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Video Prova CFMOTO 700CL-X Heritage: nessun compromesso

Personalità, dotazione e finiture d’eccellenza sono ora alla portata di tutti: la nuova bicilindrica è pronta a dare battaglia alla più agguerrita concorrenza del mercato sdoganando un nuovo concetto di qualità “made in China”

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A cura di Leslie Scazzola

Lo splendido scenario dei Monti Lessini ha fatto da cornice alla prova di una new-entry nel segmento delle medie cilindrate, tenendo a battesimo la nuova CFMOTO 700 CL-X. Nuovo il modello ma altrettanto potremmo dire del Marchio, almeno in Italia, considerato che l’azienda asiatica si è da poco affacciata al nostro mercato delle due ruote attraverso Padana Sviluppo, società bresciana universalmente conosciuta per la storica collaborazione con Kymco.

L'alba di un nuovo marchio

Con la nuova 700 CL-X Heritage CFMOTO va ad infoltire una proposta che già conta modelli di piccola e media cilindrata nelle categorie naked, crossover e GT. L’inedita bicilindrica cinese fonde un'estetica vagamente retrò con una componente tecnica decisamente moderna, miscelando in maniera non scontata elementi che richiamano al mondo scrambler, naked e cruiser. Sul mercato italiano (ed europeo) questa moto è interessante per diversi aspetti: la cilindrata, prima di tutto, considerato che si inserisce in un segmento molto affollato di proposte e davvero competitivo, ma anche per quanto riguarda il design ricercato, le finiture e la dotazione di ottimo livello, soprattutto in rapporto al prezzo di listino competitivo fissato in 6.490 euro f.c. L’ambizione del Marchio sembra quindi essere quello di affermarsi come riferimento del settore in termini di rapporto qualità/prezzo (value for money direbbero gli inglesi).

Heritage non solo di nome

Le linee della moto, opera del designer Carles Solsona, sono volutamente minimaliste ma valorizzate da componenti tecnici e ricercatezze stilistiche che non lasciano delusi nemmeno i palati più raffinati. Rimandandovi al nostro articolo di presentazione per conoscere ogni dettaglio tecnico, è giusto dire come il colpo d’occhio venga immediatamente catturato dai gruppi ottici full-LED, molto curati e contraddistinti da un design a X all'anteriore e ad H al posteriore. Non meno piacevoli alla vista sono il telaio a traliccio parzialmente occultato dalle sovrastrutture, il sagomato serbatoio in acciaio con finitura satinata, e la sella trapuntata con effetto vintage che integra il faro. Se non vi basta, sappiate che colpiscono molto anche la bella e completa strumentazione a LED, che addirittura propone ben 5 possibilità di regolazione della luminosità, la ricercatezza dei cerchi a razze in lega d'alluminio e tanti altri particolari minori, dalla presa USB posta nel sottosella alle frecce a rientro automatico. Non manca, infine, un lezioso sensore crepuscolare che varia automaticamente la profondità del fascio di luce anteriore (da quella diurna all’anabbagliante) nelle situazioni di cambio repentino della luminosità. Insomma, avete presente le realizzazioni cheap (o povere, che dir si voglia) che spesso ancora oggi associamo istintivamente ai prodotti cinesi? Ecco, con la 700 CL-X Heritage parliamo proprio di un’altra cosa.

Oltre i clichè

La naked CFMOTO è una moto estremamente maneggevole, rapida e intuitiva. Grazie al peso contenuto (189 kg a secco) e alla precisione direzionale di cui si mostra capace, con la bicilindrica asiatica si entra in sintonia in un batter d’occhio. I progettisti hanno certamente tenuto conto delle esigenze dei motociclisti più giovani e meno esperti e, anche se al momento non è prevista una versione depotenziata per patente A2, ogni dettaglio sembra sviluppato apposta per essere reso di facile approccio. La posizione in sella è comoda, con un ampio manubrio che restituisce la sensazione di grande controllo. Le pedane sono poste in posizione abbastanza avanzata rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare, risultando molto comode e per nulla affaticanti. Anche la frenata appare facile da sfruttare a fondo e intuitiva: il mordente del monodisco anteriore non è mai brusco ma offre comunque una buona incisività, a patto di stringere con forza il comando. Spingendo allegramente nelle lunghe frenate in discesa si percepisce appena un effetto di “torsione” degli steli forcella dovuti alla sbilanciata distribuzione del carico del monodisco, ma ci si fa presto l’abitudine, così come ad una leggera tendenza del posteriore nel chiamare in causa l’ABS, che comunque tutto sommato non risulta mai invasivo. Detto della facilità di guida, è rimarchevole anche il lavoro di messa a punto della ciclistica: con il contributo degli pneumatici Pirelli MT60RS e della direzionalità offerta dal cerchio da 18” anteriore, la stabilità sul veloce è ottima almeno quanto la rapidità di esecuzione dei comandi. Tornanti e cambi di inclinazione vengono digeriti senza batter ciglio, anche adottando uno stile di guida brusco e aggressivo che non rientra tra i focus di questa categoria di moto. Forcella e mono, inoltre, nella taratura standard si comportano in maniera estremamente gradevole e controllata su buche e avvallamenti ma al contempo garantiscono un buon feeling anche nella guida più disinvolta.

E poi c’è il motore, un bicilindrico parallelo frontemarcia sviluppato internamente da CFMOTO e derivato dalla conosciuta versione 650cc. L’unità di 693 cc raffreddata a liquido è dotata di distribuzione bialbero a camme in testa, albero motore a 180° con contralbero antivibrazioni, e cambio a sei marce con frizione antisaltellamento. Le prestazioni dichiarate parlano di 70,1 CV a 8.750 giri/min. di potenza e una coppia massima di 60,9 Nm a 6.500 giri/min. Dolce, lineare ed estremamente trattabile ai bassi, passati i 5.000 è sufficiente ruotare la manopola del gas per sentire un coinvolgente rumore di aspirazione provenire dalla cassa filtro e, al contempo, godere di una spinta davvero notevole che poi si distende senza incertezze fino a oltre 9.500 giri. È come se il motore avesse due personalità, ovvero una calma e rassicurante per accompagnare il pilota quando sia viaggia senza fretta ai regimi inferiori e una sportiva e divertente da sfoggiare quando si spremono a fondo i rapporti, grazie anche ad una azzeccata rapportatura finale abbastanza corta.

I difetti

Considerate le doti davvero superbe del motore non possiamo però esimerci da un piccolo appunto, sollevato proprio in funzione di rifinire nel dettaglio un quadro già davvero molto riuscito: in tema di messa a punto della gestione elettronica è presente un sensibile effetto “on-off” quando si riprende in mano il gas, o ancora si avverte qualche imprecisione nella risposta viaggiando con l’acceleratore puntato a velocità costante. Questione di dettagli, ma pur sempre da rivedere. Sempre per quanto concerne il bicilindrico, inoltre, da segnalare che il cambio a sei marce risulta sufficientemente preciso, con solo occasionali impuntature nei passaggi tra i rapporti alti probabilmente dovuti ad una asta di rinvio perfettibile nel funzionamento. Questa caratteristica si traduce anche in una corsa del pedale abbastanza lunga, che non rende giustizia ad una trasmissione primaria altrimenti molto valida. Infine, un ultimo accenno alle vibrazioni: presenti su pedane, serbatoio e (soprattutto) sul manubrio ma mai invasive o fastidiose.

Media Cinese, ma premium!

In sintesi, cosa possiamo dire della 700 CL-X? Dotazione ricca, al pari e talvolta anche superiore a quella di tantissime concorrenti già note, prestazioni dinamiche e motoristiche più che convincenti, e un look estremamente ricercato che però si tiene alla larga da fantasiose (o pacchiane) interpretazioni stilistiche: sarà un successo? A nostro avviso le prerogative ci sono davvero tutte, magari anche grazie all’arrivo della versione depotenziata per patente A2 di cui però, al momento, non si conoscono i tempi. La nuova CFMOTO 700CL-X Heritage è già disponibile dai concessionari in due diverse colorazioni (Twilight Blue e Coal Grey) e a breve sarà deliberata anche una vasta gamma di accessori dedicati.

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