2. La rapportatura è stata complessivamente accorciata su tutte le marce fino alla quinta per garantire il miglior comportamento in fuoristrada. Prima e seconda marcia, in particolare, sono molto più corte rispetto agli altri modelli, per agevolare le fasi di guida a bassa velocità di alcuni passaggi difficili tipici dell’utilizzo in off-road. All’altro estremo, la sesta marcia è adeguatamente lunga per favorire l’utilizzo autostradale della moto mantenendo regimi di rotazione contenuti, che consentono di limitare il consumo di carburante e di aumentare il livello di comfort. Il Testastretta 11° sulla DesertX eroga 110 CV a 9.250 giri e una coppia massima di 92 Nm a quota 6.500.
Naturalmente il motore conta su tutti i miglioramenti già visti su Monster e Multistrada V2, tra cui la frizione a 8 dischi estremamente compatta e leggera e il cambio dotato di tamburo che lavora su cuscinetti per minimizzare gli attriti e migliorare precisione e dolcezza nella fase di cambiata, contribuendo anche a una riduzione del peso totale del motore di 1,7 kg rispetto alla precedente versione. I Riding Mode disponibili su DesertX sono ben 6 e lavorano in combinazione con i 4 Power Mode che modificano potenza e prontezza di risposta del Testastretta: Full, High, Medium, Low. La principale novità è rappresentata dai settaggi specifici per il Riding Mode Enduro e dall’introduzione del nuovo Riding Mode Rally, che si aggiungono a Sport, Touring, Urban e Wet.
Ciascun Riding Mode, anche grazie alla presenza della IMU (Inertial Measurement Unit) Bosch, può cambiare il carattere della moto a seconda delle scelte del pilota, agendo sui livelli di intervento dei vari controlli elettronici: Engine Brake Control (EBC), Ducati Traction Control (DTC), Ducati Wheelie Control (DWC), Ducati Quick Shift (DQS) Up & Down e ABS Cornering. L’ABS Cornering, in particolare, è settabile su 3 livelli per potersi adattare a ogni situazione e al livello di esperienza del pilota. Nei Riding Mode dedicati all’off-road (Enduro e Rally) l’ABS Cornering può anche essere completamente disattivato attraverso il blocchetto comandi con tasto dedicato.
Vera viaggiatrice
Lo spirito da esploratrice tutto-terreno della Ducati DesertX si trova nei dettagli: il serbatoio da 21 litri può essere supportato da un secondo serbatoio di 8 litri che può essere montato nella parte posteriore della moto, che trasferisce carburante al serbatoio principale quando la benzina scende sotto un certo livello. Il set di borse e top case in alluminio opzionale permette di avere una capacità di carico di 120 litri.
Disponibilità e prezzo
Ducati DesertX sarà disponibile da maggio 2022 a partire da 15.990 euro, anche in versione 35 kW per neopatentati con un prezzo inferiore di 1.000 euro rispetto al modello a potenza piena. Il prezzo di lancio al momento non è ancora stato annunciato.