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MotoGP, Marini: "Sarà strano non avere più Valentino in pista o nel paddock"

"Mi mancherà stare con lui nel motorhome la sera per vedere la F1 o la Serie A. La sua presenza ci sarà sempre, soprattutto sugli spalti". Bastianini: "Valentino ha passato la sua vita sulle moto, lo farà anche al di fuori della MotoGP"

MotoGP: Marini:

L’ultima gara della stagione per Luca Marini sarà anche l’ultima in pista con suo fratello, Valentino Rossi. Come ogni altro pilota di MotoGP, Luca ha confermato che resterà concentrato sulla gara cercando di non farsi distrarre dalle emozioni. Il bilancio della stagione del pilota italiano rimane positivo ma Luca non ha voluto esprimersi prima che sia davvero terminato l’ultimo GP dell’anno.

“Prima di esprimermi in modo generale sulla stagione vorrei finire l’ultima gara – ha iniziato Marini – Per il momento, penso che sia stato un buon anno, positivo ma non incredibile. L’esperienza invece sì, è stata incredibile, un sogno che si realizza. Ora devo impegnarmi per migliorare, lavorare con la nuova squadra per il prossimo anno e cercare di lavorare per raggiungere i miei nuovi obiettivi. Mi sono divertito molto quest’anno e mi sono approcciato a questo nuovo mondo che è la MotoGP”.

Ti sei già fatto un’idea di come sarà il paddock il prossimo anno senza Valentino?
“Di sicuro sarà strano non viaggiare con mio fratello, ma anche semplicemente non condividere il paddock e la pista con lui. Mi mancheranno anche le cose più semplici come non passare nel motorhome per vedere le prove la sera, non guardare la F1 o la Serie A insieme. Perderemo un punto di riferimento nel paddock, per esempio noi dell’Academy se vogliamo trovare un posto dove incontrarci attualmente andiamo nel motorhome di Vale perché ormai conosciamo il codice per entrare. Sono sicuro che comunque resteremo in contatto e la sua presenza ci sarà, soprattutto sugli spalti immagino resterà moltissimo giallo”.

Hai detto che durante il Covid ti ha inviato moltissimi messaggi quindi anche se non correrà più ci sarà ancora per te.
“Sì, ovviamente. È molto presente anche a casa, c’è sempre”.

Quanto sarà difficile affrontare questo fine settimana?
“Ho iniziato questo fine settimana cercando di non pensare ad altre cose oltre alla mia gara, ci sono già molte cose da fare come pilota. Di sicuro ci sarà un momento in cui accuserò il tutto. Dopo la gara penso che cercherò di stargli vicino e di condividere quel momento con lui, per il resto del fine settimana cercherò di concentrarmi come in qualsiasi altro GP. Penso che anche lui cercherà di fare lo stesso”.

Puoi dirci qualcosa sul tuo futuro o dobbiamo aspettare di vederti in pista martedì?
“Per il prossimo anno non posso dire nulla. Sono contento della squadra che si è creata, come una famiglia. Soprattutto ci saranno molte persone molto professionali che hanno molta esperienza nel loro lavoro”.

C’è qualcosa che quest’anno avresti voluto fare diversamente?
“Sono contento della mia stagione, è la prima in MotoGP e per me è un traguardo. In qualche pista mi sarei aspettato dei risultati migliori. Ho avuto delle difficoltà perché non pensavo che il mondo della MotoGP sarebbe stato così diverso dalla Moto2. Il bilancio è positivo. È stato un bell’anno di crescita sia come pilota che personale”.

Bastianini: "Ho già superaro di un po' le mie aspettative di inizio anno. Sono contento per come è andata la stagione"

All’alba dell’ultimo Gran Premio della stagione Enea Bastianini si considera abbastanza soddisfatto per i risultati raggiunti nel 2021. Due terzi posti e sei gare terminate nei primi dieci. L’italiano è ancora in lotta per vincere il titolo di miglior debuttante dell’anno ma Enea, sin dal risultato di Portimao, si è dichiarato più concentrato sul fine settimana di gara che sulla classifica mondiale.

Per il titolo costruttori sono contento sia per me che per Ducati – le prime parole spese dal numero 23 per commentare il titolo vinto da Ducati – A Misano sono riuscito a conquistare dei punti sia per me che per la squadra. Ducati è la mia famiglia, mi piacerebbe continuare la carriera con loro ma dipende da molte cose diverse. Per il futuro si vedrà, per adesso Ducati è casa mia, è la mia famiglia”.

Pensi che saresti diventato un pilota di MotoGP anche se non ci fosse stato Valentino? Quanto ha significato per te la sua presenza?
“Per me è stato molto importante, anche durante il campionato. Sarà un fine settimana davvero strano, ma penso anche per lui. È l’ultimo fine settimana della stagione per me, per lui invece sarà l’ultimo della carriera. Già arrivare a Valencia non fa piacere di per sé, perché poi per due mesi non si corre. Valentino ha passato la sua vita sulle moto e penso che lo farà anche al di fuori della MotoGP. Non saprei definire questo momento ma sarà speciale”.

Avresti mai pensato di finire la stagione con due podi?
“Una stagione davvero pazza. Ci sono stati dei momenti alti e altri bassi. A Misano le due gare sono state fantastiche, la seconda più della prima. Le gare ad Aragon, in America e anche l’ultima a Portimao sono state davvero buone. Ora c’è Valencia e vorrei arrivare ancora davanti per finire bene la stagione”.

Sarà l’ultima gara anche per il tuo team Avintia. Cosa ne pensi?
Avintia per me è stata un’ottima squadra. Tutte le persone che hanno lavorato nel team sono state fondamentali per raggiungere questi risultati e penso che abbiamo spinto in ogni gara per arrivare al limite. Per ora abbiamo conquistato due podi e sono contento sia per me che per la squadra. Quello che abbiamo fatto non è stato facile con una moto più vecchia di due anni rispetto alle altre”.

Ti saresti aspettato ad inizio stagione di conquistare due podi e di arrivare a fine gara ancora in lotta per il titolo di rookie?
“Io sono sempre positivo all’inizio della stagione. Al primo anno non si sa mai quale potrebbe essere la posizione finale. Aver ottenuto due podi e delle belle gare forse è un po’ di più delle mie aspettative di inizio anno. Sono contento per come è andata la stagione”.

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