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SBK, Rea: “Nessun rimpianto ma non ho perso il titolo a Mandalika”

“Il mio obiettivo questo weekend era tornare a casa soddisfatto per gli sforzi fatti, possiamo dire di non avere rimpianti quest’anno. Non ho perso il campionato qui a Mandalika per questa gara, l’ho perso a metà stagione per una serie di errori. Sarà bello usare il 65 nel 2022 ma spero di averlo per un solo anno”

SBK: Rea: “Nessun rimpianto ma non ho perso il titolo a Mandalika”

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Zero rimpianti: è questo il ritornello che Jonathan Rea ripete più volte nel post-gara di Mandalika in una giornata che gli ha regalato 2 vittorie che però non gli sono bastate per vincere il Mondiale, andato a Toprak Razgatlioglu per 13 punti (564 a 551). Un Mondiale tiratissimo che Rea chiude comunque con il sorriso di chi sa di averle tentate tutte per provare a confermarsi ancora sul trono della Superbike.

“Grande giornata oggi, sono molto contento. Dopo le FP1 abbiamo dovuto affrontare delle difficoltà, recuperare e vincere sia sull’asciutto sia sul bagnato è una cosa che mi rende felice, in particolare per i fans di Mandalika. Correre gara-2 è stato bello, speravo che usassero quei momenti dopo il diluvio per dare il loro ok a disputare la gara e quando siamo scesi in pista ero veramente contento di correre – ha detto Rea – Ho provato subito a imporre il mio ritmo ma anche Toprak e Scott erano velocissimi, sapevo dove erano veloci. Ho corso non avendo nulla da perdere, volevo terminare al meglio: il mio obiettivo questo weekend era tornare a casa soddisfatto per gli sforzi fatti, possiamo dire di non avere rimpianti quest’anno. Ho sempre dato il massimo, ho corso con tutto il mio cuore in ogni gara e sono felice. Congratulazioni a Toprak e alla Yamaha, la loro stagione è stata incredibile, sono sempre stati velocissimi. Mi hanno fatto migliorare come pilota, mi hanno fatto capire come posso migliorare io e come può migliorare la mia moto. Quest’inverno spingeremo la Kawasaki a migliorare e cercheremo di tornare nel 2022 con un pacchetto migliore”.

Jonathan non ha rimpianti, neanche per il rinvio di ieri che gli ha tolto 12 potenziali punti in più con la cancellazione della Superpole Race che si sarebbe dovuta disputare oggi. “Ieri avevamo condizioni simili a quelle di oggi, non avevamo immagini della pista, non eravamo a conoscenza delle condizioni del circuito. Naturalmente è deludente perché ho perso un’opportunità in più e tutto può succedere in queste condizioni, ma le corse sono così – ha proseguito Rea – Non ho perso il campionato qui a Mandalika per questa gara, l’ho perso a metà stagione per una serie di errori. Nessun rimpianto, non vedo l’ora di riposarmi un po’, questo campionato è stato tutto condensato in pochi mesi con tanti test, tante gare e tanti viaggi, voglio riposarmi un po’ prima di testare a dicembre”.

Rea commenta anche l’operato di Lavilla che, a differenza di ieri, prima di prendere una decisione su gara-2 ha ascoltato il parere dei piloti: “Probabilmente ha letto quello che voi giornalisti avete scritto ieri. È stato bello essere inclusi e sapere cosa stava succedendo, ieri abbiamo visto solo la cancellazione. Raramente prendono decisioni sbagliate e dobbiamo fidarci di loro, ieri sarebbe stato bello capirne di più (sulle condizioni della pista). Non ho detto che avremmo dovuto correre, ma le condizioni erano simili (a oggi): ieri la pista si è asciugata piuttosto velocemente, mentre noi stavamo facendo le interviste era asciutta, ma è così, zero rimpianti”.

Dopo la gara Rea ha subito abbandonato il numero 1 che lo ha accompagnato dal 2016 ad oggi per ritornare al vecchio 65: un’immagine suggestiva che il nordirlandese ha accolto con piacere. Sinceramente è bellissimo. Dopo aver perso il titolo ho chiesto ai ragazzi se ci fosse un vecchio 65 dal 2015 e purtroppo non lo avevano. Lo hanno preparato subito, non so come ma lo hanno fatto – ha svelato – Quando l’ho visto, mi ha ricordato quando sono arrivato in Kawasaki e il cambio che avevo apportato alla mia vita: sono stati bei momenti, attimi che mi hanno dato tanta motivazione e che mi hanno portato alla vittoria del mio primo titolo. Sarà bellissimo usarlo l’anno prossimo, spero di usarlo solo per un anno ma è un gran bel numero”.

C’è più pressione o meno dopo aver perso il titolo? “Non lo so, non ci sono tanti campioni che si sono ripetuti subito – ha scherzato Rea – È difficile vincere e continuare a farlo, ricordo dopo il primo titolo tutti i viaggi e gli impegni con i media avuti, nel 2016 mi sentivo abbastanza stanco. Magari adesso le cose saranno un po’ diverse per via della pandemia. Per quanto mi riguarda, sono felice di riposarmi, il mio obiettivo per l’anno prossimo sarà sempre lo stesso, dovrò imparare dagli errori e migliorare la moto. Dobbiamo davvero migliorarla, la Kawasaki deve alzare il suo livello. Quando funziona bene, questa è una delle moto più competitive, sistemando i nostri punti deboli dovremmo di nuovo essere nella lotta. Mi sono divertito quest’anno con Scott e Toprak, mi piace correre così, speriamo di avere altre battaglie di questo tipo nel 2022”.

Rea poi fa una disamina su quali sono i punti su cui la Kawasaki deve migliorare: Sicuramente l’accelerazione e la velocità. Piste dove serviva accelerare in prima marcia, come Most e Navarra, sono state difficili, potevamo anche perdere 3 decimi in rettilineo e ciò mi metteva in crisi quando cercavo di tenere un buon ritmo e buoni tempi sul giro. Quelli sono i punti principali su quali dovremo concentrarci. Ci sono anche altre aree da migliorare. Dal punto di vista del motore, stiamo lavorando duramente con gli ingegneri per provarlo già a dicembre e per valutarlo”.

Un ultimo elogio Rea lo riserva al circuito di Mandalika. “Sinceramente è uno dei circuiti con il maggior grip sul bagnato al mondo. Forse l’unico problema è nel drenaggio dell’acqua fuori dal circuito. Spero si possa sistemare quest’aspetto ma forse serve anche modificare il programma, se avessimo corso alle 14 non avremmo trovato condizioni di questo tipo, sembra che in questo periodo dell’anno alle 15 piove sempre. Hanno comunque fatto un grande lavoro, un mese da questo posto non era pronto e questo weekend hanno portato a compimento un evento di livello mondiale”, ha concluso.

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