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MotoGP, Ciabatti: "spero che nel futuro le tribune da gialle diventino rosse"

"Domenica scorsa le tribune era gialle, con i tifosi emozionati per salutare la penultima gara di Valentino Rossi in Italia. Pecco Bagnaia è un pilota della VR46, e guida una Ducati. Speriamo che in futuro Ducati e Bagnaia siano in MotoGP quello che la Ferrari è in F1”

MotoGP: Ciabatti:

Dopo la vittoria di Pecco Bagnaia ad Aragon c’era grande attesa per un bis a Misano e la seconda vittoria del giovane di Chivasso è arrivata.

Il suo secondo successo consecutivo gli ha permesso di recuperare appena 5 punti al rivale Fabio Quartararo, ma Paolo Ciabatti, oltre che sognare il titolo mondiale piloti che a Ducati manca dal 2007, sogna anche un futuro del motociclismo italiano in rosso

“Siamo un piccolo costruttore, ma che investe molto in tecnologia. Attualmente siamo in testa al mondiale costruttori con 13 punti di vantaggio sulla Yamaha, e molto vicini anche in quella dei team: appena tre punti - ha detto il d.s. di Borgo Panigale - Domenica scorsa le tribune era gialle, con i tifosi emozionati per salutare la penultima gara di Valentino Rossi in Italia. Ora speriamo che il prossimo anno quegli spalti diventino rossi: Pecco Bagnaia è un pilota della VR46 Academy, e guida una Ducati. Speriamo che in futuro Ducati e Bagnaia siano in MotoGP quello che la Ferrari è in F1”.

Il prossimo anno ci saranno ben 8 Ducati sullo schieramento di partenza, e quasi tutte avranno alla guida giovani piloti. C’è il nuovo Rossi fra di loro?

“Abbiamo molti esordienti che vanno forte: Martin, Bastianini, che peraltro è salito sul podio guidando una moto  che ha due anni. Poi c’è Bagnaia, che però non è il nuovo Rossi, perché Valentino è un campione da più di vent'anni. La popolarità dello sport è cresciuta anche grazie a lui, a livello di immagine penso che ci sia un solo Valentino e non ce ne sarà mai un altro. È un personaggio come Michael Jordan. Ci sono molti fuoriclasse nel basket, ma c'è solo un Jordan".


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