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MotoGP, Albesiano: "Così ho spiegato l'Aprilia a Maverick Vinales"

VIDEO - Il Direttore Tecnico di Aprilia in MotoGP ci ha spiegato tutti i comandi della moto di Maverick e Aleix: "Fare il pilota non è un lavoro facile oggi, devi pensare a mille cose diverse in sella"

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Romano Albesiano è il padre dell'Aprilia RS-GP, una moto che in questa stagione ha fatto degli enormi passi in avanti portando tantissime novità in pista e consentendo soprattutto ad Aleix Espargarò di restare stabilmente in top ten in gara ed in qualifica e di impreziosire la stagione con il podio conquistato a Silverstone. 

Un progetto in grande crescita, a cui Albesiano ha potuto dedicarsi completamente soprattutto da quando Massimo Rivola gli ha tolto dalle spalle il peso di dover gestire anche altri aspetti oltre a quelli puramente tecnici ed i risultati sono arrivati molto velocemente, tanto da poter accogliere in squadra un talento come Maverick Vinales, un top rider indiscusso della MotoGP.

Abbiamo intervistato Romano ad EICMA e ne abbiamo approfittato per farci spiegare nel dettaglio tutto quello che c'è da sapere in sella ad una RS-GP, con un ponte di comandi che oggi può essere definito, citando le sue testuali parole, un ginepraio di tasti e leve che non rendono la vita facile al pilota. Ma oltre a farci fare questa interessantissima spiegazione, abbiamo fatto con Albesiano il punto sulla situazione di Aprilia e sugli sviluppi futuri della moto. 

L'arrivo di Massimo Rivola ti ha permesso di concentrarti sullo sviluppo della moto. Quando è cambiato il sistema di lavoro a Noale?
"Da quando è arrivato Rivola alcune cose sono cambiate, soprattutto in meglio. Il lavoro non è cambiato in modo determinante, ma il livello si è alzato tantissimo, sono arrivate persone dal mondo della Formula 1 ed anche la vita nei box in pista è cambiata. Ci sono più persone e tutte velidissime, quindi l'analisi delle prestazioni, l'otimizzazione dei tempi che abbiamo sono diverse. Tutto è migliorato".

Nei test di Jerez non abbiamo visto novità 'estetiche' eclatanti. 
"A Jerez abbiamo portato tante cose importanti, tra cui un motore sostanzialmente nuovo, anche se sono mancate delle novità che definirei estetiche. Ma il motore aveva davvero tante novità e i risultati sono stati ottimi. Poi abbiamo lavorato tantissimo sulla gestione del freno motore, perché il fermare la moto oggi in MotoGP è una cosa fondamentale di cui spesso si parla poco. Di aerodinamica abbiamo provato qualcosa, ma niente di rivoluzionario".

Vedremo qualcosa di rivoluzionario a Sepang?
"A Sepang ci saranno degli accorgimenti, ma non apsettatevi delle novità incredibili perché crediamo profondamente nei concetti che stiamo portando avanti. Qualcosa di nuovo vedremo, ma non ci saranno rivoluzioni estetico-aerodinamiche, perché non ne abbiamo bisogno".

Quali sono state le parole di Maverick quando è sceso per la prima volta dalla RS-GP?
"Quando Maverick è sceso dalla moto è stato molto bello. Lui ci ha detto di essere salito sulla moto senza grandissime aspettative, ma in realtà è rimasto molto colpito dal potenziale disponibile. Chiaro che veniva dalla moto più diversa in assoluto rispetto alla nostra e sappiamo di dover migliorare ad esempio a centro curva. Ma per il resto lui è stato molto contento di tutto, è sceso con un sorriso dalla sella che dice più di tante altre cose". 

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