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MotoGP, Alex Rins: "il vento forte potrebbe fare la differenza domani"

Rins: 11° in griglia domani, a meno di un secondo dal poleman: "Il vento forte mi ha intralciato ma abbiamo buone possibilità domani. Joan? non sento la stessa stanchezza mentale".

MotoGP: Alex Rins:

Il sabato di qualifiche sul circuito di Portimao, penultima tappa di un lunghissimo campionato, conferma gli ottimi risultati delle Suzuki nelle prove libere che centrano entrambe la Q2 al primo colpo. Alex Rins firma un 1.39.649 che gli vale l'undicesima casella in griglia, a meno di un secondo di scarto dal poleman Bagnaia, a testimoniare quanto i ritmi di questa stagione siano veramente al limite ed ogni piccola incertezza possa mischiare le carte in gara.

"La mattinata è iniziata molto bene - ci racconta Alex - ho girato con un buon ritmo che mi ha dato l'accesso diretto in Q2. Durante le FP4 invece l'aver provato un setup diverso con una mescola dura si è rivelato un mezzo disastro. In qualifica sono tornato alla mescola media ma devo ammettere che il vento mi è stato d'intralcio e non sono riuscito a migliorare i miei tempi".

E' stata una giornata molto positiva per la Suzuki. Il vento è stato davvero un ostacolo così incisivo?
"Nell'ultima curva , in uscita, gestire l'inclinazione della moto e l'utilizzo del dispositivo posteriore in queste condizioni non è stato facile. Ieri sono stato il più veloce nell'ultimo settore, ma oggi le condizioni devono essere peggiorate e non sono riuscito a ripetermi allo stesso livello".

Ti abbiamo visto entrare nelle FP4 con delle gomme medie molto usate, forse avevano già sui 20 giri. Significa che pensi di poterle spingere al limite anche in gara?
"Nelle FP4 nello specifico stavamo provando un setup diverso e avevamo bisogno di utilizzare una gomma usata per il test, ma in qualifica siamo tornati al mio setup di sempre".

Che tipo di gara possiamo aspettarci domani, quali sono le tue aspettative?
"Penso che ci sarà un gruppo di testa di massimo 3 o 4 piloti molto veloci, dovendo partire undicesimo spero di fare una buona partenza per poter uscire dal gruppone e magari provare a inseguirli".

Ieri il tuo compagno di squadra, Joan Mir, ha parlato di come dopo Misano abbia avuto bisogno di recuperare le energie per l'eccessivo stress mentale, forse dovuto a questa stagione così lunga. Per te che sei diventato padre da poco è lo stesso?
"Sicuramente la stagione è stata molto lunga, ma personalmente non sento la stessa stanchezza mentale che ha lamentato Joan. Anche in queste ultime gare ho sempre la stessa voglia di montare in sella e dare il massimo. Quanto alla questione dell'essere diventato padre, si sa che di solito si finisce per dormire di meno, è normale. Per me la soluzione migliore è stata prendere qualcuno che si occupasse del bambino durante le ore notturne, perché il sonno è importante per un atleta, anche e sopratutto in questo lavoro. Ma sembra che al momento siamo fortunati, mio figlio a un mese dorme già senza troppi problemi".

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