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MotoGP, Marquez: “Con Rossi non ho un buon rapporto, ma è da ammirare”

“Valentino ha fatto qualcosa di unico in questo mondo e difficilmente verrà ripetuto. Anche se il prossimo anno non correrà, il giallo non scomparirà”

MotoGP: Marquez: “Con Rossi non ho un buon rapporto, ma è da ammirare”

Misano è la gara del saluto a Valentino Rossi e per l’occasione non manca il calore da parte del pubblico. In questi giorni abbiamo assistito a molti messaggi da parte degli appassionati, così’ come dagli addetti ai lavori. Meccanici, ingegneri, manager, ma soprattutto tanti piloti.

Tra questi c’è anche Marc Marquez, che in occasione della conferenza stampa del venerdì ha voluto rinnovare parole di elogio nei confronti di colui che è stato il suo grande rivale.

“Questo è sicuramente un weekend speciale per lui – ha detto - Valentino ha fatto un qualcosa di unico per il mondo delle corse e credo che difficilmente qualcun altro sarà in grado di ripeterlo. Come ben sappiamo ci sono stati tanti piloti che hanno dato molto al motociclismo, vincendo delle gare, ma Valentino, oltre a questo aspetto, ha saputo raccogliere tante persone attorno al nostro sport”.

Il ricordo del 46 rimarrà quindi indelebile secondo il Fenomeno.
“In passato io e lui siamo stati diretti rivali – ha ricordato -  ad oggi non ho buon rapporto con lui e lo ammetto senza problemi. È comunque da ammirare per quello che ha fatto. Sono convinto che anche senza di lui in pista nel 2022, il giallo non scomparirà dalla tribune. Probabilmente ce ne sarà meno, ma sarà comunque presente e magari anche in gran parte, forse più della metà”.  

Il discorso Rossi fa quasi passare in secondo piano il venerdì di Misano, dove il 93 ha chiuso in 14^ in condizioni non certo semplici.
“Purtroppo la strategia non è andata secondo i piani – ha osservato – alla prima uscita non mi sono trovato bene, sono quindi saltato sull’altra moto, che aveva un diverso assetto. Abbiamo quindi perso del tempo per cercare di ritrovare la giusta via da seguire. Solitamente sul bagnato sono forte, ma qua a Misano la situazione è leggermente diversa, infatti accuso qualcosa in termini di competitività. Dobbiamo infatti capire come comportarci, anche se la 14^ posizione non corrisponde al nostro potenziale. Uno dei punti su cui soffermarci è il posteriore, dove fatichiamo più del dovuto. Sono però soddisfatto, perché con meno acqua ho maggiore fiducia”.

Non manca poi una riflessione in merito al cambio regolamentare.
“Penso sia un buon cambiamento. Dopo quanto accaduto quest’anno era ora di intervenire e cambiare le cose. Io sono arrivato in MotoGP presto, ma non condivido la mentalità che se non si arriva in top class a 20 anni significa che un pilota sia scarso. Ovvio che gli errori possono essere commessi anche a 23 o 24 anni, ma  di sicuro gli errori che commette un ragazzo di 14 anni difficilmente vengono replicati più in là nel tempo, dato che acquisisci maturità ed esperienza”.

La testa di Marc è quindi già focalizzata sul sabato, dove lo spagnolo riparte dalla 14^ posizione odierna.  
“In FP2 abbiamo lavorato su entrambi i telai a disposizione, ma era complicato capire le giuste sensazioni con la pista bagnata. Ho comunque i dati dei test svolti qua un mese fa sull’asciutto, i quali torneranno sicuramente utili. Vedremo quindi domani come comportarci per essere da subito competitivi nella FP3. Di sicuro il turno del sabato mattina sarà importante per entrare subito in Q2”.  

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