Loris Baz era una delle novità di questo round della Superbike a Jerez. Il portacolori Go Eleven ha infatti raccolto il testimone lasciato da Chaz Davies, offrendo una prestazione certamente positiva. In Gara 1 si è infatti rivelato il migliore dei team indipendenti, mentre al pomeriggio ha chiuso in top ten.
“Sono felice per come è andato il weekend – ha detto – era la mia prima volta in questo Campionato e il bilancio è positivo. Ho dovuto ritrovare la fiducia che serviva con le gomme, ma alla fine mi sono trovato bene, riuscendo a essere competitivo. Come voi sapere in America il Campionato è terminato e di conseguenza queste sono le mie ferie. Diciamo che non è male, dato che mi godo il relax in moto (sorride)”.
In molti vorrebbero rivederlo nel paddock del Mondiale anche il prossimo anno.
“Al 90% tornerò in America per continuare a fare ciò che ho iniziato. Il Mondiale è sempre speciale, ma con il team l’idea è quella di proseguire assieme. Dovremo infatti confrontarci per definire il 2022, prima della firma non voglio sbilanciarmi”.
L’ultima considerazione è per il tragico fatto di sabato che ha visto la scomparsa di Dean Berta Vinales.
“Questo non è il momento migliore per parlare, ma la SuperSport300 è la categoria più pericolosa di sempre. Io non la guardo nemmeno, perché c’è da aver paura. Tra l’altro il fratello del mio preparatore ci ha corso, ha lasciato dopo tre gare perché era triste e impaurito, senza aver imparato nulla in questo Campionato. Le moto hanno tutte le stesse prestazioni, non riesci a fare la differenza, di conseguenza ti ritrovi nei grupponi e poi succede quello speri non accada. Personalmente la 600 è meno pericolosa”.