Nono classificato, Enea Bastianini torna a casa, dal Gran Premio del Portogallo, con un bottino di sette punti in classifica mondiale. Non il risultato che il pilota italiano avrebbe immaginato ma sufficiente per mantenere un vantaggio di ben 3 punti sul suo diretto avversario Jorge Martín. Il titolo di miglior rookie MotoGP tra i due si deciderà a Valencia; il numero 23 ha dichiarato che penserà esclusivamente a portare a termine una buona gara, il titolo sarà un contorno.
“Sinceramente l'aspettativa per oggi era finire tra i migliori dieci quindi sono rientrato in quello che mi aspettavo – le prime parole di Enea al termine della gara – Non è proprio la posizione in cui avrei voluto arrivare ma anzi avrei sperato di finire sicuramente più avanti. Ho lavorato tutto il fine settimana per cercare di essere lì e migliorare, invece purtroppo, non ce l’ho fatta. In gara ho sofferto abbastanza, nonostante i problemi comunque son riuscito a tenere un ritmo abbastanza buono, peccato che ho perso subito il contatto che i primi ma all'inizio non riuscivo proprio a spingere”.
Pensi che la scelta delle gomme abbia influito sulla tua prestazione?
“Non penso, non ho mai avuto problemi grande durante il fine settimana mentre in gara sì, quindi non so cosa sia successo. Non si sa mai, magari se avessi montato la dura sarebbe stato meglio. Però visto che non ho mai avuto problemi ero molto fiducioso sulla media, ora se tornassi indietro non saprei”.
Sei ancora in testa nella lotta al miglior rookie MotoGP 2021.
“Sì, ovviamente non è il mio principale obiettivo; mi piacerebbe sempre fare più che altro delle belle gare e oggi sono consapevole di non aver fatto una bella gara. Quello che importerà a Valencia sarà andare bene. So benissimo che Jorge (Martín, ndr) è un grandissimo rivale. Secondo me a Valencia ci sarà una bella lotta”.
Hai delle aspettative per Valencia? In precedenza, hai detto che non è una pista che ti piace molto.
“A dir la verità non è proprio una pista amica però può essere una sorpresa, vedremo”.
Quasi tutti i piloti hanno espresso la loro opinione a riguardo: cosa ne pensi di quello che è successo in Moto3?
“Credo che sia stato un errore veramente stupido soprattutto se il pilota che volevi sorpassare, anzi lui (Binder, ndr) ne voleva sorpassare due, si sta giocando il mondiale. Quindi, è stata veramente una scena non degna della MotoGP. Quello che mi fa paura è che il prossimo anno correrà con noi”.
Marini: "Ogni categoria è importante, a Binder mancherà qualcosa in MotoGP"
Diversa la situazione per Luca Marini. Il pilota del team SKY Vr46 Racing ha tagliato il traguardo in 12esima posizione. Rispetto alla qualifica di ieri il pilota numero 10 ha perso parecchie posizioni già alla prima curva del tracciato.
“Come aveva detto già ieri, l’obiettivo di oggi era di non perdere posizioni nel primo giro. Purtroppo, già in partenza ne ho perse sei o sette – ha iniziato Marini – Durante la partenza e nell’arrivo alla prima staccata ho perso moltissimo, le altre moto hanno migliorato molto in partenza anche nei dispositivi, ora è davvero difficile mantenere la posizione in griglia. Soprattutto KTM, è incredibile. Sono un po’ arrabbiato per questo, penso che avrei potuto finire la gara in una posizione migliore. All’inizio della gara è stato molto difficile sorpassare gli altri piloti, erano molto aggressivi, ho perso molto tempo. Come sempre, stando dietro, la temperatura delle gomme è aumentata molto e ho cominciato a faticare. Solo quando ho superato due o tre piloti sono riuscito a gestire meglio la situazione. Ci sono comunque delle cose positive: la scelta delle gomme è stata quella giusta per il mio stile di guida”.
Hai già delle aspettative per l’ultima gara dell’anno?
“No, niente di particolare. Semplicemente vorrei continuare a fare un buon lavoro e cercare di stare nella top 10, sia nelle prove che in gara. Mi hanno detto che pioverà, quindi, questo può cambiare un po’ tutto. Valencia è una pista che con il bagnato ha veramente poco grip. Correre lì a metà novembre è rischioso, è sempre molto freddo. Credo che il meteo giocherà una parte importante. Io spero che sia tutto asciutto e con delle temperature discrete in modo da poter correre un fine settimana di gara normale”.
Partendo da quello che abbiamo visto oggi in Moto3: secondo te, quando può influire in Binder la mancanza del passaggio in Moto2?
“Io quello che posso dire è che non ho corso in Moto3, cioè in realtà l'ho fatta nel campionato spagnolo ma ormai tanti anni fa e devo dire che mi sembra mi manchi qualcosa. Alla fine, ogni categoria ti insegna veramente tanto e mi serve sarebbe piaciuto tantissimo farlo, almeno un anno. Ci sono dei passaggi che altrimenti li perdi. Ogni categoria ha delle caratteristiche importanti che te le porti dietro per tutta la carriera. Perlomeno quello che sento è che mi manca qualcosina che avrei potuto imparare in Moto3. Detto questo, qualcosa gli mancherà però non preclude il fatto che possa diventare un buon pilota. Inoltre, stacca molto forte già in Moto3 e questa è una caratteristica che gli tornerà molto utile in MotoGP. Speriamo si dia una regolata perché diciamo che oggi è stato bello aggressivo e anche durante tutta la stagione. Parlando con gli altri piloti di Moto3 ho capito che ogni anno vengono evidenziati due o tre piloti un po’ sopra le righe. Io comunque spero che in MotoGP si comporti meglio”.
Ieri Quartararo si è lamentato per l’aderenza della pista, tu hai avuto questo tipo di problemi?
“In realtà sì, non c'era un’aderenza splendida. Quando è molto freddo le gomme lavorano in modo diverso e sono molto sensibili. Per Valencia mi preoccupa il bagnato, mi ricordo che abbiamo corso già delle gare sull'acqua e lì quando piove non si sta in piedi. Alla fine, quest'anno sul bagnato sono sempre andato forte e come ho detto sarebbe bello fare un'ultima gara buona in modo da prendere energia positiva per affrontare il test di fine anno”.