Tu sei qui

MotoGP, Dovizioso: "Fabio è su un altro mondo, io devo trovare nuovi automatisti"

"Fabio ha più confidenza con la moto, io sto ancora adattando il mio stile di guida, ci vorrà tempo, non è facile ma stiamo migliorando. La nuova moto è più aggressiva in frenata, rispecchia le aspettative. Ducati? Pecco è stato incredibile"    

MotoGP: Dovizioso:

Seconda giornata di prove ai test di Jerez anche per Dovizioso, che non nasconde le difficoltà intrinseche nel dover adattare il proprio stile di guida alla nuova moto in un contesto così competitivo quale può essere la MotoGP.

Hai avuto modo di provare la nuova Yamaha, quali sono le principali differenze rispetto alla tua moto della scorsa stagione?
"La differenza maggior si sente in frenata - esordisce il Dovi -la risposta sull'anteriore è decisamente migliore. Anche il motore è cambiato quindi questo cambia molte cose, ma il dna della moto rimane lo stesso bene o male".

Queste modifiche nella nuova moto, rispondono ad alcune problematiche che hai avuto nel corso della stagione? Rendono per così dire il tuo approccio alla Yamaha più facile?
"Rispecchia senza dubbio le mie aspettative - prosegue Andrea -oltretutto la moto ha già un ottimo punto di riferimento nelle prestazioni di Quartararo quindi ho già diversi dati su cui poter lavorare. Penso però che Fabio abbia un feeling speciale con questa moto, mentre io anche se riesco ad essere veloce non ho ancora trovato gli automatismi giusti, devo ancora studiare molto i dati e continuare ad adattarmi a questo nuovo stile di guida. A volte ho bisogno di fermarmi per rivedere il tutto, non potete immaginare quanto sia difficile a questi livelli dover stravolgere certi automatismi nella guida. Ci vorrà ancora del tempo, sfortunatamente oggi il vento non ci ha aiutato nell'avere delle buone comparazioni ma stiamo migliorando. Non sono nel gruppo di testa ma nel pomeriggio il passo è migliorato".

Parlando con Fabio, non ci è sembrato entusiasta di ciò che ha portato la Yamaha in questi test rispetto a ciò che stanno portando le altre case. Condividi le sue preoccupazioni?
"Io e Fabio viviamo in mondi diversi. Il suo feeling con la moto è tale da potergli permettere di percepire meglio certi dettagli e quindi capire anche quanto certi componenti apportino effettivamente delle migliorie oppure no. Per quanto mi riguarda, io faccio ancora fatica a rapportarmi con questa nuova moto. Lui è in grado quindi di adattarsi mano a mano, io sto ancora cercando di tirare fuori il massimo potenziale da questa moto".

Prima accennavi ad un passo in avanti in termini di frenata, questo potrebbe darti modo di guidare questa moto in modo più aggressivo?
"Si, poter frenare duramente sull'anteriore apre alla possibilità di una guida più aggressiva, ma avendo approcciato questa moto da relativamente poco tempo, poter dire di guidare una Yamaha in modo aggressivo rispetto a ciò che ho guidato la scorsa stagione non è facile. Con la moto precedente potevi affrontare le curve con uno stile diverso, ma questo significa perdere molta velocità in altri settori".

Parli spesso di "istintività nella guida" che ancora ti manca con questa nuova moto. Si tratta solo di dover continuare a girare o c'è dell'altro che puoi fare per affrontare questo problema?
"Sta tutto al pilota, essendoci già passato so cosa significa dover cambiare il proprio stile di guida, so quanto può essere difficile. Il punto è anche quanto ci si può adattare, certi automatismi è difficile toglierseli, dipende molto dal pilota in questo caso. Questo pomeriggio abbiamo fatto passi in avanti".

Avrebbe avuto senso farti provare anche la Yamaha 2022, alla luce anche delle critiche di Fabio per avere più punti di vista?
"Non penso che avrebbe fatto molta differenza il mio coinvolgimento. E' chiaro che al momento non sembrano esserci stati stravolgimenti stando a sentire ciò che dice Fabio, ma tutti questi discorsi vanno anche fatti tenendo in considerazione l'eventualità che il prossimo anno il telaio ed i componenti che abbiamo visto oggi possano essere diversi, starà alla Yamaha prendere determinate decisioni. Personalmente non vedo grossi problemi all'orizzonte sotto questo punto di vista".

Venendo dalla Ducati, hai avvertito i loro miglioramenti oggi nei test? Cosa puoi dirci?
"Ho visto Bagnaia chiudere un tempo esagerato, ma non credo si sia visto molto dalla Ducati, gli altri piloti hanno girato con gli stessi tempi della scorsa stagione. E' difficile anche dire su cosa abbiano lavorato guardando solo ai risultati".

Quindi per quanto ti riguarda si tratta solo di effettuare un reset di certi automatismi nella guida per poter tirare fuori il potenziale da questa moto?
"Non credo sia possibile eliminare del tutto gli automatismi, la bravura del pilota penso sia il continuare a lavorare e migliorare progressivamente senza tornare indietro. Per me al momento è quello che sta accadendo, quando sarò tra i primi vorrà dire che sto facendo bene e che il mio stile di guida sarà già diverso. E' tutta questione di adattamento".

Articoli che potrebbero interessarti