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MotoGP, Rossi ha lanciato il suo cuore giallo in tribuna: "Pecco non mi ha ascoltato"

"Gli avevo detto: non montare la dura all'anteriore. Grazie ragazzi, questo fine settimana è stato lungo e bello, così tanto che quasi quasi alle ultime due gare non andrò. E' una battuta: ci sono tanti italiani forti, dovete tifare per loro"

MotoGP: Rossi ha lanciato il suo cuore giallo in tribuna: "Pecco non mi ha ascoltato"

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Per l’ultimo spettacolo sul circuito di casa Valentino Rossi aveva scelto un casco con un cuore giallo. Per questo, forse, alla fine del Gran Premio che lo ha visto cogliere un forse insperato decimo posto alle spalle del fratello Luca, il nostro ha deciso di lanciarlo al pubblico.

Un gesto - lanciare il cuore in tribuna - che è anche allegorico per la fine di una carriera che si chiuderà fra tre settimane dopo gli ultimi due Gran Premi, a Portimao e a Valencia.

“Grazie ragazzi, questo fine settimana è stato lungo e bello - ha detto Rossi appena sceso dalla moto, e poi ha aggiunto - ci sono ancora due gare per sfogarsi, ma ho pensato che oggi è stato così bello che quasi quasi alle ultime due gare non ci vado”.

Rossi: "non disertate i Gran Premi, tanti gli italiani che vanno forte"

E’ stata una battuta, naturalmente, perché subito dopo il fenomeno ha aggiunto.

“Abbiamo un sacco di piloti giovani e forti, bisognerà fare il tifo per loro, e quindi continuare a seguire i Gran Premi”.

Un invito a non disertare gli spalti che sicuramente avrà fatto piacere a Carmelo Ezpeleta, certamente preoccupato per l’effetto rimbalzo che il ritiro del pilota più rappresentativo degli ultimi 20 anni comporterà sul motomondiale. Ma è presto per trarre delle conclusioni: abbiamo visto uscire di scena tanti fuoriclasse, anche se è innegabile che Rossi, come prima solo Giacomo Agostini, ha disegnato un’era.

Rossi: "felice, ho fatto una gara decente. Il modo migliore per dire ciao"

Sono felice per oggi soprattutto perché ho corso una gara decente - ha proseguito Vale - E’ stato il modo migliore di dire ciao: partire dal fondo dello schieramento è sempre difficile, ma sono riuscito a recuperare, fare qualche battaglia e arrivare nei dieci. Mi sono emozionato. Sapevo che con l’asciutto avrei avuto un passo buono. Misano è la mia pista di casa, a 10 chilometri da dove vivo, corriamo qui dal 2007 e  ci ho vinto tre volte… spero che il pubblico ricordi questo ed il divertimento, ma anche oggi è stata una buona giornata. Ho provato a divertirmi, perché tutti me lo hanno detto, c’è stato l’abbraccio virtuale coi fan, ma soprattuto volevo fare una bella gara, ma non è vero che alla fine ho pianto. Io non sono contro il pianto, è solo che non mi viene. Avrei pianto, ma solo perché sono partito ultimo!”.

Le battute, che solo Rossi è capace di trovare, in ogni situazione, sicuramente ci mancheranno, mentre Vale ricorderà sicuramente questo suo ultimo spettacolo.

“Questa ultima Misano con le moto gialle è stata una bella sorpresa - ha ripreso a raccontare il pesarese - non me la aspettavo e non lo sapevo. Normalmente non mi piacciono le sorprese, ma il giallo delle moto mi è piaciuto. E mi è piaciuto anche lo speciale di Sky con Graziano, mamma Stefania, Uccio e tutti gli altri”.

La conclusione è stato il lancio del casco in tribuna.

“Si, mi sono fermato davanti alla tribuna ed ho lanciato il casco. E’ stato emozionante, ed anche ricevere il premio dal Ministro degli Esteri, di Maio, dal Presidente del Coni, Malagò e dalla Vezzali, è stato emozionante, come il passaggio sullo schieramento delle frecce tricolori. Sono uno degli sportivi italiani più famoso nel mondo nella storia, e ciò mi rende felice”.

L’unica nota stonata è stata la caduta del suo pupillo Pecco Bagnaia, mentre era al comando della gara davanti a Marquez.

Rossi: "ho provato ad ipnotizzare Pecco per fargli cambiare la gomma anteriore"

“Ho provato ad ipnotizzare Pecco come ad Aragon…metti la media, metti la media… ma qui non ha funzionato. Bagnaia ha fatto una stagione fantastica, ma ha commesso l’errore di partire con la dura anteriore, altrimenti avrebbe potuto vincere. Ho provato a dire a Pecco che l’hard front è così. Alla fine della gara la temperatura è scesa e puoi cadere senza preavviso. E’ stato un grosso peccato perché Francesco avrebbe potuto vincere e tenere aperto il campionato. Io ho corso con una media anteriore ed è andata bene. Penso che lui, Franco Morbidelli e Luca, mio fratello, saranno veloci il prossimo anno”.

Un anno che partirà senza di lui.

Rossi: "giusta la scelta Yamaha, ma avrei voluto restare ufficiale"

“Il tempo passa e sinceramente penso che sia stata la scelta giusta per Yamaha scegliere Quartararo, magari non del tutto giusta non avere me in squadra (sorride amaro)…Fabio comunque ha guidato bene, non ha fatto errori e si merita il mondiale…Quartararo se lo è meritato di brutto, ha guidato benissimo facendo risultati anche dove la Yamaha era svantaggiata. E’ sempre andato forte, senza sbagliare. Il team 2022, Fabio e Morbidelli sarà fortissimo. Anche Morbido ha dimostrato di poter vincere, si spingeranno l’un l’altro. Ci sarà lavoro per Jarvis: la Yamaha cerca sempre di avere due piloti forti”.

Secondo Valentino Rossi il mondiale 2022 vedrà questi protagonisti.

“Metto in prima fila Bagnaia, Quartararo, Marquez e poi anche Morbidelli, magari assieme a Mir e a Luca. Dimentico qualcuno? Ah, certo: Bastianini…”.

Rossi: "Non farò test in MotoGP, sono noiosi, ma non so quanto resisterò senza guidarne una"

Ancora due Gran Premi, prima di tirare giù la serranda, smettere di correre, cambiare vita, ma la moto è una droga: sarà possibile smettere così di colpo di guidare su due ruote? Valentino ha già le idee chiare, in proposito.

“Io vado in moto due volte alla settimana, sempre, e sono io a decidere cosa guidiamo nella Academy, se cross, pista, Ohvale: io voglio continuare a girare in moto, quello non cambierà.  Bisognerà vedere quanto mi mancherà la MotoGP. No, non farò il collaudatore perché fare i test è la cosa più noiosa e faticosa del motociclismo, ma magari prima o poi la MotoGP m mancherà e la proverò”.

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