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MotoGP, Joan Mir: "deluso per la gara, il titolo ormai sembra sfumato"

"Abbiamo sbagliato la gomma anteriore. Sono arrabbiato, so di essere migliorato come pilota, ma quest'anno dare il massimo in ogni gara non è stato abbastanza. Nei test e nelle prossime gare lavoreremo con Suzuki in vista del prossimo campionato"

MotoGP: Joan Mir: "deluso per la gara, il titolo ormai sembra sfumato"

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Non nasconde la frustrazione e forse un pizzico di rabbia Joan Mir. Il campione in carica di casa Suzuki paga duramente una qualifica non esaltante e non riesce a sovvertire il risultato in gara sul tracciato di Misano chiudendo in sesta posizione. Lo spagnolo a quattro gare dal termine del campionato vede allontanarsi sempre più i suoi diretti avversari in classifica ed il sogno di difendere il titolo sembra cominciare a sfumare sempre più. Rimane una non troppo esaltante lotta per il secondo posto in classifica contro la Ducati di Bagnaia che nelle ultime gare sembra avere una marcia in più.

"Sono deluso - ci racconta il pilota maiorchino - avevo delle aspettative diverse per questa gara, ma spesso non sono riuscito a sorpassare i miei avversari e forse parte della colpa è stata anche una scelta di gomme sbagliata sull'anteriore. Mi sono ritrovato a correre per sopravvivere più che per lottare per la vittoria. Nei prossimi test cercheremo di migliorare la moto e vedremo se sarò in grado di arrivare al potenziale che penso di avere nelle ultime gare. Non mi trovo nella posizione in cui vorrei essere ed è frustrante".

Pensi che il tuo campionato si sia chiuso con la gara di oggi o è un qualcosa su cui avevi già cominciato a riflettere nelle gare passate?
"La realtà è che non potevamo permetterci altri errori, per questo sono deluso. Non siamo riusciti ad essere competitivi e raggiungere le aspettative che gli altri riponevano su di noi, è per questo che non sono soddisfatto di come si è svolta la gara. Il giorno che non sarò più in grado di competere per il titolo sarà il giorno in cui mi ritirerò, senza aspettare neanche un anno. Sono qui per competere, ma quest'anno non è andato come mi sarei aspettato, è stata una giornata difficile".

Hai parlato di una scelta di gomme sbagliata sull'anteriore.
"Normalmente la Suzuki non riesce a sfruttare bene la gomma dura sull'anteriore, quindi ora stiamo cercando di riuscire a sfruttarla perché con la media non mi trovo bene. Quando abbiamo visto durante le prove che la temperatura del tracciato non permetteva l'utilizzo della mescola dura abbiamo optato per la media che per Rins andava bene, ma alla fine non si adatta al mio stile di guida, siamo piloti diversi ed io chiedo di più all'anteriore. Così in gara mi sono subito reso conto che quella spinta in più data da una usura delle gomme migliore nella seconda metà della competizione sarebbe arrivata troppo tardi ed ormai il vantaggio del gruppo di testa era troppo. A fine gara mi sono ritrovato a lottare per un quarto posto stretto tra la Honda di Marquez e la Ducati di Miller ma un passaggio sul verde ed un mio errore mi hanno fatto chiudere sesto. Ma a quel punto ormai ero lì per divertirmi, non avrebbe fatto alcuna differenza essere quarto o sesto, so di aver dato il cento per cento anche in questa gara ma ancora una volta non è stato abbastanza".

Se il titolo sembra ormai inarrivabile, cosa comporterà questo per le ultime gare della stagione? Cambierai stile di guida, magari assumendoti più rischi?
"I rischi li ho sempre corsi, ho sempre affrontato le gare dando il massimo, non cambierà il mio stile di guida. Certo se ora si presenteranno delle occasioni di vittoria nelle prossime gare probabilmente potrò correre dei rischi in più, facendo anche degli errori magari. Potrò permettermi alcune manovre diverse che normalmente utilizzo in gara."

Nei prossimi test vedremo qualcosa che potrà aiutarti nelle ultime gare anche in vista della prossima stagione?
"Non sappiamo ancora esattamente su cosa lavoreremo, sicuramente miglioreremo ancora il Dispositivo ma anche le frenate hanno bisogno di una evoluzione per poter essere più competitivi".

Quindi le prossime gare saranno un grande test in previsione del prossimo campionato, per evitare i problemi di quest'anno?
"In sostanza si, perché so di essere migliorato come pilota, il potenziale per vincere c'era, ho fatto meno errori quest'anno e nonostante questo, nonostante io abbia dato sempre il massimo, non otterrò il titolo, e la cosa ovviamente mi fa arrabbiare. Ma di positivo c'è che con la Suzuki andiamo nella stessa direzione, entrambi siamo consapevoli di quali siano stati i problemi, stanno lavorando duramente ma le modifiche che ci servono probabilmente non arriveranno subito. Quindi sfrutteremo ognuna delle prossime gare per prepararci alla prossima stagione, magari provando anche soluzioni e strategie diverse".

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