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MotoGP, Zarco: "Bagnaia vuole la sua vendetta, io lo seguirò in gara"

"Pecco ha questa capacità di essere velocissimo da subito, sarà importante tenergli la scia nei primi giri. Quartararo di certo non starà a guardare, ormai non ha pressioni"

MotoGP: Zarco:

Johann Zarco è stato protagonista di un’ottima prova in qualifica a Portimao, conquistando il quinto tempo in griglia ad appena 2 millesimi dal compagno di team Jorge Martìn. La coppia Pramac è stata molto incisiva per tutto il fine settimana, ma fino a ieri la situazione sembrava poter essere molto differente.

Il francese è invece riuscito a trovare qualche soluzione ai problemi ed oggi è tornato a mostrare lo smalto che ha accompagnato la prima parte della stagione. Johann gode di tantissima stima da parte di Gigi Dall’Igna e fornire prestazioni di alto livello è fondamentale per restare uno dei riferimenti di Ducati anche per quanto riguarda lo sviluppo in vista del 2022. 

"Sono abbastanza soddisfatto è stato un grande pomeriggio - ha spiegato il francese - stamattina sono rimasto deluso perché tra il vento e la temperatura bassa ho avuto troppe esitazioni che non mi hanno portato a spingere dovunque. Ho perso tanto tempo mentre gli altri si sono presi dei rischi ed hanno migliorato. Nel pomeriggio invece ho fatto un netto passo in avanti e questo mi ha restituito la confidenza per guidare meglio. In Q1 ho avuto le mie conferme, ma poi in Q2 mi sono ritrovato con una sola gomma nuova invece che due. In ogni caso mi è bastata per fare il tempo che volevo e questo fa molto bene allo spirito perché vuol dire che ho un ottimo potenziale. Domani le condizioni per lottare al top ci sono". 

Credi di aver raggiunto una completa confidenza con la Ducati, adesso guidi in maniera naturale?
"Ci sto arrivando, ma non del tutto. Il modo in cui guido è abbastanza naturale ma devo ancora migliorare da questo punto di vista. Ogni tanto mi fermo a pensare cosa posso cambiare nel mio stile per essere più veloce, ma questo qualche volta è difficile, perché capita di fare dei passi indietro rispetto a quello che già fai molto bene. Dopo è difficile tornare a fare in sella quello che facevi prima. Non si tratta di premere un tasto e tornare indietro, ed a volte quando cambi qualcosa nel tuo approccio è quasi impossibile tornare a quello precedente".

Quindi ti mancano ancora degli automatismi in sella?
"Chiaramente credo che gli automatismi sulla Ducati stanno arrivando sempre di più ed anche già adesso le cose stanno funzionando bene con il mio stile, posso avere ancora del margine". 

Domani Bagnaia potrebbe tentare una fuga, tu pensi di poter tenere il suo passo?
"Io cercherò di seguire Pecco. Anche Jack e Martìn sono molto veloci, come pure Quartararo e Mir. Sono tutti molto forti e costanti e Fabio anche partendo settimo cercherà di non lasciare  scappare via Bagnaia. Ma tutti sappiamo che a Pecco piacciono situazioni come questa,  perché lui riesce ad andare molto forte subito e può tentare di scappare. Ha un ottimo passo ed una volta che lo raggiunge in gara è difficile stargli dietro. Non ha più la pressione per il titolo addosso, e forse vuole anche ottenere la sua vendetta dopo l’incidente di Misano. E’ stato molto forte sin dall’inizio qui, quindi cercherà di certo di scappare". 

Stamattina ti eri preoccupato dopo una FP3 deludente?
"Sapevo di poter essere veloce stamattina ed ho capito abbastanza velocemente che sono state le condizioni meteo ad impedirmi di esprimermi come potevo. Anche nella FP4 è andata così, ma dopo ho recuperato confidenza grazie a delle piccole modifiche. Questo è un po’ il mio punto debole come pilota, perché sono molto sensibile. Però quando riusciamo a scegliere bene l’assetto posso essere super competitivo. Questo è fastidioso, ma analizzeremo bene i dati per capire come comportarci. In FP3 ho visto molto da vicino il giro di Marini ed è stato appena più veloce di me in alcuni punti e questo non mi ha permesso di andare direttamente in Q2. Non è stata una mattinata disastrosa, ma solo negativa, perché sapevo di poter rimediare".

Il fatto di essere un pilota sensibile in qualche modo ti penalizza di più su una moto come la Ducati? 
"Essere un pilota molto sensibile non è un problema solo quando sei su una Ducati. Tutte le moto sono così e su ognuna basta poco per trovarsi indietro. Oggi la cosa buona è stata di trovare le soluzioni e poi essere veloci, questo è stato grandioso. Poi c’è da considerare che dopo essere passato dalla Q1, spesso non hai più le stesse energie per la Q2. Poi hai anche una sola gomma, ed è come un videogioco in cui ti giochi le tue vite ed alla fine parti con due e finisci con una sola. Però oggi devo dire che anche con gomme usate sono stato molto veloce in Q2, il che mi rende molto tranquillo per la gara perché stamattina invece temevo di poter essere lontano". 

Hai già scelto le gomme per la gara?
"Non ho ancora scelto le gomme per la gara, ne parleremo stasera anche se per la gomma davanti mi sembra chiaro che possa essere la media. Per la posteriore ho provato la dura e non sembra male, quindi stasera ci ragioneremo nel box". 

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