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MotoGP, La strategia di KTM: osserva i rivali, assumi i migliori

Ducati ha fatto scuola in MotoGP e tra gli allievi possiamo annoverare la Casa austriaca, che ha messo a segno due colpi importanti con Guidotti e Sterlacchini

MotoGP: La strategia di KTM: osserva i rivali, assumi i migliori

Da quando la KTM ha deciso di fare il proprio ingresso in MotoGP la politica scelta è stata senza dubbio molto aggressiva sotto tutti i punti di vista. Deliberato lo schema tecnico con cui cimentarsi in pista, ovvero un telaio a traliccio associato ad un propulsore V4, la RC16 ha sfidato i rivali partendo quasi in sordina, per poi rendersi protagonista di un’ascesa che è culminata nel 2020 con le tre vittorie di tappa e la perdita delle concessioni. 

L’inizio dell’avventura non era stata particolarmente brillante per la Casa di Mattighofen, ma probabilmente il primo punto di svolta è stato il momento in cui Dani Pedrosa ha lasciato la Honda e la vita da pilota ufficiale per diventare collaudatore di lusso. Un tester di livello assoluto, in possesso tra l’altro di un bagaglio di esperienza tutto targato HRC dal valore praticamente inestimabile. 

La crescita è stata costante da quel momento, e durante il 2020 si è deciso anche di puntare su un pilota proveniente dalla Ducati per tentare di fare un ulteriore passo in avanti. All’inizio l’obiettivo è stato Andrea Dovizioso, che però all’epoca puntava a restare in sella alla Desmosedici ed ha gentilmente rifiutato l’offerta. E’ stato dunque Danilo Petrucci a salire sulla RC16 del Tech3 ed esattamente come fatto da Dani Pedrosa con la propria esperienza Honda, anche il ternano ha potuto condividere tutti i segreti (o almeno quelli di cui era perfettamente a conoscenza) della propria avventura in Ducati con Mike Leitner e soci. 

Tutti sappiamo come è andata, con Danilo che non è mai riuscito durante questa stagione ad essere davvero brillante in gara nonostante tutto l’impegno profuso, ma KTM non ha di certo mollato il colpo e ieri è arrivata l’ultima notizia che conferma quanto forte sia la volontà di competere ad altissimi livello di nuovo. La coppia di ex Ducati portata in Austria è di quelle di prestigio.  Fabiano Sterlacchini che ha per anni affiancato Gigi Dall’Igna nella definizione delle varie incarnazioni della Desmosedici, ha rilevato Mike Leitner nel ruolo di Direttore Tecnico del progetto RC16, ma è forse l’altra figura ingaggiata da KTM a fare molto più rumore. 

Francesco Guidotti sarà infatti il team manager della squadra Factory e probabilmente avrà un peso anche nella gestione di Tech3, che in ogni caso rappresenta una costola della squadra ufficiale e porterà al debutto in MotoGP due promesse come Gardner e Fernandez. Guidotti è considerato da tutti nel paddock come uno dei migliori manager in circolazione, tanto da essere stato cercato anche da Suzuki per sostituire una figura ingombrante come quella di Davide Brivio. 

Il suo rifiuto alla gentile offerta proveniente da Hamamatsu sembrava non lasciare spazio ad altre ipotesi, ma evidentemente quella pervenuta dall’Austria è stata ritenuta anche più interessante. Per quanto uomo Pramac, Guidotti è stato per anni una figura di riferimento per Ducati soprattutto nel suo ruolo di chioccia nei confronti dei giovani piloti che sono transitati per Pramac per poi passare al team ufficiale. La lista dei nomi è lunghissima e basta ricordarne alcuni per capire la sua importanza strategica per la Casa di Borgo Panigale. 

Francesco ha infatti gestito un Andrea Iannone debuttante in MotoGP, ha fatto crescere Danilo Petrucci fino a renderlo il pilota in grado di vincere due Gran Premi tra il 2019 e il 2020, ha brillantemente gestito la coppia composta da Miller e Bagnaia, oggi ufficialissimi in Ducati. Nel 2021 ha accompagnato Jorge Martìn nella propria stagione di debutto, con lo spagnolo indicato da molti come uno dei migliori talenti in circolazione attualmente.

Con questo doppio acquisto KTM si è rafforzata ma è anche stata in grado di indebolire l’armata di Borgo Panigale, almeno con l’ingaggio di Guidotti visto che Sterlacchini non faceva più parte della famiglia Rossa già dal 2020. Nel 2022 avrà ben otto moto in pista e rappresenta oggi il vero riferimento per tutti, forte di una Desmosedici che è sicuramente la migliore moto in pista. KTM ha i capitali e la determinazione per continuare la propria caccia al ruolo di sfidante di eccellenza e metterà a segno altri colpi di mercato nel breve periodo. 

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