Venuta a mancare dal contesto nazionale per quasi due anni, questa stagione si è assistito al gradito ritorno di Yamaha nel CIV Superbike. Marchio che storicamente guarda con un occhio d’interesse al Campionato Italiano Velocità, in parallelo al cambio regolamentare, in corso d’opera aveva deciso di affidare il programma di sviluppo al rinnovato GAS Racing Team insieme a Niccolò Canepa (nella foto di copertina). Grazie a prestazioni decisamente incoraggianti sul lato sportivo, in chiave 2022 la Casa dei Tre Diapason è pronta ad ampliare i propri schemi (e sognare in grande) con l’ingresso del Team Speed Action.
Banco di prova
Tramite il supporto diretto della filiale nostrana, dapprima con alcune quanto doverose sessioni di test nei mesi estivi, successivamente la YZF-R1 ha esordito ufficialmente nel quinto round in quel del Mugello sotto le insegne del Keope Motor Team. Malgrado i pochi chilometri accumulati in precedenza al fine di adattarla alla inedita centralina elettronica MoTec, fin da subito ha mostrato le sue peculiarità, centrando per merito di Canepa un brillante podio in Gara 2 che lascia presagire la bontà del nuovo progetto di Iwata. Con i piani in via di definizione, complice i numerosi impegni del genovese (Mondiale Endurance FIM EWC e ruolo di Riders Coach Yamaha nel World Superbike in primis), non è escluso che la scelta possa ricadere sul giovane Mattia Casadei, recentemente impegnato proprio con Keope nella finalissima di Vallelunga annoverando un positivo quinto posto quale miglior piazzamento del week-end.
Riecco Speed Action
Come anticipato, la compagine capitanata da Stefano Morri non sarà la sola a portare in pista la quattro cilindri giapponese, tant’è che la prossima stagione si presenterà ai nastri di partenza pure il Team Speed Action. Dai trascorsi in palcoscenici quali National Trophy, trofeo R1 Cup e persino con qualche apparizione nell’Europeo SuperStock 1000, dopo essersi concentrata principalmente sul CIV SuperSport 600 nell’ultimo triennio, la squadra marchigiana tornerà a competere nella top class sulla stessa falsariga di quanto fatto nel quadriennio 2015-18 con Fabio Marchionni ed Alessandro Andreozzi. In attesa di scoprire il nome del pilota che verrà annunciato nelle prossime settimane, la certezza è quella di avere in griglia una coppia di R1 potenzialmente competitive in un 2022 che vedrà al via tutte le principali Case costruttrici (Ducati, Honda, BMW, Kawasaki, Aprilia e Suzuki, oltre a Yamaha) e, di conseguenza, rappresentare il definitivo “dentro o fuori” del CIV Superbike marchiato MoTec.
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