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Suzuki GSX-S 1000 GT, la maxi naked si veste da viaggio

L’eterno cuore 4 cilindri in linea da 999 cc della “K5” evolve e guadagna un vestito tutto nuovo rispetto alla GSX-S 1000 F che sostituisce. Ecco prezzo e dettagli

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GT non a caso, verrebbe da dire, perché la nuova versione turistica della GSX-S 1000 mette sul piatto una dotazione più ricca, come dimostra il peso dichiarato, superiore di 12 kg proprio per la presenza di borse rigide con relativa struttura. La nuova “mille da viaggio” eredita poi dalla naked il capiente serbatoio da ben 19 litri, ma soprattutto il pacchetto di aggiornamenti per il quattro in linea, che raggiunge i 152 cavalli (+2) a 11.000 giri e una coppia massima di 106 Nm a 9.250 giri.

UN CUORE DALLA LUNGA STORIA

Del motore abbiamo già avuto modo di raccontarvi nella nostra prova della sorella scarenata (qui trovate articolo e video). I numeri parlano di un passaggio ad Euro 5 indolore, grazie alle modifiche che alzano l’asticella in termini di potenza (+ 2 cv), ma soprattutto di erogazione, con un 1,8% in più di coppia tra i 2.000 e gli 11.000 giri, malgrado il valore massimo sia di 2 Nm inferiore rispetto al passato. Le novità si ripercuoto positivamente sulle prestazioni, come dimostra il decimo in meno sui 400 metri, bruciati ora in 10.15 secondi.

Qualcuno potrà storcere il naso per la provenienza che viene da lontano, visto che formalmente si tratta dell’evoluzione del mitico K5 portato al debutto dalla GSX-R 1000 nel lontano 2005, ma dopo l’importante evoluzione subita proprio con la nascita del progetto GSX-S1000 nel 2015 e degli aggiornamenti successivi, l’attuale quattro cilindri ha davvero ben poco in comune con il suo antenato. Quest’anno ha visto anche il passaggio al comando Ride-By-Wire, che regala una elettronica più raffinata ed una erogazione più regolare (anche se sulla scarenata un po’ di on-off lo avevamo ritrovato ancora).

LOOK INEDITO ED AERODINAMICA RAFFINATA

La novità più grossa, inutile nasconderlo, è quella estetica, un po’ come era avvenuto alcuni mesi fa con la GSX-S1000 nuda. Questa volte l’effetto sorpresa è ancora più marcato, vuoi per una rivisitazione profonda del design rispetto alla sorella, ma anche per una vocazione più marcata al turismo, come denotano gli attacchi integrati per le valige rigide. Il frontale è inedito, non nasce intorno a quello della sorella, ma ridefinisce la parte anteriore della moto da zero. Se poi con la naked avevamo visto un accenno di studio aerodinamico, con le linee a cuneo che erano studiate per produrre un accenno di downforce all’avantreno, qui si è sicuramente andati oltre e la moto sembra essere nata per sfrecciare sulle autobahn tedesche a velocità elevate con una gran stabilità. Lo studio aerodinamico promette però dei vantaggi anche ad andature da codice della strada italiano, in termini di protezione dall’aria (e dall’acqua), vista la carena in cui il pilota va ad infilarsi con il proprio corpo. Se infatti la parte posteriore è snella e stretta, nella vista dall’alto è evidente che la porzione anteriore sia studiata per convogliare l’aria esternamente alla sagoma del guidatore.

Senza entrare nell’ambito del giudizio soggettivo, l’anteriore è ricco di personalità, con i due piccoli fari e le due “sopracciglia” che definiscono una firma luminosa unica e di carattere, mentre le linee tese denotano la sportività marcata della “GT”. Di compromesso il cupolino, non troppo generoso nelle dimensioni, ma studiato nei dettagli per ottimizzare il flusso dell’aria e che prevede una opzionale versione maggiorata, più alta di 70 mm. Tra gli accessori troviamo anche le due borse rigide, che si fondono perfettamente nello stile e nel design della GSX-S 1000 GT.  

DEBUTTA (FINALMENTE) UNA INEDITA STRUMENTAZIONE TFT A COLORI

Per il resto ritroviamo il pacchetto, anche sul fronte ciclistica, della sorella naked, con una specifica taratura delle sospensioni, rivista nell’ottica del turismo. Diversa la forma del manubrio invece e, novità tra le più gradite, debutta una strumentazione TFT a colori, da 6.5”, che di fatto rimpiazza l’LCD della naked. Sembra che Suzuki abbia ascoltato le lamentele che anche noi avevamo fatto in termini di leggibilità a luce piena, dotando la sua GT di un quadro decisamente più all’altezza di un utilizzo da gran turismo. Promette una connettività Bluetooth che permette quindi un’interazione con il proprio smartphone, come sulla miglior concorrenza, per gestire telefonate, mappe, musica ed altro ancora.  A tal scopo è stata inserita anche una presa USB a sinistra del quadro strumenti, mentre il blocchetto di sinistra evolve per fornire una interfaccia migliore con cui navigare tra le varie funzionalità.  

DISPONIBILITÀ, COLORI E PREZZO

Alla fine dopo aver fatto trapelare la probabile nascita di un modello denominato “T” (qui il nostro articolo dello scorso giugno), lei si chiama effettivamente GSX-S 1000 GT come era lecito attendersi e, come detto, va a colmare il buco lasciato dall’uscita di scena della GSX-S 1000 F andata fuori produzione con il passaggio normativo da Euro 4 ad Euro 5.

Sono tre le colorazioni in cui è disponibile, con il blu delle foto affiancato ad una tonalità più scura e ad un nero. Quanto al prezzo, si parte da 15.890 euro con la coppia di borse incluse nel listino. Sono 2.700 euro in più rispetto ai 13.190 della sorella scarenata, una differenza dovuta alla dotazione più ricca della nuova Suzuki GSX-S 1000 GT, che sarà disponibile dal mese di novembre e che avremo modo di provare in anteprima per voi nelle prossime settimane.

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