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SBK, Guim Roda: “Perdere Razgatlioglu non è stato un errore per Kawasaki”

L'INTERVISTA - Il team manager Kawasaki: “Nel 2019 gli abbiamo fatto la nostra proposta per tratternerlo, ma lui ha preferito andare in Yamaha. Il 2022? Una nuova omologazione potrebbe aiutare il nostro motore, dato Johnny sta sopravvivendo in molte gare"

SBK: Guim Roda: “Perdere Razgatlioglu non è stato un errore per Kawasaki”

La Superbike sbarca a Portimao e di conseguenza non manca l’attesa nei confronti di colui che negli ultimi anni ha dominato sul tracciato portoghese. Stiamo parlando di Johnny Rea, il quale è sempre salito sul gradino più alto del podio ad Algarve, ad eccezione di Gara 2 nel 2019.

A quanto pare questa può essere la pista giusta per il riscatto e in casa Kawasaki c’è curiosità per capire il potenziale del Cannibale. In attesa che si alzi il sipario, a parlare è per KRT è Guim Roda. Il team manager ha tracciato un bilancio di questo 2021, rivolgendo uno sguardo anche all’anno che verrà.

“Penso che questo sia uno dei Mondiali più belli e combattuti degli ultimi anni – ha esordito Guim – ci sono infatti tre piloti e tre Case che si stanno contendendo il titolo e immagino che il pubblico si emozioni a vedere le gare. Tutti i round hanno offerto spettacolo e non potevamo desiderare di più”.

L’unico problema per Kawasaki è che Johnny è secondo in Campionato a 20 punti da Toprak.
“Purtroppo siamo secondi in classifica, ma l’obiettivo è quello di recuperare e tornare a vincere, mostrando il massimo potenziale. In passato siamo stati forti a Portimao, abbiamo anche svolto i test tra marzo e agosto, ma adesso le condizioni sono diverse. Personalmente sono convinto che Johnny farà il massimo per ritrovare la vittoria, ma ci sono anche gli avversari. C’è Toprak, così come Locatelli, ma anche Rinaldi, Redding e Bautista. La concorrenza non manca”

Ad inizio stagione la Kawasaki sembrava imprendibile poi cosa è successo?
“In questo momento credo che il pacchetto Toprak-Yamaha sta facendo un ottimo lavoro e i risultato ne è la dimostrazione. Non credo che sia una questione solo di moto o pilota, penso che la differenza la stia facendo il pacchetto”.

Guim, tutti parlano di questi 500 giri che stanno scontando. Che idea ti sei fatto?
“Ovvio che non è il massimo, perché indirizzi tutto lo sviluppo su una determinata linea e poi devi fare cambiamenti non da poco. Purtroppo non abbiamo potuto lavorare come fatto durante l’inverno, dato che ci siamo trovati ad affrontare nuovi aspetti. Ad oggi è evidente come Johnny sia chiamato a sopravvivere in alcune gara, dato che accelerazione e velocità rappresentano il nostro punto debole”.

Una nuova omologazione potrebbe essere uno step in avanti.
“Una nuova omologazione potrebbe aiutare i nostri problemi legati al motore, offrendo un maggiore potenziale.  Prima di parlare di nuova omologazione dobbiamo però capire quelle che saranno le regole, cercando di estrarre il massimo dal nostro pacchetto attuale. Oltre a questo non è poi così facile e scontato avere una nuova omologazione, dato che dobbiamo costruire 500 nuove moto e poi ci sono tante altre cose da considerare. Vedremo più avanti quando la situazione sarà più chiara”.

Tornando alla sfida iridata, in testa al Mondiale c’è Toprak. In molti si chiedono perché Kawasaki se lo sia fatto sfuggire dopo Suzuka.
“Toprak è un grande talento e lo sta dimostrando in pista. Lui e la Yamaha hanno un ottimo pacchetto e i risultati lo stanno premiando. Quello che posso dire è che nel 2019  gli abbiamo fatto la nostra proposta, secondo le nostre possibilità economiche, ma lui ha preferito Yamaha. Noi gli abbiamo avanzato una proposta, ma lui ha deciso di sposare un altro progetto”.

Non pensi sia stato un errore perderlo?
“No, non lo considero un errore, dato che noi abbiamo fatto ciò che potevamo in base alle nostre risorse. Toprak è un grande talento, ma Johnny è un pilota ancora forte e competitivo, tanto che i risultati in pista ne sono la conferma”.

A proposito di giovani, come mai non avete fatto crescere un giovane in casa come Yamaha?
“In questi anni abbiamo cercato di costruire il miglior pacchetto e Johnny ha dato un contributo fondamentale alla nostra crescita, vincendo sei Mondiale. Tutti noi conosciamo il suo potenziale, così come quello di Lowes. Purtroppo in questa stagione è stato sfortunato per gli infortuni, ma lo considero un pilota veloce e costante. Ci sarebbe magari piaciuto portare in SBK Manuel Gonzalez, ma alla fine non è stato possibile concludere l'operazione, dato che ha scelto la Moto2. Vedremo quindi in futuro cosa accadrà”.  

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