Tu sei qui

MotoGP, Vinales: "Il mio riferimento non è Aleix, punto a qualcosa di più grande"

VIDEO - Abbiamo intervistato Maverick ad EICMA: "Saltare su una moto diversa a metà stagione non è facile, ma mi piace la RS-GP. Vedere l'ultima gara di Valentino è stato strano, la MotoGP cambierà"

Iscriviti al nostro canale YouTube

Share


Maverick Vinales è entrato nella famiglia Aprilia in questo 2021 e sta onorando l'impegno al massimo. Ad EICMA l'abbiamo intervsitato e la cosa che più ci ha colpiti è la serenità nel suo sguardo, che soprattutto ad inizio stagione sembrava aver perso. La sfida è impegnativa, ma senza dubbio il Top Gun della MotoGP la sta affrontando con il piglio giusto ed in tanti lo vedono tra i protagonisti sicuri della prossima stagione. 

La crescita c'è stata soprattutto nel finale di stagione, ma è lo stesso Vinales a confermarci di aver affrontato queste gare più come un grande test di preparazione al 2022, alla ricerca di quella chiave per essere competitivi sin da subito. Dall'addio di Valentino Rossi, alla sfida interna con Aleix Espargarò, fino alla voglia di partecipare agli All Star Days di Aprilia per poter coronare il sogno di salire sulla RSA 250 GP, abbiamo parlato di tanti argomenti con lo spagnolo. 

"Mi sento molto bene, so che ho un lavoro molto difficile davanti ma per me è una sfida bellissima - le parole di Maverick - In Aprilia mi hanno accolto benissimo e mi sento parte della famiglia Aprilia ed è una cosa che mi fa sentire bene. Adesso dobbiamo aspettare il 2022 per tornare al lavoro sulla moto".

Ormai conosci questa moto, pensi di poter raggiungere presto il livello di Aleix nel 2022?
"
Il mio riferimento in realtà non è Aleix, io punto a qualcosa di più grande. Per il momento sta andando come mi aspettavo. Alla fine nei test puoi andare forte quanto vuoi, ma la verità la vedi solo in gara. Ed è stato giusto correre subito perché questo mi ha permesso di capire dove devo migliorare. Saltare su una moto nuova, trovarti a correre con una squadra difficile durante la stagione, non è mai facile. Ho voluto fare queste gare in modo molto tranquille, e le ho utilizzate anche come test per capire in cosa dobbiamo migliorare".

Un approccio che porterà benefici soprattutto nel futuro quindi.
"
Secondo me è stato fondamentale e penso che sia la chiave per fare un salto nel 2022. Ma la cosa positiva è che con la moto mi trovo bene. Se riesco a girare forte a fine gara, ad inizio gara dovrei fare anche meglio. Devo forse ancora capire meglio la moto, perché tante volte ho la sensazione di non andare al limite, quindi devo lavorarci ancora". 

Hai già dato uno sguardo alla RS-GP 2022?
"L’unica occhiata che ho dato alla moto è stata quando sono andato a Noale per fare delle prove di aerodinamica, ma in verità era la stessa moto che già conosco. A Jerez abbiamo lavorato molto sull’elettronica, per cercare delle soluzioni che mi aiutassero. Poi anche sul setup della moto abbiamo fatto delle modifiche, ma non abbiamo toccato più di tanto perché ho cercato di adattarmi di più io, piuttosto che stravolgere lei". 

Visto che siamo ad EICMA, hai chiesto ad Aprilia una moto per allenarti?
"Ho chiesto la RSV4 1100! Ho chiesto di averne la versione rossa e viola perché mi piace tantissimo. Me la devo guadagnare! La voglio usare per allenarmi, ne ho già una in casa e la userò sicuramente per girare in pista perché va forte, quindi mi può essere di aiuto". 

Magari ti capiterà di provare anchde qualche vecchia gloria. 
"Avremo dei giorni con i ragazzi di Aprilia per girare in pista e poi non vedo l’ora di fare gli All Stars, perché lì mi faranno provare la RSA 250 e non vedo l’ora". 

Il 2022 della MotoGP sarà il primo anno senza Rossi in pista. Come hai vissuto l'addio di Valencia?
"Sarà strano vedere la MotoGP senza Valentino. Io l’ho sempre seguito per tutta la sua carriera ed ho anche avuto la fortuna di averlo in squadra con me e di battagliare con lui. Quando sei compagno di squadra di un pilota, m quello diventa il tuo rivale numero 1. Questo mi ha fatto divertire molto ed ho imparato tanto da lui. Non so quanto cambierà il mondiale, ma di sicuro la gente continuerà a portare il 46 in pista. Se io fossi un tifoso porterei in pista il 46 sulla maglietta". 

__

Articoli che potrebbero interessarti