Quando si parla di turismo, nella gamma di Honda c’è un mostro sacro come la GoldWing, ma in passato altri modelli hanno segnato il cuore dei viaggiatori affezionati al marchio di Tokyo: Deauville e Pan European su tutti. Lo spirito di questi modelli rinasce con la Honda NT1100, ultima novità della Casa dell’Ala.
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Plasmata per il successo
La NT1100 nasce letteralmente dalla costola di una best-seller come l’Africa Twin, ma partendo dalla base della maxi-enduro punta tutto su comfort e agilità. Il telaio a semi-doppia culla in acciaio, con il telaietto in alluminio imbullonato, è quello già conosciuto proprio sull’endurona di famiglia, ma al posto di un reparto sospensioni pensato per mangiare sassi e ostacoli in offroad la NT1100 si cuce addosso una forcella da 43 mm marchiata Showa a funzioni separate con corsa di 150 mm e un nuovo monoammortizzatore dello stesso marchio e dalla stessa escursione che agisce sul focellone in alluminio da 644 mm di lunghezza. Entrambi gli elementi sono regolabili nel precarico molla. Cambiano anche le ruote, con il doppio cerchio da 17” da 120/70 all’anteriore e da 180/55 al posteriore su cui lavora una triade di dischi, con la coppia da 310 mm morsa da pinze a 4 pistonicini e il disco singolo da 256 mm con pinza a pistoncino singolo, il tutto firmato da Nissin. Naturalmente più morbide anche le quote, con la sella alta 820 mm, interasse di 1.535 mm (più corto di 40 mm rispetto a quello dell'Africa Twin), il cannotto di sterzo inclinato di 26,5° e 175 mm di luce a terra per un peso che, con il pieno di benzina sul serbatoio da 20 litri, passa dai 238 kg della standard ai 248 della versione DCT.
Non solo la ciclistica, ma anche il cuore della NT deriva dall’Africa Twin: non cambiano le cifre rispetto alla sorellona tutto-terreno, ma i dettagli sì. Se infatti alla voce potenza e coppia si leggono sempre rispettivamente 102 CV e 104 Nm (con il picco che viene raggiunto però più in basso, a 6.250 giri), il bicilindrico parallelo a 8 valvole da 1.084 cc con fasatura a 270° ha una messa a punto dell’erogazione diversa da quella dell’Africa Twin: cambia infatti il sistema di aspirazione dell’aria e anche alcune parti dell’impianto di scarico, con condotti di aspirazione più lunghi. La conseguenza di questi ritocchi sta nell’avere una moto più brillante in basso ma dall’accelerazione più fluida e omogenea, pensata per il turismo e i grandi viaggi. Naturalmente la NT1100 riprende dall’Africona anche l’elettronica con il Throttle By Wire che permette di avere 3 riding mode predefiniti e 2 personalizzabili, con possibilità di intervento per la risposta del gas, il freno motore, controllo di trazione e anti-impennata. Come già anticipato anche per la NT1100 è disponibile il cambio a doppia frizione DCT che gestisce elettronicamente i 6 rapporti in modalità automatica o manuale, e con 3 mappe sportive e una più rilassata, studiate specificamente per il modelloe con la 1° e 2° marcia più fluide.
Family feeling che non ti aspetti
Il look della NT1100 è stato parecchio chiacchierato prima del suo debutto ufficiale, eppure in pochi avrebbero previsto che il frontale potesse legare questa novità ad un altro campione di incassi col marchio dell’Ala. Lo sguardo infatti è quello dell’Honda X-ADV, che aiuta la NT1100 ad avere una sua identità togliendosi l’impaccio del continuo confronto con l’Africa Twin. Il gruppo ottico LED si raccorda bene con lo stile dinamico ma comunque muscolare della NT 1100 che vede nella dotazione anche i deflettori superiori e inferiori che insieme al plexi regolabile su 5 posizioni in altezza e inclinazione per un’escursione di 164 mm, senza dimenticare le due valigie laterali da 32 e 33 litri, tutto di serie. Ad esaltare il concetto di GT Made in Tokyo ci pensano il Cruise Control, le manopole riscaldate e un ponte di comando da ammiraglia, con il TFT da 6,5” touchscreen con interfaccia Apple CarPlay e Android Auto, come per Africa Twin e GoldWing.
Prezzo e disponibilità
Honda NT110 sarà disponibile da gennaio 2022 in nero grafite, bianco perla e grigio metalizzato. Il prezzo è di 14.290 euro per la versione standard. Servono invece 1.000 euro in più con il cambio DCT.