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James Bond: Triumph Motorcycles è protagonista in "No Time To Die"

Uno sodalizio, quello tra le due leggende inglesi, che trova ulteriore conferma nell'ultimo action movie del film della saga di 007. Tante le immagini con la Scrambler 1200 e la Tiger 900

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Siamo ormai al 25esimo film dell’agente 007, "No Time To Die", una saga infinita che non vede la fine. Girato nel 2019 in diverse location, fra cui Giamaica, Norvegia, Italia e Regno Unito, vede come sempre una marea di inseguimenti infiniti, realizzati con stuntman professionisti che ne combinano di ogni. In tema moto, che difficilmente mancano in questo tipo di film, è Triumph l’unico marchio motociclistico partner della pellicola, la prima partnership con un film della saga. Ecco il video del "behind the scenes".

Triumph, ma anche Jaguar e Land Rover

Nel nuovo film, insieme a Triumph hanno avuto luogo collaborazioni di rilievo con marchi di fama mondiale, come Jaguar e Land Rover (qui vedi come ne hanno distrutta... qualcuna!). Sono le Triumph Tiger 900 (qui trovi il "Perché comprarla... e perchè no") e le Scrambler 1200 (qui trovi il "Perché comprarla e... perché no") ad essere state utilizzate nelle principali scene di stunt della venticinquesima pellicola della serie di film legata all’agente 007. Per la prima volta due leggende britanniche si icontrano dunque: 007 e Triumph.

Per mesi il team di design Triumph ha collaborato a porte chiuse con il gruppo di stuntman del film per configurare diverse moto da utilizzare durante le riprese, incluse le Tiger 900 (quarda qui la Bond Edition) e Scrambler 1200 (guarda qui la Bond Edition) speciali per le scene d’azione più estreme e adrenaliniche. Il coordinatore degli stuntman di No Time To Die Lee Morrison ha avuto un ruolo fondamentale. Di seguito l'intervista effettuata da Triumph e riportata sul loro sito ufficiale.

Innanzitutto, nel mio ruolo di coordinatore degli stuntman devo assicurarmi che la moto scelta sia idonea alle scene d’azione da girare.  È abbastanza agile e potente?  Non solo: è adatta alla storia che vuole raccontare il film? Sarà credibile quando gli spettatori guarderanno le sequenze sul grande schermo? Ci siamo innamorati del look della Scrambler 1200, e sapevamo già l’avremmo utilizzata in No Time To Die, ma poi Triumph ci ha proposto diversi prototipi di una moto che all’epoca non era stata ancora presentata: la Tiger 900.  utti gli stuntman hanno capito subito che erano moto strepitose. Le abbiamo guidate molto in modalità Off-Road Pro e, che dire... assolutamente incredibili”.

Cosa ti ha colpito di più della Tiger 900?

Abbiamo guidato a lungo la Tiger e trovo abbia un equilibrio perfetto. È una moto che sa come farti divertire. Di recente ho partecipato a un evento di presentazione della Triumph Tiger 900 per la stampa in Marocco e ho scoperto il suo animo touring: imposti il cruise control e ti rilassi. Poi disattivi tutto, metti la modalità Off-Road Pro e scopri che tutto in questa moto è al posto giusto: posizione del corpo, pedane, manubrio. Tutto, anche l’angolo di inclinazione. La Tiger 900 sa farti divertire e ti ispira fiducia come nessun’altra. Puoi spingerti al limite, puoi concederti libertà che su altri modelli ti costerebbero care: driftare in terza in piedi sulle pedane, fare un’impennata in stile slow wheelie, farla scivolare come un supermotard. Onestamente penso sia una delle moto migliori che abbia mai guidato; è fantastica”.

E cosa ti piace della Scrambler 1200?

Trovo sia super divertente! Monti in sella e ti rendi subito conto che guidarla sarà uno spasso. Disattivo tutto, metto la modalità Off-Road Pro, la guido come una moto da motocross e non riesco a smettere di sorridere!  Mi ricordo che prima di girare mi preoccupavano i possibili problemi elettrici... Non mi ero reso conto che ogni singolo collegamento elettrico viene testato durante la fase di collaudo della moto ed è completamente impermeabile. Non sono molti i costruttori a farlo. E infatti, mai un guasto durante le riprese! E l’abbiamo guidata per giorni interi, attraversando corsi d’acqua e letti di fiumi profondi dieci, quindi centimetri, a volte persino mezzo metro. In No Time To Die abbiamo guidato la Scrambler 1200 a pieno ritmo, nel modo più aggressivo in cui si possa guidare una moto. L’abbiamo messa a dura prova in fuoristrada sui terreni accidentati della Scozia, l’abbiamo fatta driftare sulle strade scivolose di Matera, in Italia, con repentini cambi di direzione, salti, tutto l’immaginabile. E non ha battuto ciglio: è una moto che sa il fatto suo”.

Qual è stata la scena di stunt più complessa di No Time To Die?

Per le Tiger, e ci tengo a ricordare che parliamo di stuntman professionisti, probabilmente la scena più complessa è quando le abbiamo guidate a velocità folli rimbalzando sulle fiancate delle automobili nella scena dell’inseguimento in Norvegia!  È stato incredibile per me riuscire a stare al passo con lo stuntman e dargli indicazioni, comunicargli gli spostamenti, dirgli di affiancare Bond, colpire la fiancata, dribblare le altre macchine. A un certo punto abbiamo fatto saltare una Tiger sopra un’auto e sotto un elicottero. Riuscire a fidarsi di una moto al punto di farle fare tutte quelle cose, in movimento, dando indicazioni ai ragazzi tramite un auricolare... direi che dimostra chiaramente quanto è strepitosa”.

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