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MotoGP, Mir: "Con otto Ducati in pista il prossimo anno non sarà facile"

La Suzuki ha ancora margini di miglioramento, domani forse proveremo la nuova carena. Di solito con le temperature più basse la nostra performance migliora. Il limite d'età per correre a 18 anni? ci sono aspetti positivi e negativi, ma forse è un passo in avanti

MotoGP: Mir: "Con otto Ducati in pista il prossimo anno non sarà facile"

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Il campione di casa Suzuki Joan Mir ha affrontato la prima giornata di test sul circuito di Misano, alla sua seconda apparizione in un stagione di Gran Premi ormai veramente agli sgoccioli. Il meteo infausto lascia poco spazio alle previsioni per il fine settimana ma per il maiorchino è comunque un'ulteriore chance per mettersi alla prova ed iniziare a pianificare in vista del campionato 2022.

"Nel complesso è stata una giornata positiva - ci racconta Joan - anche se dobbiamo ancora sistemare meglio l'elettronica della moto sul bagnato, è un qualcosa su cui posso e devo ancora migliorare quindi correre anche col tracciato in queste condizioni è sempre positivo per me come pilota. E' stato un peccato aver perso l'ultima uscita, perché quando il tracciato comincia ad asciugarsi diventa anche molto scivoloso".

Domenica non è prevista pioggia, si potrebbe dire quasi che oggi è stata una giornata sprecata?
"Sicuramente ho ancora bisogno di maggiore esperienza sul bagnato quindi non direi che è stata una giornata sprecata. Rispetto a quando ho iniziato in MotoGP il mio stile di guida è cambiato, quindi forse non sarà stato utile per la gara ma per me come pilota in generale è stato comunque utile, vorrà dire che domani partiremo da zero in vista della gara".

Rispetto alle tue prime prove sul bagnato, senti di essere migliorato?
E' principalmente una questione di feeling, il saper gestire meglio le frenate, controllare i carichi della moto sulle due ruote, ed anche una questione di sicurezza nelle proprie capacità, in questo sicuramente sono un pilota diverso rispetto a quando ho iniziato".

Avete provato la nuova carena nei test di oggi? Cosa chiedi alla Suzuki per la prossima stagione?
"Oggi non abbiamo corso con la nuova carena, ma siamo migliorati in frenata, che è un qualcosa di positivo per il mio stile di guida. Probabilmente con la nuova carena miglioreremo ancora, forse lo vedremo nei test di domani. Per il 2022 non mi sento di chiedere cambiamenti drastici, mi piacerebbe che il dispositivo holeshot fosse più morbido e un pizzico in più di accelerazione aiuterebbe sicuramente".

L'anno prossimo correranno 8 Ducati, questo potrebbe essere un grosso problema per la Suzuki.
"Hai ragione, quest'anno abbiamo faticato a stare al passo delle Ducati, sono migliorate molto ed è frustrante da pilota, perdo molto tempo nei sorpassi. Sul rettilineo poi sono un incubo, anche ora che abbiamo il dispositivo è sempre un'impresa competere con quelle moto".

Pensi che col tracciato in queste condizioni, con le temperature più basse dell'ultima volta che si è corso qui a Misano, avrete un vantaggio?
"E' possibile, di solito con temperature più basse la nostra performance migliora, ma vedremo nei prossimi giorni cosa succederà, molto dipenderà anche dal meteo".

Se i weekend di gara fossero più brevi, magari due giorni anziché 4, le cose migliorerebbero per la Suzuki?
"Dipende, l'anno scorso non avevamo i problemi che abbiamo avuto quest'anno in qualifica. In questa stagione spesso trovavamo le soluzioni ai problemi del giovedì il giorno successivo, quindi non saprei dire".

Cosa ne pensi del limite d'età a 18 anni per le categorie minori?
"Da un lato avere piloti più maturi in quelle categorie dove i piloti sono così numerosi può essere un passo in avanti. Tuttavia bisogna anche considerare che avere un'età maggiore può voler dire anche avere una finestra temporale minore per poter dimostrare il proprio talento".

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