Tra passato, presente e futuro. Misano riaffiora i ricordi e le emozioni, come quel podio conquistato nel 2017, anche se l’unica soluzione è quella di guardare avanti. Danilo Petrucci lo sa bene e proprio in queste settimane sta gettando le basi per il proprio futuro. Come ben sappiamo ad attenderlo nel 2022 c’è la Dakar con la KTM, ma occhio a quelle che sono le possibili sorprese, dato che Ducati gli ha offerto la sella della Panigale V4 nel MotoAmerica lasciata libera da Loris Baz.
“Questa cosa del MotoAmerica l’ho saputa da poco, è un’idea – ha commentato a riguardo Petrucci – prima devo parlarne con KTM, dato che abbiamo già un progetto a lungo termine e alla fine il MotoAmerica esclude la Dakar e viceversa. Dovrò quindi fare le mie valutazioni”.
Sul tema l’alfiere Tech3 viene quindi incalzato.
“Sono due cose che mi piacciono molto a livello umano. Da una parte c’è infatti la Dakar, dall’altra invece il MotoAmerica, che mi porterebbe a cambiare vita e vivere in un altro Paese. Di sicuro o faccio una cosa o l’altra, dato che entrambi i progetti sono appoggiati dalle Case, di conseguenza non posso andare in giro con la maglia arancio e rossa (scherza). Vedremo quindi cosa accadrà”.
Intanto quella di domani sarà la sua ultima Misano in MotoGP e Danilo non nasconde le proprie emozioni a riguardo.
“Mi sarebbe piaciuto lottare per delle migliori posizioni, ma cercherò comunque di fare del mio meglio. Questa sarà una delle prime emozioni che vivrò da qua all’ultima gara di Valencia. Diciamo che in quest’ultimo mese vivrò un mix di emozioni perché tutto ciò mi mancherà molto. Ricordo ancora oggi il podio del 2017, un momento indimenticabile”.
L’attesa è quindi rivolta alla gara, dove Danilo scatterà dalla nona casella, nonostante una caduta che lo abbia frenato in qualifica.
“Oggi sono caduto alla curva sei e quello è un tratto davvero insidioso. È stata una situazione abbastanza pericolosa, dato che non vedi nemmeno l’esposizione delle bandiere gialle, cosa che è accaduta a Dixon con Vierge in Moto2. Fortunatamente, a partire dal prossimo anno, ci sarà una dispositivo che segnalerà sul dashboard le cadute dei piloti davanti. A parte questo sono abbastanza soddisfatto della mia giornata, dato che il risultato in qualifica non è male”.
L’ultima considerazione riguarda la caduta.
“Oggi c’era davvero poco grip sulla parte sinistra e le gomme non erano particolarmente calde quando ti ritrovi ad affrontare alcune curve come la sei”. Ho affrontato il primo settore come se fosse completamente asciutto, ma nella piega verso sinistra sono caduto a terra. Mi sarebbe piaciuto fare meglio, dato che so di poter essere competitivo sul bagnato. Vedremo quindi domani. In gara ci saranno tanti piloti che verranno su da dietro, come ad esempio Quartararo, ma io cercherò di resistere e ottenere il maggior numero di punti possibili”.