Jack Miller è tornato sul podio, un risultato che gli mancava da Barcellona. L’australiano era stato spesso veloce in prova, ma in gara da qualche mese le stelle non volevano allinearsi. A Portimao non ha potuto reggere il passo di Bagnaia e Mir, ma si è esibito in un bel duello con Alex Marquez, prima che la bandiera rossa gli consegnasse il 3° posto.
“Pecco aveva un passo fantastico, quando mi ha passato alla prima curva dopo la partenza ho capito subito che avrebbe spinto. E lo ha fatto - i complimenti di Jack al suo compagno di squadra - Io, invece, ho commesso un errore alla curva 5 e Joan mi ha passato. A quel punto ho pensato a gestire le gomme per il finale, a 8 giri dalla fine ho iniziato a spingere, ma alla curva 7 ho perso il posteriore e lo stesso è accaduto ad Alex. A quel punto mi sono preparato per una battaglia all’ultimo giro, sarebbe stata bella”.
Non c’è stata, ma è arrivato comunque un podio che gli ha permesso di festeggiare insieme a Pecco il titolo costruttori della Ducati.
“Ci eravamo riusciti anche lo scorso anno - ha ricordato - Era stato un lavoro di squadra, grazie ai risultati non solo di Dovizioso e Petrucci, ma anche miei, di Pecco, di Zarco. La bella cosa di Ducati è che siamo tanti e c’è sempre qualcuno veloce, ci spingiamo l’uno con l’altro, possiamo confrontare i dati e questo ci rende più forti”.
Miller vuole ringraziare tutti gli uomini Borgo Panigale.
“Abbiamo un grande gruppo alle spalle - ha sottolineato - Per esempio, quando arrivano delle novità sono già filtrate a monte, inoltre abbiamo dei giovani talenti come Martin, Bastianini e Marini. Io sono in Ducati dal 2017, ho seguito tutto lo sviluppo, e dalla moto che guidai nel mio primo test a quella di oggi è come passare dal giorno alla notte. Siamo sempre stati i primi in tutte le innovazioni: le ali, il sistema per la partenza, quello che abbassa il posteriore. Spostiamo continuamente il limite più in là e gli altri ci devono inseguire”.